Picco monoclonale e tiroidite di hashimoto
Gentili dottori,
mi rivolgo a voi perché avrei bisogno di chiarire un dubbio. Di recente è stato diagnostico un piccolo picco monoclonale a mio fratello. Cosa che mi ha ricordato una vicenda un po' simile capitata a me 5 anni e mezzo fa, quando ho subìto una tiroidectomia con scavo linfonodale dx per un papillare classico. In quell’occasione, durante le analisi della preospedalizzazione, all’elettroforesi erano risultate leggermente alte le gammaglobuline (più precisamente 21.6 su un range di 11.1-18.8). Ma non mi era stato diagnosticato nessun picco. Il referto riportava solamente i valori delle proteine. Nient’altro, nessuna percentuale, come per mio fratello, a cui hanno scritto “si diagnostica picco monoclonale e CM 0,18%”. L’endocrinologo mi aveva fatto comunque notare il valore lievemente alto, specificando però che nel grafico non si evidenziava il picco, aspetto che lo induceva a credere che non vi fosse nulla di preoccupante, e che “giusto per un eccesso di zelo” mi consigliava, “senza nessuna fretta”, di sentire il parere di un ematologo. Parere che non ho mai chiesto, in parte perché l’endocrinologo mi aveva tranquillizzata, in parte perché l’urgenza del momento era la tiroidectomia, cui sarebbe seguita l’ablazione, il test sotto stimolazione e così via, e in parte perché alle analisi fatte sei mesi dopo per l’ablazione era risultato tutto nella norma. Anche se, riguardo queste seconde analisi, non mi era stato consegnato alcun grafico (e neppure il dettaglio delle altre analisi), come accaduto la prima volta, ma un semplice referto complessivo con scritto: “tutto nella norma”. Forse erroneamente, da allora non ci ho più pensato, dando per scontato che fosse stata eseguita anche l’elettroforesi. Ma adesso ho cominciato a preoccuparmi e dubitare che “emocromo completo” significhi necessariamente anche controllo dell’elettroforesi. Vorrei dunque chiedervi questo, e cioè l’elettroforesi viene fatta sempre in automatico o necessita di una prescrizione a parte?
E ancora: è possibile che la prima volta le mie gammaglobuline fossero alte per la tiroidite di Hashimoto e conseguente neoplasia? Lo chiedo perché in vari articoli ho trovato questa patologia fra le probabili cause di componenti monoclonali.
infine, forse stupidamente, ho sempre ritenuto che eliminata la tiroide e i residui, con gli anticorpi di nuovo normali, non esistesse più nemmeno la tiroidite di Hashimoto. È corretto? E, se così fosse, è possibile che quel valore delle gammaglobuline di 5 anni e mezzo fa sia stato episodico, e che rimossa la tiroide e la tiroidite di Hashimoto sia rientrato nella norma?
Ovviamente adesso ho intenzione di eseguire l’elettroforesi e verificare ma, per problemi familiari piuttosto seri, dubito che riuscirò a farlo a breve e fatico a tranquillizzarmi. Vi sarei perciò grata se, in attesa di eseguire l’esame, poteste almeno chiarirmi i dubbi che vi ho esposto.
Ringrazio anticipatamente.
mi rivolgo a voi perché avrei bisogno di chiarire un dubbio. Di recente è stato diagnostico un piccolo picco monoclonale a mio fratello. Cosa che mi ha ricordato una vicenda un po' simile capitata a me 5 anni e mezzo fa, quando ho subìto una tiroidectomia con scavo linfonodale dx per un papillare classico. In quell’occasione, durante le analisi della preospedalizzazione, all’elettroforesi erano risultate leggermente alte le gammaglobuline (più precisamente 21.6 su un range di 11.1-18.8). Ma non mi era stato diagnosticato nessun picco. Il referto riportava solamente i valori delle proteine. Nient’altro, nessuna percentuale, come per mio fratello, a cui hanno scritto “si diagnostica picco monoclonale e CM 0,18%”. L’endocrinologo mi aveva fatto comunque notare il valore lievemente alto, specificando però che nel grafico non si evidenziava il picco, aspetto che lo induceva a credere che non vi fosse nulla di preoccupante, e che “giusto per un eccesso di zelo” mi consigliava, “senza nessuna fretta”, di sentire il parere di un ematologo. Parere che non ho mai chiesto, in parte perché l’endocrinologo mi aveva tranquillizzata, in parte perché l’urgenza del momento era la tiroidectomia, cui sarebbe seguita l’ablazione, il test sotto stimolazione e così via, e in parte perché alle analisi fatte sei mesi dopo per l’ablazione era risultato tutto nella norma. Anche se, riguardo queste seconde analisi, non mi era stato consegnato alcun grafico (e neppure il dettaglio delle altre analisi), come accaduto la prima volta, ma un semplice referto complessivo con scritto: “tutto nella norma”. Forse erroneamente, da allora non ci ho più pensato, dando per scontato che fosse stata eseguita anche l’elettroforesi. Ma adesso ho cominciato a preoccuparmi e dubitare che “emocromo completo” significhi necessariamente anche controllo dell’elettroforesi. Vorrei dunque chiedervi questo, e cioè l’elettroforesi viene fatta sempre in automatico o necessita di una prescrizione a parte?
