Forame ovale, fattore v leiden e aborto spontaneo
Buongiorno,
sono una ragazza di 24 anni, normopeso, pratico regolare attività fisica e non sto eseguendo nessuna terapia farmacologica.
Detto questo, in data 13/07/2012 scopro di essere incinta (prima gravidanza) ed eseguo gli esami di routine, risultati tutti nella norma. Sapendo di avere una pervietà del forame ovale (>25 tramite dopler transcranico con contrasto) e l'alterazione in eterozigosi del fattore V di Leiden, la ginecologa mi consiglia una visita al centro trombosi, i quali mi considerano in salute e mi consigliano solo l'uso di gambaletti contenitivi.
In data 22/08/12 mi viene eseguito un raschiamento per un aborto interno alla 10+6 (mi è stato detto che l'embrione ha smesso di crescere all'8^ settimana) e, raccontando alla ginecologa dell'ospedale il quadro suddetto durante l'anamnesi, mi risponde che la causa dell'aborto può essere questa trombofilia, e si dice stupita che non mi abbiano prescritto l'eparina. Aggiungo che appena saputo della gravidanza ho sospeso ogni attività fisica ed evitato di affaticarmi.
Le chiedo dunque: è effettivamente possibile che l'aborto sia da imputare alla trombofilia? Oppure a questioni genetiche dell'embrione, come mi ha subito detto la mia ginecologa? Pensa che la prossima gravidanza sia il caso di eseguire una profilassi con eparina o altri anticoagulanti? Nel caso, gli anticoagulanti devo prenderli a gravidanza iniziata oppure prima, in previsione di?
La ringrazio per la cortese attenzione.
Cordiali saluti.
Giulia
sono una ragazza di 24 anni, normopeso, pratico regolare attività fisica e non sto eseguendo nessuna terapia farmacologica.
Detto questo, in data 13/07/2012 scopro di essere incinta (prima gravidanza) ed eseguo gli esami di routine, risultati tutti nella norma. Sapendo di avere una pervietà del forame ovale (>25 tramite dopler transcranico con contrasto) e l'alterazione in eterozigosi del fattore V di Leiden, la ginecologa mi consiglia una visita al centro trombosi, i quali mi considerano in salute e mi consigliano solo l'uso di gambaletti contenitivi.
In data 22/08/12 mi viene eseguito un raschiamento per un aborto interno alla 10+6 (mi è stato detto che l'embrione ha smesso di crescere all'8^ settimana) e, raccontando alla ginecologa dell'ospedale il quadro suddetto durante l'anamnesi, mi risponde che la causa dell'aborto può essere questa trombofilia, e si dice stupita che non mi abbiano prescritto l'eparina. Aggiungo che appena saputo della gravidanza ho sospeso ogni attività fisica ed evitato di affaticarmi.
Le chiedo dunque: è effettivamente possibile che l'aborto sia da imputare alla trombofilia? Oppure a questioni genetiche dell'embrione, come mi ha subito detto la mia ginecologa? Pensa che la prossima gravidanza sia il caso di eseguire una profilassi con eparina o altri anticoagulanti? Nel caso, gli anticoagulanti devo prenderli a gravidanza iniziata oppure prima, in previsione di?
La ringrazio per la cortese attenzione.
Cordiali saluti.
Giulia
[#1]
Le ipotesi sono tutte plausibili; d'altra parte saranno stati fatti gli esami genetici sul feto; riguardo il fattore mutato questo potrebbe essere in causa ma non c'è la certezza; sarà il suo ginecologo a valutare l'eventuale terapia preventiva con eparina per una prossima gravidanza; l'eparina viene data ad inizio gravidanza
Un saluto
A. Baraldi
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 3.2k visite dal 04/09/2012.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Gravidanza
Gravidanza: test, esami, calcolo delle settimane, disturbi, rischi, alimentazione, cambiamenti del corpo. Tutto quello che bisogna sapere sui mesi di gestazione.