Come si può eliminare la presenza di catena kappa e fare la tac con mdc?
Dall'esame delle urine risulta la presenca di catena Kappa mi dicono che non è possibile fare la tac con il mdc Esiste una cura al fine di poter fare la tac
per controllare lo stadio della malattia?
E'mia sorella affetta da tumore ovarico,nel 2002 ha subito isteroannessiectomia bilaterale, omentectomia, succesivi cicli di chemio senza notevoli riultati,nel 2007 altro intervento con resezione segmentaria del sigma, splenectomia, exeresi di noduli peritoneali,viscerolisi, laparoplastica, successivi cicli di chemio e altro intervento nel luglio 2008 (la tac evidenziava due piccole cisti)a seguito di quest'ultimo intervento si è formata una fistola tra l'uretere e il retto e il 6 settembre 2008 ha subito una stomia e ha il catetere.
Non ha fatto più chemioterapia dal mese di aprile 2008 e prima di togliere il catetere vescicale il chirurgo vuole vedere se la fistola si è chiusa. Cosa mi consiglia grazie
per controllare lo stadio della malattia?
E'mia sorella affetta da tumore ovarico,nel 2002 ha subito isteroannessiectomia bilaterale, omentectomia, succesivi cicli di chemio senza notevoli riultati,nel 2007 altro intervento con resezione segmentaria del sigma, splenectomia, exeresi di noduli peritoneali,viscerolisi, laparoplastica, successivi cicli di chemio e altro intervento nel luglio 2008 (la tac evidenziava due piccole cisti)a seguito di quest'ultimo intervento si è formata una fistola tra l'uretere e il retto e il 6 settembre 2008 ha subito una stomia e ha il catetere.
Non ha fatto più chemioterapia dal mese di aprile 2008 e prima di togliere il catetere vescicale il chirurgo vuole vedere se la fistola si è chiusa. Cosa mi consiglia grazie
[#1]
Biochimico clinico, Allergologo, Medico di laboratorio
Il problema rientra nella annosa questione "uso del mezzo di contrasto nei pazienti con componenti monoclonali".
Nel decennio attorno al 1960 sono capitati una manciata di casi in tutto il mondo di pazienti con grossa componente monoclonale di tipo M, non diagnosticata, a cui per fare delle indagini banali era stato somministrato un mezzo di contrasto iodato oleoso. Il mezzo oleoso si impasto' con la proteina M e i pazienti morirono di blocco renale.
Da allora nessun radiologo tocca piu' il mezzo di contrasto se prima non e' stata fatta una elettroforesi che dimostri pulito il paziente.
In questi 50 anni i mezzi oleosi (es. lipiodol) sono stati soppiantati da quelli acquosi, molto piu' sicuri, e questo e' un bene; dall'altro pero' la sensibilita' dell'elettroforesi e' aumentate e adesso si vedono molte piu' componenti monoclonali, la piu' parte piccole e innocue, e anche se queste piccole componenti sono innocue, il vecchio tabu' e' duro a morire e i radiologi ne hanno paura e nel dubbio si astengono.
La catena K libera urinaria rivela che c'e' una componente monoclonale nel siero. Il problema non e' la catena K, quanto proprio la componente monoclonale. Dovremmo quindi sapere com'era l'elettroforesi, quanto abbondante e' la componente e che tipo di immunoglobulina e'. Se fosse una componente M in alte dosi, allora l'astensione sarebbe giustificata. Altrimenti, no. Pero' chi fa l'esame e ci va di mezzo e' il radiologo, quindi deve decidere lui.
Ne' la componente ne' la catena K possono essere "curate" in senso classico e fatte sparire.
La soluzione poco ortodossa e' cercare un laboratorio che usi metodi vecchi e poco sensibili, fare l'esame da loro e dire "mah, qui non risulta, via libera all'esame".
Nel decennio attorno al 1960 sono capitati una manciata di casi in tutto il mondo di pazienti con grossa componente monoclonale di tipo M, non diagnosticata, a cui per fare delle indagini banali era stato somministrato un mezzo di contrasto iodato oleoso. Il mezzo oleoso si impasto' con la proteina M e i pazienti morirono di blocco renale.
Da allora nessun radiologo tocca piu' il mezzo di contrasto se prima non e' stata fatta una elettroforesi che dimostri pulito il paziente.
