Un problema d ipiastrinopenia gestazionale nella precedente gravidanza che ha portato ad un tc
Buongiorno.
Sono attualmente alla mia seconda gravidanza, per l'esattezza alla dodicesima settimana.
Avendo avuto un problema d ipiastrinopenia gestazionale nella precedente gravidanza che ha portato ad un TC in astesia generale, il mio ginecologo richiede una valutazione dell'emocromo ogni 2/3 settimane.
Il 5 novembre ho effettuato un prelievo che ha rilevato un numero di piastrine pari a 179 k/ul; l'esame ripetuto in data 28 novembre ha riportato un numero di piastrine pari a 142 k/ul.
La mia dottoressa mi ha consigliato di ripetere l'esame utilizzando sia l'anticoagulante EDTA sia il Citrato.
In data odierna ho fatto il nuovo prelievo e questi sono i risultati:
Prelievo eseguito in K3EDTA
Piastrine 165,7 K/uL 140 - 450
MPV (Volume piastrinico medio) 8,83 fL 6.00 - 12.00
Piastrinocrito 0,15 % 0.140 - 0.450
PDW (Ampiezza distr.piastrine) # 22,7 10(GSD) 15.0 - 21.0
Prelievo eseguito in NaCitrato
Piastrine # 106,6 K/uL 140 - 450
MPV (Volume piastrinico medio) 6,66 fL 6.00 - 12.00
Piastrinocrito # 0,07 % 0.140 - 0.450
PDW (Ampiezza distr.piastrine) # 21,7 10(GSD) 15.0 - 21.0
Mi era stato spiegato che l'anticoagulante EDTA può falsare il risultato in quanto la macchina che legge il numero delle piastrine putrebbe aggregarle riportando quindi un numero inferiore al dato reale.
Come mai nel mio caso succede il contrario?
Quale dei 2 risulati è il più attendibile?
Vi ringrazio moltissimo e in anticipo per la gentile risposta che vorrete fornirmi.
Un cordiale saluto
Sono attualmente alla mia seconda gravidanza, per l'esattezza alla dodicesima settimana.
Avendo avuto un problema d ipiastrinopenia gestazionale nella precedente gravidanza che ha portato ad un TC in astesia generale, il mio ginecologo richiede una valutazione dell'emocromo ogni 2/3 settimane.
Il 5 novembre ho effettuato un prelievo che ha rilevato un numero di piastrine pari a 179 k/ul; l'esame ripetuto in data 28 novembre ha riportato un numero di piastrine pari a 142 k/ul.
La mia dottoressa mi ha consigliato di ripetere l'esame utilizzando sia l'anticoagulante EDTA sia il Citrato.
In data odierna ho fatto il nuovo prelievo e questi sono i risultati:
Prelievo eseguito in K3EDTA
Piastrine 165,7 K/uL 140 - 450
MPV (Volume piastrinico medio) 8,83 fL 6.00 - 12.00
Piastrinocrito 0,15 % 0.140 - 0.450
PDW (Ampiezza distr.piastrine) # 22,7 10(GSD) 15.0 - 21.0
Prelievo eseguito in NaCitrato
Piastrine # 106,6 K/uL 140 - 450
MPV (Volume piastrinico medio) 6,66 fL 6.00 - 12.00
Piastrinocrito # 0,07 % 0.140 - 0.450
PDW (Ampiezza distr.piastrine) # 21,7 10(GSD) 15.0 - 21.0
Mi era stato spiegato che l'anticoagulante EDTA può falsare il risultato in quanto la macchina che legge il numero delle piastrine putrebbe aggregarle riportando quindi un numero inferiore al dato reale.
Come mai nel mio caso succede il contrario?
Quale dei 2 risulati è il più attendibile?
Vi ringrazio moltissimo e in anticipo per la gentile risposta che vorrete fornirmi.
Un cordiale saluto
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Può accadere che il valore in citrato sia minore , in maniera accentuata, rispetto al valore in EDTA; questo perchè se la quantità di sangue nella provetta del citrato non è giusta si ha emodiluizione con l'anticoagulante e questo altera il valore finale; credo, nel suo caso, che il valore corretto sia quello EDTA ed è normale che in gravidanza possa esserci un calo piastrico che non deve preoccupare ma da contriollarsi periodicamente.
Un saluto
A. Baraldi
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.3k visite dal 30/11/2012.
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