Autotrapianto midollo osseo
Gentili dottori,
a mio padre, persona di circa 60 anni, è stato diagnosticato la Macroglobulinemia di Waldenstrom. Per questa malattia siamo in cura con un dottore del Policlinico di Napoli. Il dottore ha prospettato un autotrapianto del midollo osseo. Per il momento papà, dopo essere sceso a 9.1 come valore di emoglobina ha provveduto ad effettuare dei cicli di chemioterapia. Per il momento, dopo 5 trattamenti il valore di emoglobina è salito a 14.2 così come quasi tutti i valori dell'emocromo stanno andando verso i valori giusti. Anche il picco monoclonale sta scendendo.Ora, quello che vorrei chiedervi è questo:
1) Prima di effettuare il trapianto vero e proprio è necessario fara la chemioterapia ad alte dosi, vero? Quanto più o meno dura questo trattamento? E' davvero molto gravoso per il corpo? Lui attualmente sta facendo le chemio normali ed avverte (per circa 4 giorni) un bruciore allo stomaco che poi passa con il tempo. Sarà ancora peggio con questa chemioterapia ad alte dosi?
2) Abbiamo scoperto da alcuni esami del sangue che il picco monoclonale era già presente ALMENO dal 2000 (non abbiamo esami del sangue più vecchi, sfortunatamente). Ora voglio fare un ragionamento. Il fatto che la malattia abbia preso una natura maligna nel 2012 significa che, una volta effettuato il trapianto (nel caso riesca bene) mio padre ritorni indietro nel tempo (a livello ematologico) e l'evoluzione della malattia (che è stata lenta nel tempo) avrà la stessa "lentezza" anche dopo il trapianto. In pratica è corretto auspicare che lui possa stare relativamente tranquillo (almeno per quanto riguarda questa malattia) per ALMENO altri 12 anni.
Grazie mille per l'ascolto.
a mio padre, persona di circa 60 anni, è stato diagnosticato la Macroglobulinemia di Waldenstrom. Per questa malattia siamo in cura con un dottore del Policlinico di Napoli. Il dottore ha prospettato un autotrapianto del midollo osseo. Per il momento papà, dopo essere sceso a 9.1 come valore di emoglobina ha provveduto ad effettuare dei cicli di chemioterapia. Per il momento, dopo 5 trattamenti il valore di emoglobina è salito a 14.2 così come quasi tutti i valori dell'emocromo stanno andando verso i valori giusti. Anche il picco monoclonale sta scendendo.Ora, quello che vorrei chiedervi è questo:
1) Prima di effettuare il trapianto vero e proprio è necessario fara la chemioterapia ad alte dosi, vero? Quanto più o meno dura questo trattamento? E' davvero molto gravoso per il corpo? Lui attualmente sta facendo le chemio normali ed avverte (per circa 4 giorni) un bruciore allo stomaco che poi passa con il tempo. Sarà ancora peggio con questa chemioterapia ad alte dosi?
2) Abbiamo scoperto da alcuni esami del sangue che il picco monoclonale era già presente ALMENO dal 2000 (non abbiamo esami del sangue più vecchi, sfortunatamente). Ora voglio fare un ragionamento. Il fatto che la malattia abbia preso una natura maligna nel 2012 significa che, una volta effettuato il trapianto (nel caso riesca bene) mio padre ritorni indietro nel tempo (a livello ematologico) e l'evoluzione della malattia (che è stata lenta nel tempo) avrà la stessa "lentezza" anche dopo il trapianto. In pratica è corretto auspicare che lui possa stare relativamente tranquillo (almeno per quanto riguarda questa malattia) per ALMENO altri 12 anni.
Grazie mille per l'ascolto.
[#1]
Rispondo per punti:
1) Sì , è necessario fare chemio ad alte dosi. La durata non è lunga . E' abbastamza gravoso ma sopportabile.
2) Non facciamo discorsi di tipo temporale matematico perchè non hanno senso . Suo padre deve fare tutto ciò che le diranni i medici sapendo che se l'autotrapianto darà i risulatati sperati ha ottime possibilità di sopravvivenza
1) Sì , è necessario fare chemio ad alte dosi. La durata non è lunga . E' abbastamza gravoso ma sopportabile.
2) Non facciamo discorsi di tipo temporale matematico perchè non hanno senso . Suo padre deve fare tutto ciò che le diranni i medici sapendo che se l'autotrapianto darà i risulatati sperati ha ottime possibilità di sopravvivenza
[#2]
Utente
Gentile Dottor,
volevo chiedere una cosa. Mio padre attualmente è in regime di chemioterapia ed i valori stanno ritornando nella norma. Ora, la prelevazione delle celllule staminali per l'eventuale autotrapianto va fatta dopo questo ciclo di chemio, giusto?
Una volta poi prelevate queste cellule staminali (che vengono conservate in azoto liquido) esse posso rimanere anche per anni senza perdere di qualità? Cioè in pratica l'autotrapianto del midollo mio padre può sostenerlo anche a distanza di 2/3 anni? Sarebbe possibile?
Grazie mille per la risposta
volevo chiedere una cosa. Mio padre attualmente è in regime di chemioterapia ed i valori stanno ritornando nella norma. Ora, la prelevazione delle celllule staminali per l'eventuale autotrapianto va fatta dopo questo ciclo di chemio, giusto?
Una volta poi prelevate queste cellule staminali (che vengono conservate in azoto liquido) esse posso rimanere anche per anni senza perdere di qualità? Cioè in pratica l'autotrapianto del midollo mio padre può sostenerlo anche a distanza di 2/3 anni? Sarebbe possibile?
Grazie mille per la risposta
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2.4k visite dal 23/04/2013.
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