In questi 50 anni i mezzi oleosi (es. lipiodol) sono stati soppiantati da quelli acquosi, molto piu' sicuri, e questo e' un bene; dall'altro pero' la sensibilita' dell'elettroforesi e' aumentate e adesso si vedono molte piu' componenti monoclonali, la piu' parte piccole e innocue, e anche se queste piccole componenti sono innocue, il vecchio tabu' e' duro a morire e i radiologi ne hanno paura e nel dubbio si astengono.
La catena K libera urinaria rivela che c'e' una componente monoclonale nel siero. Il problema non e' la catena K, quanto proprio la componente monoclonale. Dovremmo quindi sapere com'era l'elettroforesi, quanto abbondante e' la componente e che tipo di immunoglobulina e'. Se fosse una componente M in alte dosi, allora l'astensione sarebbe giustificata. Altrimenti, no. Pero' chi fa l'esame e ci va di mezzo e' il radiologo, quindi deve decidere lui.
Ne' la componente ne' la catena K possono essere "curate" in senso classico e fatte sparire.
La soluzione poco ortodossa e' cercare un laboratorio che usi metodi vecchi e poco sensibili, fare l'esame da loro e dire "mah, qui non risulta, via libera all'esame".
[#2]
Utente
Caro Dottore, mi permetta di chiamarLa in questo modo, sono commossa per il sollecito riscontro, ciò avvalora il mio pensiero: i veri angeli sono quelle persone che il destino, in certi momenti, fa comparire,anche via internet, improvvisamente per dare le soluzioni ai problemi della vita.
Le trascrivo il risultato dell'elettroforesi di Sieroproteine
Striscia 1 tracciato 3 frazioni 5 lettura (mm) 28
Frazioni % % Normali (g/dl)
Albumina 52,6 52,0-68,0 3,57
Alfa1 4,2 2,0- 5,0 0,29
Alfa2 11,7 6,6-13,5 0,79
Beta 14,8 8,5-14,5 1,00
Gamma 16,7 11,0-21,0 1,13
Prot.Tot. (g/dl) (6,0-8,0) 6,79
Rapp.A/G 1,11
Durante i precedetni cicli di chemio a causa dello stato precario delle sue vene le è stato messo un port che ha funzionato solo per breve tempo ha provocato una trombosi inveterata in evoluzione fibrotica della giugulare interna destra, e la Dopo l'ultimo intervento le è stato tolto il port e ne hanno posizionato un altro sul lato destro. Quest'ultimo non ancora utilizzato per la chemio, ma solo per flebo, di recente si era arrossato e presentava un leggero gonfiore, è stata sottoposta a terapia antibiotica "amplital" per qualche giorno sembrava tutto regolare ma da questa mattina è nuovamente arrossato e lunedì prossimo andremo a controllo. Inoltre ha sempre prurito in tutto il corpo e, a dir suo, ogni tanto ha dei pungiglioni che la fanno sobbalzare come se avesse un attacco epilettico Le sono grata per l'attenzione
E' possibile contattarla per telefono?
Grazie di cuore
Saluti Maria Grazia Di Stefano
Le trascrivo il risultato dell'elettroforesi di Sieroproteine
Striscia 1 tracciato 3 frazioni 5 lettura (mm) 28
Frazioni % % Normali (g/dl)
Albumina 52,6 52,0-68,0 3,57
Alfa1 4,2 2,0- 5,0 0,29
Alfa2 11,7 6,6-13,5 0,79
Beta 14,8 8,5-14,5 1,00
Gamma 16,7 11,0-21,0 1,13
Prot.Tot. (g/dl) (6,0-8,0) 6,79
Rapp.A/G 1,11
Durante i precedetni cicli di chemio a causa dello stato precario delle sue vene le è stato messo un port che ha funzionato solo per breve tempo ha provocato una trombosi inveterata in evoluzione fibrotica della giugulare interna destra, e la Dopo l'ultimo intervento le è stato tolto il port e ne hanno posizionato un altro sul lato destro. Quest'ultimo non ancora utilizzato per la chemio, ma solo per flebo, di recente si era arrossato e presentava un leggero gonfiore, è stata sottoposta a terapia antibiotica "amplital" per qualche giorno sembrava tutto regolare ma da questa mattina è nuovamente arrossato e lunedì prossimo andremo a controllo. Inoltre ha sempre prurito in tutto il corpo e, a dir suo, ogni tanto ha dei pungiglioni che la fanno sobbalzare come se avesse un attacco epilettico Le sono grata per l'attenzione
E' possibile contattarla per telefono?
