Piastrine calate in 4 giorni
Buongiorno.
In seguito ad un'ecografia addominale nella quale mi è stata riscontrata la milza leggermente ingrossata (diam. long. 13 cm.), ho effettuate gli sami del sangue per scoprirne la causa.
Globuli bianchi 4.770 mm3
Globuli rossi 5.380.000 mm3
Emoglobina 15,40 g/dl
ematocrito 46,3 %
MCV 86,0 fL
MCH 29,0 pg
MCHC 33,0 g/dL
Granulociti Neutrofili 86 %
Granulociti Eosinofili 3 %
Granulociti Basofili 0 %
Linfociti 10 %
Monociti 1 %
Note Nessuna
Piastrine 182 10^3/ul
Gamma GT 10 u/l
Transaminasi
GOT 17 U/l
GPT 13 mg/dl
Glicemia 85 mg/dl
Creatinina 0,92 mg/dl
Trigliceridi 82 mg/dl
Colesterolo Totale * 139 mg/dl
Colesterolo HDL 39 ng/ml
VES
Prima ora 2
Seconda ora 6
Indice di Katz 2,5
ANT. ANTI EPSTEIN BARR VCA
Anticorpi capsidici IgG 10,7 (Positivo)
Anticorpi capsidici IgM 0,5 (Negativo)
CITOMEGALOVIRUS
IgG 9,9 (Positivo)
IgM 0,3 (Negativo)
Dato che i valori in percentuale dei granulociti Neutrofili era alto e quello dei Linfociti era basso, il centro di analisi m'ha detto che mi avrebbe ricontrollato gratuitamente l'emocromo alcuni giorni dopo, perché spesso si tratta di oscillazioni dovuti a banali mal di gola.
Ho così effettuato un nuovo prelievo esattamente 4 giorni dopo.
I valori in percentuale dei Granulociti Neutrofili e dei Linfociti sono rientrati nella norma, ma abbiamo notato un calo delle piastrine da 182 a 159 10^3/ul.
La dott.ssa del laboratorio si è un pò preoccupata e m'ha detto che devo tenere controllato l'emocromo per osservare l'andamento delle piastrine.
Ho sempre sofferto di piastrinopenia, anche quando donavo il sangue.
Il valore più basso è stato 107. Altre volte 117, 134. Infatti mi sono stupito quando ho letto 182 nel primo prelievo.
Ero stato sospeso dalle donazioni per verificare la piastrinopenia e l'ospedale aveva concluso che era causata dagli antinfiammatori e agli analgesici che mi venivano somministrati dato che all'epoca giocavo a calcio. Ho così potuto riiniziare a donare il sangue; sempicemente scrivevano nella mia cartella "piastrinopenia controllata".
Nei giorni del doppio prelievo però non ho assunto alcun farmaco.
I risultati del secondo prelievo sono i seguenti:
Globuli bianchi 4.750 mm3
Globuli rossi 5.530.000 mm3
Emoglobina 15,60 g/dl
ematocrito 47,5 %
MCV 86,0 fL
MCH 28,0 pg
MCHC 33,0 g/dL
Granulociti Neutrofili 68 %
Granulociti Eosinofili 2 %
Granulociti Basofili 0 %
Linfociti 28 %
Monociti 2 %
Note Nessuna
Piastrine 159 10^3/ul
Non ho alcun dolore o sintomo di malessere. L'ecografia addominale mi era stata prescritta insieme a una colonscopia (diverticoli e colon spastico), all'epoca avevo dolorini al fianco sx, risolti col cambio di dieta in seguito alla colonscopia (basta caffé , té e latte, più verdura) e l'ho fatta solo perché avevo già prenotato e pagato il ticket.
E' preoccupante questo calo delle piastrine in 4 giorni
In seguito ad un'ecografia addominale nella quale mi è stata riscontrata la milza leggermente ingrossata (diam. long. 13 cm.), ho effettuate gli sami del sangue per scoprirne la causa.
Globuli bianchi 4.770 mm3
Globuli rossi 5.380.000 mm3
Emoglobina 15,40 g/dl
ematocrito 46,3 %
MCV 86,0 fL
MCH 29,0 pg
MCHC 33,0 g/dL
Granulociti Neutrofili 86 %
Granulociti Eosinofili 3 %
Granulociti Basofili 0 %
Linfociti 10 %
Monociti 1 %
Note Nessuna
Piastrine 182 10^3/ul
Gamma GT 10 u/l
Transaminasi
GOT 17 U/l
GPT 13 mg/dl
Glicemia 85 mg/dl
Creatinina 0,92 mg/dl
Trigliceridi 82 mg/dl
Colesterolo Totale * 139 mg/dl
Colesterolo HDL 39 ng/ml
VES
Prima ora 2
Seconda ora 6
Indice di Katz 2,5
ANT. ANTI EPSTEIN BARR VCA
Anticorpi capsidici IgG 10,7 (Positivo)
Anticorpi capsidici IgM 0,5 (Negativo)
CITOMEGALOVIRUS
IgG 9,9 (Positivo)
IgM 0,3 (Negativo)
Dato che i valori in percentuale dei granulociti Neutrofili era alto e quello dei Linfociti era basso, il centro di analisi m'ha detto che mi avrebbe ricontrollato gratuitamente l'emocromo alcuni giorni dopo, perché spesso si tratta di oscillazioni dovuti a banali mal di gola.
Ho così effettuato un nuovo prelievo esattamente 4 giorni dopo.
I valori in percentuale dei Granulociti Neutrofili e dei Linfociti sono rientrati nella norma, ma abbiamo notato un calo delle piastrine da 182 a 159 10^3/ul.
