Trapianto midollo osseo
Gentili medici,
mio suocero, 57 anni, ha subito un trapianto di cellule staminali ematopoietiche da un donatore appartenente al registro mondiale donatori, da sangue periferico. L'unica possibilità di sopravvivenza è stata questa, a causa dell'evoluzione di una policitemia vera, arrivata allo stadio finale in leucemia acuta.
Dopo circa 40/45 giorni dall'ingresso in camera sterile, è stato dimesso dall'ospedale e mandato a casa per poi dover effettuare controlli settimanali in ospedale. Il problema è che dopo circa due settimane a casa, è stato nuovamente ricoverato perchè la GVHD era molto acuta. In ospedale, è sempre a letto, alimentato e idratato con le flebo e gli viene somministrata la terapia farmacologica con appropriate dosi via endovena. Sebbene adesso, a distanza di due mesi dal giorno del trapianto, i valori ematici sono buoni, mio suocero continua a non avere per niente le forze per reggersi in piedi e a non avere per niente appetito. I medici dicono che si deve sforzare a mangiare e deve cercare di muoversi.
Quanto tempo occorre affinche queste reazioni dovute alla GVHD (mucosite, desquamazione cutanea, diarrea ecc) passino quasi completamente e inizi quanto meno a stare seduto in compagnia? In oltre qual è il periodo di tempo necessario per poter essere quasi completamente "fuori pericolo"?
Mi fido dei medici che lo tengono in cura, mi farebbe piacere, però, sentire altri pareri da esperti del settore, per quello che è possibile, in base ai dati che vi ho fornito.
Ringraziandovi, vi porgo cordiali saluti.
mio suocero, 57 anni, ha subito un trapianto di cellule staminali ematopoietiche da un donatore appartenente al registro mondiale donatori, da sangue periferico. L'unica possibilità di sopravvivenza è stata questa, a causa dell'evoluzione di una policitemia vera, arrivata allo stadio finale in leucemia acuta.
Dopo circa 40/45 giorni dall'ingresso in camera sterile, è stato dimesso dall'ospedale e mandato a casa per poi dover effettuare controlli settimanali in ospedale. Il problema è che dopo circa due settimane a casa, è stato nuovamente ricoverato perchè la GVHD era molto acuta. In ospedale, è sempre a letto, alimentato e idratato con le flebo e gli viene somministrata la terapia farmacologica con appropriate dosi via endovena. Sebbene adesso, a distanza di due mesi dal giorno del trapianto, i valori ematici sono buoni, mio suocero continua a non avere per niente le forze per reggersi in piedi e a non avere per niente appetito. I medici dicono che si deve sforzare a mangiare e deve cercare di muoversi.
Quanto tempo occorre affinche queste reazioni dovute alla GVHD (mucosite, desquamazione cutanea, diarrea ecc) passino quasi completamente e inizi quanto meno a stare seduto in compagnia? In oltre qual è il periodo di tempo necessario per poter essere quasi completamente "fuori pericolo"?
Mi fido dei medici che lo tengono in cura, mi farebbe piacere, però, sentire altri pareri da esperti del settore, per quello che è possibile, in base ai dati che vi ho fornito.
Ringraziandovi, vi porgo cordiali saluti.
[#1]
Fa benissimo a fidarsi dei bravissimi colleghi che stanno trattando suo suocero. Relativamente alle sue domande:
Quanto tempo occorre affinche queste reazioni dovute alla GVHD (mucosite, desquamazione cutanea, diarrea ecc) passino quasi completamente e inizi quanto meno a stare seduto in compagnia?
Dipende tanto dalla terapia instaurata; si va da qualche giorno a diveri giorni/mesi sperando che non cronicizzi.
In oltre qual è il periodo di tempo necessario per poter essere quasi completamente "fuori pericolo"?
Scolasticamente cinque anni.
Se legge i minforma sul trapianto che ho scritto credo che le possono essere d'aiuto.
Saluti
Quanto tempo occorre affinche queste reazioni dovute alla GVHD (mucosite, desquamazione cutanea, diarrea ecc) passino quasi completamente e inizi quanto meno a stare seduto in compagnia?
Dipende tanto dalla terapia instaurata; si va da qualche giorno a diveri giorni/mesi sperando che non cronicizzi.
In oltre qual è il periodo di tempo necessario per poter essere quasi completamente "fuori pericolo"?
Scolasticamente cinque anni.
Se legge i minforma sul trapianto che ho scritto credo che le possono essere d'aiuto.
Saluti
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[#2]
Utente
La ringrazio nuovamente dottore.
