La remissione della malattia
Salve, sono una ragazza di 22 anni..nel 1995 mi fu riscontrata una piastrinopenia autoimmune,per tal motivo ho eseguito una terapia corticosteroidea alla dose di 2 mg/Kg/die, per una durata di 4 mesi, ottenendo la remissione della malattia. Dopo circa un anno ho presentato una riduzione della conta piastrinica a valori superiori alle 50.000/mmc, non necessitando di alcuna terapia antiemorragica.A causa di questa patologia la mia ematologa mi sconsigliò altamente di effettuare il vaccino anti epatite b.Allo stato attuale sono in discrete condizioni generali, la mi conta piastrinica è di 136 x10^3 ul.Per motivi di arruolamento nell'esercito sono stata costretta a fare il vaccino anti epatite b, c'è il rischio che intacchi sulla conta piastrinica?Ci sono metodi alimentari che stimolano la riproduzione delle piastrine?Ci sono vaccini che non posso fare?In attesa di una sua risposta la ringrazio anticipatamente
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Gentile Utente,
il suo valore di piastrine è soltanto lievemente al di sotto della normalità.
Riguardi il vaccino anti epatite B si consiglia in soggetti con piastrinopenie la somministrazione per via sottocutanea anzichè intramuscolo, ma non c'è una controindicazione assoluta. Questo è un problema un po' di tutti i vaccini che devono essere somministrati in soggetti trombocitopenici, Và fatta , appunto , una valutazione caso per caso.
il suo valore di piastrine è soltanto lievemente al di sotto della normalità.
Riguardi il vaccino anti epatite B si consiglia in soggetti con piastrinopenie la somministrazione per via sottocutanea anzichè intramuscolo, ma non c'è una controindicazione assoluta. Questo è un problema un po' di tutti i vaccini che devono essere somministrati in soggetti trombocitopenici, Và fatta , appunto , una valutazione caso per caso.
Un saluto
A. Baraldi
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.1k visite dal 25/07/2008.
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