La dott.ssa del laboratorio si è un pò preoccupata e m'ha detto che devo tenere controllato l'emocromo per osservare l'andamento delle piastrine.
Ho sempre sofferto di piastrinopenia, anche quando donavo il sangue.
Il valore più basso è stato 107. Altre volte 117, 134. Infatti mi sono stupito quando ho letto 182 nel primo prelievo.
Ero stato sospeso dalle donazioni per verificare la piastrinopenia e l'ospedale aveva concluso che era causata dagli antinfiammatori e agli analgesici che mi venivano somministrati dato che all'epoca giocavo a calcio. Ho così potuto riiniziare a donare il sangue; sempicemente scrivevano nella mia cartella "piastrinopenia controllata".
Nei giorni del doppio prelievo però non ho assunto alcun farmaco.
I risultati del secondo prelievo sono i seguenti:
Globuli bianchi 4.750 mm3
Globuli rossi 5.530.000 mm3
Emoglobina 15,60 g/dl
ematocrito 47,5 %
MCV 86,0 fL
MCH 28,0 pg
MCHC 33,0 g/dL
Granulociti Neutrofili 68 %
Granulociti Eosinofili 2 %
Granulociti Basofili 0 %
Linfociti 28 %
Monociti 2 %
Note Nessuna
Piastrine 159 10^3/ul
Non ho alcun dolore o sintomo di malessere. L'ecografia addominale mi era stata prescritta insieme a una colonscopia (diverticoli e colon spastico), all'epoca avevo dolorini al fianco sx, risolti col cambio di dieta in seguito alla colonscopia (basta caffé , té e latte, più verdura) e l'ho fatta solo perché avevo già prenotato e pagato il ticket.
E' preoccupante questo calo delle piastrine in 4 giorni
[#1]
Gentle Sig.
Il numero delle piastrine varia in genere molto di più di quanto non avvenga per la altre componenti cellulari ematiche e ciò dipende da tre fatti: a) facilmente si formano aggregati che diminisce, apparetnemente, il numero delle piastrine, in quanto il contaparticelle non riesce a distinguere l'aggregazione data la piccolezza degli elementi; b) è una conta difficile proprio per la variabilità del volume delle piastrine, c) la estrema sensibilità delle piastrine alle variazioni microambientali e traumatiche rende "difficile" una conta esatta ripetibile.
Detto questo vi sono soggetti che producono un numero di piastrine sempre alto ed altri che hanno un numero sempre basso, ma nel range della norma, senza che vi sia alcuna alterazione funzionale midollare. Invece il dato clinico da controllare è la milza. L'ecografia andrebbe ripetuta fra un paio di mesi e se il dato clinico persiste dovrebbe consultare un ematologose. Dovrebbe mettere in confronto le variazioni volumetriche della milza alle variazioni della pistrinemia, in quanto una splenomegalia, anche molto lieve ed a prescindere da qualsiasi causa , potrebbe determinare un lieve "sequestro piastrinico" .
Il numero delle piastrine varia in genere molto di più di quanto non avvenga per la altre componenti cellulari ematiche e ciò dipende da tre fatti: a) facilmente si formano aggregati che diminisce, apparetnemente, il numero delle piastrine, in quanto il contaparticelle non riesce a distinguere l'aggregazione data la piccolezza degli elementi; b) è una conta difficile proprio per la variabilità del volume delle piastrine, c) la estrema sensibilità delle piastrine alle variazioni microambientali e traumatiche rende "difficile" una conta esatta ripetibile.
Detto questo vi sono soggetti che producono un numero di piastrine sempre alto ed altri che hanno un numero sempre basso, ma nel range della norma, senza che vi sia alcuna alterazione funzionale midollare. Invece il dato clinico da controllare è la milza. L'ecografia andrebbe ripetuta fra un paio di mesi e se il dato clinico persiste dovrebbe consultare un ematologose. Dovrebbe mettere in confronto le variazioni volumetriche della milza alle variazioni della pistrinemia, in quanto una splenomegalia, anche molto lieve ed a prescindere da qualsiasi causa , potrebbe determinare un lieve "sequestro piastrinico" .
Prof. Giulio Iasonna
Specialista in Allergologia, Immunologia,
Malattie del Fegato e del Metabolismo,
Diabetologia, Dietologia, Medicina Interna
[#2]
Utente
Buongiorno Dottore.
Fra dieci giorni ripeterò gli esami del sangue e l'ecografia addominale per controllare le dimensioni della milza.
Il mio medico di famigli è molto tranquillo perché dice che al tatto la milza non si riesce a sentire perché resta sotto il costato e quindi non è grossa e ritiene che io possa averla di 13 cm congenita, e che le piastrine le ho da circa 15 anni basse con valori da 108 a 160, e che ultimamente sono nella norma, seppur al limite.
Se però dagli esami che ripeterò fra dieci giorni, si confermasse che vi è un "lieve sequestro piastrinico", considerando i miei valori generali, è indirizzato a pensare a qualcosa di preoccupante oppure di risolvibile senza grossi problemi?
Fra dieci giorni ripeterò gli esami del sangue e l'ecografia addominale per controllare le dimensioni della milza.
Il mio medico di famigli è molto tranquillo perché dice che al tatto la milza non si riesce a sentire perché resta sotto il costato e quindi non è grossa e ritiene che io possa averla di 13 cm congenita, e che le piastrine le ho da circa 15 anni basse con valori da 108 a 160, e che ultimamente sono nella norma, seppur al limite.
Se però dagli esami che ripeterò fra dieci giorni, si confermasse che vi è un "lieve sequestro piastrinico", considerando i miei valori generali, è indirizzato a pensare a qualcosa di preoccupante oppure di risolvibile senza grossi problemi?
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 13.4k visite dal 10/06/2015.
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