E ancora: è possibile che la prima volta le mie gammaglobuline fossero alte per la tiroidite di Hashimoto e conseguente neoplasia? Lo chiedo perché in vari articoli ho trovato questa patologia fra le probabili cause di componenti monoclonali.
infine, forse stupidamente, ho sempre ritenuto che eliminata la tiroide e i residui, con gli anticorpi di nuovo normali, non esistesse più nemmeno la tiroidite di Hashimoto. È corretto? E, se così fosse, è possibile che quel valore delle gammaglobuline di 5 anni e mezzo fa sia stato episodico, e che rimossa la tiroide e la tiroidite di Hashimoto sia rientrato nella norma?
Ovviamente adesso ho intenzione di eseguire l’elettroforesi e verificare ma, per problemi familiari piuttosto seri, dubito che riuscirò a farlo a breve e fatico a tranquillizzarmi. Vi sarei perciò grata se, in attesa di eseguire l’esame, poteste almeno chiarirmi i dubbi che vi ho esposto.
Ringrazio anticipatamente.
[#1]
Ematologo
Cara utente, l'elettroforesi delle proteine plasmatiche non viene effettuata in automatico deve essere prescritta in maniera specifica, e non ha niente a che fare con l'emocromo. Il picco monoclonale può essere una condizione transitoria certo ma anche persistente che non per forza deve destare preoccupazione, richiede comunque un follow up periodico dall'ematologo. Le consiglio di effettuare una visita ematologica per stabilire gli esami da fare, porti alla visita tutti gli esami precedenti.
Saluti
Saluti
[#2]
Utente
Gentile dottor Franco, la ringrazio molto per la risposta.
Ho in programma gli esami per settembre, e stavolta mi farò prescrivere appositamente anche l'elettroforesi.
Nella mia richiesta, però, specificavo che il picco monoclonale è stato diagnosticato a mio fratello, non a me. E infatti l'ematologa gli ha già fatto fare buona parte degli accertamenti necessari.
Io, invece, circa 5 anni e mezzo fa, avevo solamente le gammaglobuline un po' alte, e nessun picco diagnosticato o segnalato nel grafico. L'endocrinologo mi consigliò comunque per scrupolo di vedere un ematologo. Cosa che poi non ho mai fatto. Perciò vi chiedevo se è possibile che quello di allora sia stato un fatto episodico. Cioè è possibile che quella volta le gammaglobuline fossero un po' più alte del normale a causa della tiroidite di Hashimoto, mia patologia di base, e delle neoplasia che poi ho rimosso? Una volta eliminata la tiroide non sussiste più nemmeno la tiroidite di Hashimoto? Giusto? Forse dovrei rivolgere quest'ultima domanda in endocrinologia?
La ringrazio ancora, e sicuramente a settembre seguirò i suoi consigli. Nel frattempo volevo solamente togliermi i dubbi che ho esposto.
Saluti!
Ho in programma gli esami per settembre, e stavolta mi farò prescrivere appositamente anche l'elettroforesi.
Nella mia richiesta, però, specificavo che il picco monoclonale è stato diagnosticato a mio fratello, non a me. E infatti l'ematologa gli ha già fatto fare buona parte degli accertamenti necessari.
Io, invece, circa 5 anni e mezzo fa, avevo solamente le gammaglobuline un po' alte, e nessun picco diagnosticato o segnalato nel grafico. L'endocrinologo mi consigliò comunque per scrupolo di vedere un ematologo. Cosa che poi non ho mai fatto. Perciò vi chiedevo se è possibile che quello di allora sia stato un fatto episodico. Cioè è possibile che quella volta le gammaglobuline fossero un po' più alte del normale a causa della tiroidite di Hashimoto, mia patologia di base, e delle neoplasia che poi ho rimosso? Una volta eliminata la tiroide non sussiste più nemmeno la tiroidite di Hashimoto? Giusto? Forse dovrei rivolgere quest'ultima domanda in endocrinologia?
La ringrazio ancora, e sicuramente a settembre seguirò i suoi consigli. Nel frattempo volevo solamente togliermi i dubbi che ho esposto.
Saluti!
[#3]
Ematologo
le gamma globuline aumentate all'elettroforesi possono essere correlate ad un disturbo autoimmune attivo in corso. L'unico modo per scoprirlo e ripetere gli esami compreso l'elettroforesi. Se non si evidenziano più le alterazioni vuol dire che erano correlato ad uno stato infiammatorio transitorio diversamente bisognerà approfondire con ulteriori esami.
Saluti
Saluti
[#4]
Utente
Grazie dottor Franco, è proprio quello che le chiedevo. Da allora non ho più eseguito l'elettroforesi (credevo fosse stata fatta di routine prima della radioiodio e del test sotto stimolazione, ma evidentemente mi sbagliavo), adesso la rifarò senz'altro, ma intanto volevo capire se l'innalzamento di 5 anni fa, con malattia autoimmune più neoplasia, possa essere stato semplicemente transitorio.
La ringrazio ancora e le auguro una buona serata.
La ringrazio ancora e le auguro una buona serata.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 12k visite dal 17/07/2018.
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