Linfonodo o lipoma?
Salve, la scorsa settimana mi sono accorto, grazie ad un lieve dolore al contatto, di avere una piccola formazione al di sopra dell'ala iliaca sinistra. La forma della suddetta era affusolata con una dimensione di circa un centimetro sul lato lungo, abbastanza dura al tatto e mobile dai tessuti sottostanti. Leggermente dolorabile al tatto.
Mi sono rivolto alla struttura ospedaliera più vicina dove, dopo un rapidissimo esame, mi è stato detto essere un piccolo linfonodo superficiale infiammato. Nonostante le mie richieste di approfondimento strumentale (un ecografo era a non più di mezzo metro dal lettino) sono stato liquidato con questa diagnosi e terapia consigliata:
"verosimile linfonodo infiammato ala sacro sx. si consiglia: anti-infiammatori per 3-4 giorni, rivalutazione presso il curante ed eventuale ecografia al persistere dell'infiammazione".
Non convinto della diagnosi oggi mi sono rivolto ad una struttura privata dove ho eseguito un'ecografia completa dell'addome. Ne riporto la diagnosi parziale per quanto riguarda la tumefazione sopra citata, dicendo comunque che tutto il resto, quindi fegato, reni, pancreas, colecisti, milza, vescica, prostata ecc., è tutto nella norma:
"...la tumefazione clinicamente apprezzabile al di sopra dell'ala iliaca sinistra appare compatibile con neo formazione di significato fibrolipomatoso con iniziali segni di colliquazione di diametro massimo pari ad un cm, posta nel piano adiposo sottocutaneo, soprafasciale."
Il medico ha inoltre aggiunto verbalmente che in 30 anni di carriera non ha mai visto un linfonodo reattivo posto in quella zona.
Detto ciò vorrei gentilmente chiedervi questo:
chi, verosimilmente, ha ragione? il medico ospedaliero (non conosco la sua specializzazione) o il medico specialista radiologo? da paziente ho ricevuto risposte molto più esaustive dal secondo, ma vorrei chiedervi se può esistere questa differenza di diagnosi.
In più se si dovesse trattare di fibrolipoma, occorre effettuare qualche tipo di controllo più approfondito? si risolverà spontaneamente o dovrò conviverci?
Grazie anticipatamente.
Mi sono rivolto alla struttura ospedaliera più vicina dove, dopo un rapidissimo esame, mi è stato detto essere un piccolo linfonodo superficiale infiammato. Nonostante le mie richieste di approfondimento strumentale (un ecografo era a non più di mezzo metro dal lettino) sono stato liquidato con questa diagnosi e terapia consigliata:
"verosimile linfonodo infiammato ala sacro sx. si consiglia: anti-infiammatori per 3-4 giorni, rivalutazione presso il curante ed eventuale ecografia al persistere dell'infiammazione".
Non convinto della diagnosi oggi mi sono rivolto ad una struttura privata dove ho eseguito un'ecografia completa dell'addome. Ne riporto la diagnosi parziale per quanto riguarda la tumefazione sopra citata, dicendo comunque che tutto il resto, quindi fegato, reni, pancreas, colecisti, milza, vescica, prostata ecc., è tutto nella norma:
"...la tumefazione clinicamente apprezzabile al di sopra dell'ala iliaca sinistra appare compatibile con neo formazione di significato fibrolipomatoso con iniziali segni di colliquazione di diametro massimo pari ad un cm, posta nel piano adiposo sottocutaneo, soprafasciale."
Il medico ha inoltre aggiunto verbalmente che in 30 anni di carriera non ha mai visto un linfonodo reattivo posto in quella zona.
Detto ciò vorrei gentilmente chiedervi questo:
chi, verosimilmente, ha ragione? il medico ospedaliero (non conosco la sua specializzazione) o il medico specialista radiologo? da paziente ho ricevuto risposte molto più esaustive dal secondo, ma vorrei chiedervi se può esistere questa differenza di diagnosi.
In più se si dovesse trattare di fibrolipoma, occorre effettuare qualche tipo di controllo più approfondito? si risolverà spontaneamente o dovrò conviverci?
Grazie anticipatamente.
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A distanza senza una visita, anche se più verosimile la diagnosi di lipoma per la sede, è impossibile apportare il contributo che si aspetta, ma da quanto scrive in entrambi i casi quale sarebbe il provvedimento consigliabile ?
In tutta tranquillità eseguire un controllo (semplice visita) solo in caso di significativi
incrementi di volume (delle caratteristiche) della lesione. Quindi al momento non fare più nulla.
Mentre staccherei dalla ricerca di informazione sulla rete su un tema così ansiogeno.
Legga perchè (anche se su consulti richiesti per altre ragioni)
https://www.medicitalia.it/consulti/oncologia-medica/273602-per-il-dott-catania.html
https://www.medicitalia.it/consulti/medicina-interna/485977-linfonodi-collo-gonfi.html
https://www.medicitalia.it/consulti/senologia/481804-retrazione-cutanea-al-seno-a-16-anni.html
http://www.senosalvo.com/approfondimenti/linfonodi_sistema_linfatico.htm
Tanti saluti
In tutta tranquillità eseguire un controllo (semplice visita) solo in caso di significativi
incrementi di volume (delle caratteristiche) della lesione. Quindi al momento non fare più nulla.
Mentre staccherei dalla ricerca di informazione sulla rete su un tema così ansiogeno.
Legga perchè (anche se su consulti richiesti per altre ragioni)
https://www.medicitalia.it/consulti/oncologia-medica/273602-per-il-dott-catania.html
https://www.medicitalia.it/consulti/medicina-interna/485977-linfonodi-collo-gonfi.html
https://www.medicitalia.it/consulti/senologia/481804-retrazione-cutanea-al-seno-a-16-anni.html
http://www.senosalvo.com/approfondimenti/linfonodi_sistema_linfatico.htm
Tanti saluti
Salvo Catania, MD
Chirurgo oncologo-senologia chirurgica
www.senosalvo.com
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 5.6k visite dal 21/12/2015.
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