Grazie di cuore
Saluti Maria Grazia Di Stefano
[#3]
Biochimico clinico, Allergologo, Medico di laboratorio
L'elettroforesi sembra normale e non nomina componenti monoclonali. Se il siero e' indenne da componenti, non esiste alcun rischio di gelificaizone da mezzo di contrasto. A quanto riferito e dato il contesto, verificare radiologicamente che la fistola e' chiusa potrebbe migliorare la qualita' della vita della sorella.
Poi se hanno cercato e trovato catene k libere urinarie ci sara' un motivo, forse la componente c'era in passato.
Prurito e fitte non sono rare in queste patologie complesse, vanno trattate in modo sintomatologico (antiistaminici e analgesici - il paziente puo' risultarne intorntito, sara' lui a far capire se preferisce la lucidita' coi dolori oppure il trattamento).
Per favore non telefoni, qui sono solo pareri a distanza "a tempo perso" nelle pause dell'attivita' istituzionale.
Poi se hanno cercato e trovato catene k libere urinarie ci sara' un motivo, forse la componente c'era in passato.
Prurito e fitte non sono rare in queste patologie complesse, vanno trattate in modo sintomatologico (antiistaminici e analgesici - il paziente puo' risultarne intorntito, sara' lui a far capire se preferisce la lucidita' coi dolori oppure il trattamento).
Per favore non telefoni, qui sono solo pareri a distanza "a tempo perso" nelle pause dell'attivita' istituzionale.
[#4]
Utente
Al fine di poter fare la Tc e uscire da questo incubo, qualora ce ne fosse bisogno, mia sorella apporrà la sua fima per esonerare il radiologo da qualsiasi rsponsabilità.
Dalle mie parti si dice che più buio di mezzanotte non può fare.
Allo stato attuale è indubbio che la tac vada effettuata a qualsiasi costo, mia sorella ha 70 anni dal mese di luglio la sua vita è una sofferenza continua, oltre al disaggio della stomia, le piaghe che si formano attorno allo stoma ha continuo bruciore vaginale come se dovesse urinare nonostante abbia inserito il catetere vescicale da più di 4 mesi.
L'esito della tac con mdc ritengo possa consentire all'èquipe medica di fare una valutazione sull'intervento più idoneo da fare per consentire alla paziente di avere una vita accettabile.
La ringrazio del consulto è stato chiaro e prezioso, una ultima domanda vorrei farLe
è possibile che le catene Kappa trovate nelle urine siano dovute alla presenza (tac 2002 e successive)di angiomiolipona renale dx e millimetriche cisti corticali dx?
Posso relazionarLo in futuro?
Grazie, saluti
Dalle mie parti si dice che più buio di mezzanotte non può fare.
Allo stato attuale è indubbio che la tac vada effettuata a qualsiasi costo, mia sorella ha 70 anni dal mese di luglio la sua vita è una sofferenza continua, oltre al disaggio della stomia, le piaghe che si formano attorno allo stoma ha continuo bruciore vaginale come se dovesse urinare nonostante abbia inserito il catetere vescicale da più di 4 mesi.
L'esito della tac con mdc ritengo possa consentire all'èquipe medica di fare una valutazione sull'intervento più idoneo da fare per consentire alla paziente di avere una vita accettabile.
La ringrazio del consulto è stato chiaro e prezioso, una ultima domanda vorrei farLe
è possibile che le catene Kappa trovate nelle urine siano dovute alla presenza (tac 2002 e successive)di angiomiolipona renale dx e millimetriche cisti corticali dx?
Posso relazionarLo in futuro?
Grazie, saluti
[#5]
Biochimico clinico, Allergologo, Medico di laboratorio
Sono completamente d'accordo con le sue considerazioni, ci sono momenti in cui i formalismi andrebbero lasciati da parte in considerazione del quadro generale.
No, le catene leggere non dipendno da anomalie del rene. Dipendono da uno squilibrio di produzione delle immunoglobuline - si produce un leggero eccesso di catene leggere rispetto alle pesanti e il fenomeno si accentua quando si accentua la produzione di immunoglobuline mielomatose.
