Fumo e piastrine al di sopra dei parametri

Buonasera, facendo le analisi del sangue (emocromo), mi son state rilevate le piastrine a 500. Andato dall'ematologo mi è stato detto di smettere di fumare dato che fumavo 10 sigarette al giorno e che ciò poteva incidere sul valore. Rifatte le analisi un mese dopo e avendo calato il numero di sigarette a meno della metà le piastrine mi sono state rilevate a 545.
La mia domanda è: Può il fumo in qualche modo incidere sulle piastrine?
Chiedo questo perchè la diagnosi dell'ematologo m'è stata resa un po' frettolosamente e volevo essere certo che potesse esserci il collegamento tra valore delle piastrine e fumo.
Grazie per la cortese attenzione, distinti saluti.
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Biochimico clinico, Allergologo, Medico di laboratorio attivo dal 2006 al 2010
Biochimico clinico, Allergologo, Medico di laboratorio
Tanto per cominciare un mese e' poco. L'emivita delle piastrine e' di 7-10 giorni e quando si fa una modifica a un parametro cinetico, il nuovo steady state si raggiunge dopo 5-6 emivite (minimo due mesi).

Poi bisogna considerare il valore statistico della affermazione. Si' il fumo e' un fattore di stimolo della mieloproliferazione (il midollo dei fumatori statisticamente produce piu' granulociti e/o monociti e/o piastrine dei non fumatori). Questo lo si vede nelle medie della popolazione ed e' una verita' epidemiologica, non individuale.

Nel caso singolo puo' non esserci una correlazione meccanica e matematica fra fumo e mielopoiesi - del tipo "per ogni sigaretta in meno che fumo, le piastrine mi scendono di 5000 unita'". Possono esserci fattori soglia, possono esserci situazioni di sregolazione che non sono piu' reversibili ecc.

L'approccio corretto sarebbbe "interrompo il fumo e fra sei mesi faccio alcuni emocromi, la cui media mi aspetto inferiore alla media del periodo di quando fumavo"

Poi chiaramente possono esserci altre cause di piastrinosi (es. infezioni croniche o trombocitemia essenziale).