Leucemia LLA

Spett.li esperti, in base alla vostra esperienza clinica ed agli studi a vostra disposizione, la diagnosi di Leucemia linfoblastica acuta in un soggetto adulto >55, considerando le variabili prognostiche più o meno favorevoli, le indagini citogenetiche e laboratoristiche del caso, quale range di percentuali offre per una guarigione completa? Grazie
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Dr. Michele Cimminiello Ematologo 4.1k 76
In caso di fattori prognostici favorevoli la % guarigione della LLA dell'adulto non va oltre il 40%.

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Attivo dal 2006 al 2020
Ex utente
Gentile Dr Cimminiello, sono in fase di mantenimento dopo i protocolli del caso. La cp giornaliera e la puntutra settimanale mi vengono prescritte o sospese in relazione agli esami ematici periodici di controllo. Quali esami dovrei indicarle per conoscere se i fattori prognostici sono più o meno favorevoli? Grazie.
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Dr. Michele Cimminiello Ematologo 4.1k 76
Citogenetica alla diagnosi
Biologia molecolare alla diagnosi
Infiltrato midollare sempre alla diagnosi.
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Attivo dal 2006 al 2020
Ex utente
Es. citogenetico: 46,xx in 13 metafasi, 45, x, -x in 6 metafasi

Biologia molecolare: riarrangiamento Bcr/ABL neg, AML1/ETO neg, CFBETA/MYH11 neg, DEK/CAN neg.

Aspirato midollare: oltre 90% blasti piccola taglia con scarso citoplasma, granulati ad habitus linfoide. Linfociti maturi 6%, eritroblasti 3%, Megacariociti apparentemente assenti.

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Dr. Michele Cimminiello Ematologo 4.1k 76
Età del paziente?
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Attivo dal 2006 al 2020
Ex utente
Grazie per la risposta, età 60, nulla di rilevante nella sua storia clinica.
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Dr. Michele Cimminiello Ematologo 4.1k 76
Insomma, la prognosi non è bella. Trattasi di paziente affetto da Leucemia Acuta Linfoblastica dell'adulto (già questo è indice di cattiva prognosi).
Se non ha patologie associate croniche potrebbe giovarsi di trapianto allogenico solo dopo terapia di ripulita della malattia.
Cordiali saluti
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Attivo dal 2006 al 2020
Ex utente
Grazie per il suo cortese contributo. Più generalmente, volevo conoscere se, età a parte, anche gli studi di citogenetica e biologia molecolare sopra descritti non fossero indice di prognosi sfavorevole. Lei al momento è in terapia di mantenimento, ed ha effettuato anche una profilassi del snc con radioterapia sebbene avesse sempre avuto rachicentesi negative. Il trapianto allogenico di cellule staminali potrebbe già essere indicato? Grazie
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Dr. Michele Cimminiello Ematologo 4.1k 76
Ha una alterazione del cariotipo che di sicuro è un fattore prognostico sfavirevole.
Potrebbe giovarsi di trapianto allogenico se ha un donatore compatibile.
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Attivo dal 2006 al 2020
Ex utente
Grazie, in quale momento del percorso terapeutico sarebbe opportuno il trattamento con trapianto allogenico? In ogni caso volendo fare riferimento a delle percentuali prognostiche, una possibile remissione definitiva potrebbe essere considerata nel caso specifico?
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Dr. Michele Cimminiello Ematologo 4.1k 76
Quando è in completa remissione di malattia. È quello il momento migliore per fare un allotrapianto.
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Attivo dal 2006 al 2020
Ex utente
Grazie ancora per il suo contributo. Quindi l'allotrapianto non è un'alternativa ai protocolli farmacologici di mantenimento/reinduzione etc, può essere considerata anche una prima scelta in questo caso. Quali i pro e i contro di un intervento così importante? La ringrazio moltissimo.
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Dr. Michele Cimminiello Ematologo 4.1k 76
Pro e contro? Tantissimi, difficilmente riportabili in uno scritto di qualche riga. Utile colloquio medico specialistico (trapiantologo).
Pensi lei che in una situazione del genere starei a colloquio con mio paziente per almeno un'ora !