Aggiungo che le catene K urinarie di per se' non equivalgono a una proteina libera mielomatosa tipo Bence-Jones. Ci sarebbe da fare un discorso tecnico, ma comunque la catena leggera libera e' BJ se migra in corrisponsanza con la CM del siero. Spesso invece si vedono catene leggere libere disposte in un cosiddetto "ladder pattern" ossia una serie di bande equispaziate non corrispondenti a una componente monoclonale sierica e che hanno significato benigno di catene a vario grado di polimerizzazione.
Sono abbastanza frequenti, sono catene leggere libere urinarie, ma non indicano mieloma.
leggero' volentieri gli sviluppi che vorra' riferirci
cordiali saluti e dica alla sua coraggiosa sorella di non mollare mai.
No, le catene leggere non dipendno da anomalie del rene. Dipendono da uno squilibrio di produzione delle immunoglobuline - si produce un leggero eccesso di catene leggere rispetto alle pesanti e il fenomeno si accentua quando si accentua la produzione di immunoglobuline mielomatose.
Aggiungo che le catene K urinarie di per se' non equivalgono a una proteina libera mielomatosa tipo Bence-Jones. Ci sarebbe da fare un discorso tecnico, ma comunque la catena leggera libera e' BJ se migra in corrisponsanza con la CM del siero. Spesso invece si vedono catene leggere libere disposte in un cosiddetto "ladder pattern" ossia una serie di bande equispaziate non corrispondenti a una componente monoclonale sierica e che hanno significato benigno di catene a vario grado di polimerizzazione.
Sono abbastanza frequenti, sono catene leggere libere urinarie, ma non indicano mieloma.
leggero' volentieri gli sviluppi che vorra' riferirci
cordiali saluti e dica alla sua coraggiosa sorella di non mollare mai.
[#8]
Biochimico clinico, Allergologo, Medico di laboratorio
Per mandare un referto e' necessario prima fare una scansione digitale - poi puo' allegare il file a una email su questo stesso sito, oppure puo' uploadarle l'immagine a qualche sito di hosting immagini (es. imegeshack) e comunicarmi la URL a cui l'immagine e' raggiungibile.
[#9]
Utente
Non sono in grado di inviarle il referto come consigliatomi, alla mia età mi accontento di saper fare solo qualche cosina. se riesco a farmi fare la scansione le invierò anche i precedenti MDCT ADDOME - Intanto Le trascrivo quello fatto ieri
Rene sinistro discretamente ipotrofico con attenuazione nefro-urografica. Presenza di stent a doppio J pielo-vescicale sn. Modesta escrezione tardiva d'urina iodata perifericamente al dispositivo drenante. Le sezioni distali dell'uretere sinistro permangono inglobate nel contesto di banda traversa (verosimilmente fibrotica). Non evidenti nuove lesioni focali di: fegato, pancreas e surrene dx.
Iperplasia surrenalica sn.Invariato l'angiomiolipoma polare sup del rene dx. Altre due costanti mini ipodensità (sub-centrimetriche), d'analogo significato nelle restanti sezioni parenchimali dell'emuntorio dx. Vescica cateterizzata, normo-distesa, a pareti regolari. Non evidenti spandimenti extra-uretero-vescicali sia dell'urina che della soluzione iodata introdotta attraverso il catetere vescicale. Non espansi endopelvici. Non linfoadenomegalie addomino-perviche.
Dose erogata:CTDI vol:33Gy circa
Dose massima a potenziale oncogeno: 75 mGy circa.
----
Cosa rappresentano le mini ipodensità? Mi può dire se la malattia è in fase evolutiva? Grazie cordialmente
Rene sinistro discretamente ipotrofico con attenuazione nefro-urografica. Presenza di stent a doppio J pielo-vescicale sn. Modesta escrezione tardiva d'urina iodata perifericamente al dispositivo drenante. Le sezioni distali dell'uretere sinistro permangono inglobate nel contesto di banda traversa (verosimilmente fibrotica). Non evidenti nuove lesioni focali di: fegato, pancreas e surrene dx.
Iperplasia surrenalica sn.Invariato l'angiomiolipoma polare sup del rene dx. Altre due costanti mini ipodensità (sub-centrimetriche), d'analogo significato nelle restanti sezioni parenchimali dell'emuntorio dx. Vescica cateterizzata, normo-distesa, a pareti regolari. Non evidenti spandimenti extra-uretero-vescicali sia dell'urina che della soluzione iodata introdotta attraverso il catetere vescicale. Non espansi endopelvici. Non linfoadenomegalie addomino-perviche.
