Possibile Epatite C con contatto indiretto?
Gentili Dottori,
descrivo quanto mi è accaduto.
Mi sono recata presso lo studio del mio medico di base per mostrargli delle escoriazioni che avevo sul collo. Egli ha poi diagnosticato la presenza di funghi.
Il punto è questo: il prurito aveva fatto si che mi fossi grattata la zona in oggetto, che appariva rossa. Non so se in quel momento fosse presente sangue, perchè essendo localizzate sul collo posso osservare le lesioni solo allo specchio.
Nei giorni precedenti avevo però notato che grattandomi fuoriusciva un pochino di sangue.
Ebbene, nello studio medico ho toccato con mano la maniglia della porta.
Dopo di che, inavvertitamente, per indicare al dottore il punto da analizzare, mi sono sfiorata la zona abrasa.
Prima di me, il dottore aveva visitato altri pazienti tra cui un bambino che aveva un forte dolore in bocca, suppongo ai denti (a quanto osservato in sala d'attesa) e al quale ha praticato qualche cura importante perchè sentivo la madre intimare al bambino di aprire la bocca, ad alta voce ed il bambino piangeva e si lamentava.
Inoltre, generalmente, altri pazienti sono soliti controllarsi la glicemia dal medico e quindi toccare la porta col dito punto.
Ora, io non mi sono guardata le mani prima di sfiorarmi le lesioni cutanee sul collo.
Non so quindi con precisione se le mani fossero sporche di sangue.
So però che avevo queste lesioni cutanee, sul collo, dovute a funghi e che col prurito si erano formate escoriazioni leggermente sanguinanti.
Ovviamente non mi ero grattata nella sala d'attesa... dunque non mi ero grattata per almeno un'ora prima della visita.
La questione è: se sulla maniglia fosse stato presente del sangue, fresco, e della cui presenza non mi fossi accorta, il fatto che col dito mi sono poi sfiorata le lesioni sul collo per indicarle al medico, mi pone a rischio di aver contratto un virus quale l'epatite C ? (per il b sono vaccinata).
Al numero verde dell'Istituto superiore sanità mi hanno parlato di una via parenterale inapparente...( non ho ben capito a cosa si riferissero, e non so perchè ne abbiano parlato visto che io non so se il sangue fosse apparente o meno, perchè ad occhio non mi sono accorta se avevo sangue sul dito preso dalla maniglia, ma non ho nemmeno guardato, perchè ci ho pensato solo dopo).
Il ricercatore dell'Iss mi ha comunque detto che la probabilità di contagio è altamente improbabile e non ha consigliato il test.
Vorrei il vostro parere in merito.
E' dunque possibile che toccando la maniglia dello studio medico, potenzialmente sporca di sangue per i motivi sopracitati, e sfiorando le mie lesioni cutanee leggermente sanguinanti, dovute a prurito da funghi sul collo, io possa aver contratto il virus dell'epatite c?
Per l'epatite c, vale l'impossibilità di contagio per contatto indiretto(come per l'hiv) oppure no?
Nel mio caso (contatto maniglia potenzialmente sporca di di sangue- dito-lesioni cutanee leggermente sanguinanti), è consigliato il test per l'epatite c?
Grazie
descrivo quanto mi è accaduto.
Mi sono recata presso lo studio del mio medico di base per mostrargli delle escoriazioni che avevo sul collo. Egli ha poi diagnosticato la presenza di funghi.
Il punto è questo: il prurito aveva fatto si che mi fossi grattata la zona in oggetto, che appariva rossa. Non so se in quel momento fosse presente sangue, perchè essendo localizzate sul collo posso osservare le lesioni solo allo specchio.
Nei giorni precedenti avevo però notato che grattandomi fuoriusciva un pochino di sangue.
Ebbene, nello studio medico ho toccato con mano la maniglia della porta.
Dopo di che, inavvertitamente, per indicare al dottore il punto da analizzare, mi sono sfiorata la zona abrasa.
Prima di me, il dottore aveva visitato altri pazienti tra cui un bambino che aveva un forte dolore in bocca, suppongo ai denti (a quanto osservato in sala d'attesa) e al quale ha praticato qualche cura importante perchè sentivo la madre intimare al bambino di aprire la bocca, ad alta voce ed il bambino piangeva e si lamentava.
Inoltre, generalmente, altri pazienti sono soliti controllarsi la glicemia dal medico e quindi toccare la porta col dito punto.
Ora, io non mi sono guardata le mani prima di sfiorarmi le lesioni cutanee sul collo.
Non so quindi con precisione se le mani fossero sporche di sangue.
So però che avevo queste lesioni cutanee, sul collo, dovute a funghi e che col prurito si erano formate escoriazioni leggermente sanguinanti.
Ovviamente non mi ero grattata nella sala d'attesa... dunque non mi ero grattata per almeno un'ora prima della visita.
La questione è: se sulla maniglia fosse stato presente del sangue, fresco, e della cui presenza non mi fossi accorta, il fatto che col dito mi sono poi sfiorata le lesioni sul collo per indicarle al medico, mi pone a rischio di aver contratto un virus quale l'epatite C ? (per il b sono vaccinata).
Al numero verde dell'Istituto superiore sanità mi hanno parlato di una via parenterale inapparente...( non ho ben capito a cosa si riferissero, e non so perchè ne abbiano parlato visto che io non so se il sangue fosse apparente o meno, perchè ad occhio non mi sono accorta se avevo sangue sul dito preso dalla maniglia, ma non ho nemmeno guardato, perchè ci ho pensato solo dopo).
Il ricercatore dell'Iss mi ha comunque detto che la probabilità di contagio è altamente improbabile e non ha consigliato il test.
Vorrei il vostro parere in merito.
E' dunque possibile che toccando la maniglia dello studio medico, potenzialmente sporca di sangue per i motivi sopracitati, e sfiorando le mie lesioni cutanee leggermente sanguinanti, dovute a prurito da funghi sul collo, io possa aver contratto il virus dell'epatite c?
Per l'epatite c, vale l'impossibilità di contagio per contatto indiretto(come per l'hiv) oppure no?
Nel mio caso (contatto maniglia potenzialmente sporca di di sangue- dito-lesioni cutanee leggermente sanguinanti), è consigliato il test per l'epatite c?
Grazie
[#1]
Gentile utente,
la possibilità di contagio, secondo la sua descrizione, sono remote.
Nulla però le vieta, per sua serenità, di eseguire un test anticorpale (anti-HCV) .
Tuttavia devono passare mediamente 80 giorni (33-129 giorni) dal contagio perché si possano rilevare gli anticorpi contro il virus dell’epatite C (anti-HCV).
Saluti
la possibilità di contagio, secondo la sua descrizione, sono remote.
Nulla però le vieta, per sua serenità, di eseguire un test anticorpale (anti-HCV) .
Tuttavia devono passare mediamente 80 giorni (33-129 giorni) dal contagio perché si possano rilevare gli anticorpi contro il virus dell’epatite C (anti-HCV).
Saluti
Primario di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva - Ospedale "Mater Dei" - Bari
www.enterologia.it
www.transnasale.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 12.7k visite dal 12/08/2012.
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