Deficienza g6pd e sostanze "proibite"
Spettabili dottori,
sono affetto da deficienza di glucosio-6-fosfato-deidrogenasi, e fortunatamente ho avuto problemi derivanti da questa condizione solo in tenerissima età, in una singola occasione, per quel che mi è stato raccontato a causa dell'ingestione di fave da parte di mia madre, che ai tempi stava ancora allattandomi, fatto che mi causò anemia emolitica trattata con trasfusioni.
Per timore di ulteriori situazioni simili, non ho mai ingerito fave (ovviamente), né alcun tipo di altra leguminosa. Inoltre, non ho mai utilizzato FANS (se non raramente in forma topica), e l'unico trattamento analgesico che utilizzo spesso (soffro di cefalee) è costituito dal paracetamolo, che sebbene sia spesso messo tra le liste dei "non sempre sicuri", non mi ha mai causato problemi di cui mi sia accorto. Inoltre, seguendo una lista di alimenti che fu consegnata ai miei genitori ai tempi del grave disturbo emolitico, evito anche ulteriori cibi, quali ad esempio funghi e fichi d'India, oltre che il contatto con altre sostanze, quali la naftalina.
La mia domanda è: è assolutamente necessario questo rigore? Nello specifico, se è vero che non mi permetterei mai di assumere né fave né sulfonamidici né aspirina (nomino giusto tre di quelli che spopolano in ogni lista), è necessario evitare OGNI GENERE di leguminosa, OGNI GENERE di FANS, i funghi, etc.?
Grazie per ogni vostro aiuto!
sono affetto da deficienza di glucosio-6-fosfato-deidrogenasi, e fortunatamente ho avuto problemi derivanti da questa condizione solo in tenerissima età, in una singola occasione, per quel che mi è stato raccontato a causa dell'ingestione di fave da parte di mia madre, che ai tempi stava ancora allattandomi, fatto che mi causò anemia emolitica trattata con trasfusioni.
Per timore di ulteriori situazioni simili, non ho mai ingerito fave (ovviamente), né alcun tipo di altra leguminosa. Inoltre, non ho mai utilizzato FANS (se non raramente in forma topica), e l'unico trattamento analgesico che utilizzo spesso (soffro di cefalee) è costituito dal paracetamolo, che sebbene sia spesso messo tra le liste dei "non sempre sicuri", non mi ha mai causato problemi di cui mi sia accorto. Inoltre, seguendo una lista di alimenti che fu consegnata ai miei genitori ai tempi del grave disturbo emolitico, evito anche ulteriori cibi, quali ad esempio funghi e fichi d'India, oltre che il contatto con altre sostanze, quali la naftalina.
La mia domanda è: è assolutamente necessario questo rigore? Nello specifico, se è vero che non mi permetterei mai di assumere né fave né sulfonamidici né aspirina (nomino giusto tre di quelli che spopolano in ogni lista), è necessario evitare OGNI GENERE di leguminosa, OGNI GENERE di FANS, i funghi, etc.?
Grazie per ogni vostro aiuto!
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Gentile Utente,
le consiglio, non potendomi dilungare troppo in questa sede, di visionare il link che le allego, della Associazione Italiana Favismo, dove potrà trovare tutte le informazioni del caso:
http://www.g6pd.org/favism/italiano/index.mv
le consiglio, non potendomi dilungare troppo in questa sede, di visionare il link che le allego, della Associazione Italiana Favismo, dove potrà trovare tutte le informazioni del caso:
http://www.g6pd.org/favism/italiano/index.mv
Un saluto
A. Baraldi
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 3.8k visite dal 18/11/2008.
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