Dose erogata:CTDI vol:33Gy circa
Dose massima a potenziale oncogeno: 75 mGy circa.
----
Cosa rappresentano le mini ipodensità? Mi può dire se la malattia è in fase evolutiva? Grazie cordialmente
[#10]
Biochimico clinico, Allergologo, Medico di laboratorio
E' un referto radiologico, per risposte qualificate dovrebbe proporre i referti in area radiologia.
Io capisco che ai fini del quesito clinico non ci sono spandimenti extravescicali del mezzo di contrasto, dunque niente piu' fistole, buona cosa.
Per il resto leggo che la situazione e' definita "invariata o costante" quindi non ci sono fatti nuovi e non e' un quadro peggiorativo. Le ipodensita' "di analogo significato" dovrebbero essere replicazioni dell'angiomiolipoma, pero' non so come si comporta biologicamente qs. lipoma, dal nome sembrerebbe benigno.
Io capisco che ai fini del quesito clinico non ci sono spandimenti extravescicali del mezzo di contrasto, dunque niente piu' fistole, buona cosa.
Per il resto leggo che la situazione e' definita "invariata o costante" quindi non ci sono fatti nuovi e non e' un quadro peggiorativo. Le ipodensita' "di analogo significato" dovrebbero essere replicazioni dell'angiomiolipoma, pero' non so come si comporta biologicamente qs. lipoma, dal nome sembrerebbe benigno.
[#12]
Utente
Caro dottore, La prego di scusarmi se mi rivolgo nuovamente a Lei, purtroppo non ho ricevuto riscontro da altri medici.
Dopo la rimozione del catetere vescicale è svanito il bruciore continuo però quando urina lo ha sempre, ha assunto l'antibiotico ciproxin e il cistalgan ma con scarsi risultati - so che non è la sua materia può farmi la cortesia di chiedere a qualche Suo collega?
Inoltre che tipo di esami di sangue o che altro può fare per vedere da cosa è provocato il prurito che le viene nelle mani e nel corpo come se fossero delle scosse?
Grazie di tutto
Dopo la rimozione del catetere vescicale è svanito il bruciore continuo però quando urina lo ha sempre, ha assunto l'antibiotico ciproxin e il cistalgan ma con scarsi risultati - so che non è la sua materia può farmi la cortesia di chiedere a qualche Suo collega?
Inoltre che tipo di esami di sangue o che altro può fare per vedere da cosa è provocato il prurito che le viene nelle mani e nel corpo come se fossero delle scosse?
Grazie di tutto
[#13]
Biochimico clinico, Allergologo, Medico di laboratorio
Se il bruciore c'e' solo quando urina (l'urina e' acida) allora e' una irritazione dell'uretra o del vestibolo, dovuta a cause meccaniche (piaghette lasciate dal vecchio catetere) o a una candidosi vaginale che si propaga all'ostio uretrale. Pero' chieda in area "urologia" perche' appunto siamo fuori dal mio campo.
Il prurito da solo farebbe pensare a un problema di mediatori chimici da trattare mediante antistaminici (a volte le neoplasie si associano a prurito cronico), ma se ha anche scosse allora potrebbe essere di origine nervosa e indicare una neuropatia diffusa (da trattare, per quanto possibile, con vitamine B6, B12 e neurotrofici). Se pero' prurito e scosse (in gergo "parestesie") fossero sempre nello stesso distretto corporeo, si dovrebbe valutare una compressione nervosa in qualche punto del tragitto del nervo (dal midollo in giu'). Questi problemi sono di naura invece neurologica.
Forza e coraggio.
Il prurito da solo farebbe pensare a un problema di mediatori chimici da trattare mediante antistaminici (a volte le neoplasie si associano a prurito cronico), ma se ha anche scosse allora potrebbe essere di origine nervosa e indicare una neuropatia diffusa (da trattare, per quanto possibile, con vitamine B6, B12 e neurotrofici). Se pero' prurito e scosse (in gergo "parestesie") fossero sempre nello stesso distretto corporeo, si dovrebbe valutare una compressione nervosa in qualche punto del tragitto del nervo (dal midollo in giu'). Questi problemi sono di naura invece neurologica.
Forza e coraggio.
Questo consulto ha ricevuto 14 risposte e 31.8k visite dal 28/11/2008.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.