Proprio questa mattina, con lo stupore di tutti, è stato dimesso dall'ospedale e i medici non hanno voluto fare "profezie" in quanto non sanno prevedere come evolverà la situazione, se le suddette reazioni dovute alla graft cronicizzeranno oppure no.
Sta di fatto che è dura, non muove per niente le gambe e a casa diventa davvero difficile gestire la situazione da parte della moglie. Gli è stato consigliato un fisioterapista per cercare di recuperare un minimo trofismo muscolare tale da reggersi almeno in piedi e poter così tra l'altro anche agevolare le persone che lo accudiscono.
Speriamo bene.
Saluti
Proprio questa mattina, con lo stupore di tutti, è stato dimesso dall'ospedale e i medici non hanno voluto fare "profezie" in quanto non sanno prevedere come evolverà la situazione, se le suddette reazioni dovute alla graft cronicizzeranno oppure no.
Sta di fatto che è dura, non muove per niente le gambe e a casa diventa davvero difficile gestire la situazione da parte della moglie. Gli è stato consigliato un fisioterapista per cercare di recuperare un minimo trofismo muscolare tale da reggersi almeno in piedi e poter così tra l'altro anche agevolare le persone che lo accudiscono.
Speriamo bene.
Saluti
[#4]
Utente
Gentile dottore,
approfittando della sua cortesia, la metto al corrente della situazione ponendo anche qualche domanda.
Mio suocero in seguito a terapia endovenosa con antivirali e antibiotici a causa del citomegalovirus, ha avuto un brusco calo di tutta la situazione in generale, tanto che i bianchi sono già da un po' a 120. Ha sempre febbre a 38, tuttavia con paracetamolo si abbassa. I medici hanno detto che solo un miracolo può sbloccare la situazione e far si che il midollo ricominci a produrre. Così, non sanno dire quanto può durare. Quasi tutti i giorni fa trasfusione di piastrine.
Ora mi chiedo: E' possibile che un dosaggio eccessivo di antivirali o di altri farmaci possa aver causato questa cosa? Anche perchè prima della terapia produceva rossi e bianchi e tutto sommato i valori ematici nel complesso erano soddisfacenti. Non è che i medici pensando al citomegalovirus hanno "esagerato" causando danni ad un midollo non ancora perfettamente maturo, attecchito o che dirsi voglia?
Chiedo scusa per i miei pensieri "accusatori", ma sa, errare è umano.
Lei cosa ne pensa?
La ringrazio.
Saluti
approfittando della sua cortesia, la metto al corrente della situazione ponendo anche qualche domanda.
Mio suocero in seguito a terapia endovenosa con antivirali e antibiotici a causa del citomegalovirus, ha avuto un brusco calo di tutta la situazione in generale, tanto che i bianchi sono già da un po' a 120. Ha sempre febbre a 38, tuttavia con paracetamolo si abbassa. I medici hanno detto che solo un miracolo può sbloccare la situazione e far si che il midollo ricominci a produrre. Così, non sanno dire quanto può durare. Quasi tutti i giorni fa trasfusione di piastrine.
Ora mi chiedo: E' possibile che un dosaggio eccessivo di antivirali o di altri farmaci possa aver causato questa cosa? Anche perchè prima della terapia produceva rossi e bianchi e tutto sommato i valori ematici nel complesso erano soddisfacenti. Non è che i medici pensando al citomegalovirus hanno "esagerato" causando danni ad un midollo non ancora perfettamente maturo, attecchito o che dirsi voglia?
Chiedo scusa per i miei pensieri "accusatori", ma sa, errare è umano.
Lei cosa ne pensa?
La ringrazio.
Saluti
[#5]
Rispondo alle sue domande in maiuscolo.
E' possibile che un dosaggio eccessivo di antivirali o di altri farmaci possa aver causato questa cosa?
SI SE HA FATTO IL GANCICLOVIR; MA SPESSO E' STESSO IL VIRUS(IN PARTICOLARE IL CITOMEGALOVIRUS) PUò DETERMINARE UNA RIDOTTA PRODUZIONE MIDOLLARE.
Anche perchè prima della terapia produceva rossi e bianchi e tutto sommato i valori ematici nel complesso erano soddisfacenti. Non è che i medici pensando al citomegalovirus hanno "esagerato" causando danni ad un midollo non ancora perfettamente maturo, attecchito o che dirsi voglia?
NEL CASO DI INFEZIONE DIAGNOSTICATA DI CMV LA TERAPIA E' D'OBBLIGODI ANCHE IN CASO DI RECENTE ATTECCHIMENTO.
Chiedo scusa per i miei pensieri "accusatori", ma sa, errare è umano.
Lei cosa ne pensa?
I SUOI NON ACCUSATORI, MA GIUSTI DUBBI.
Saluti e mi tenga informato
E' possibile che un dosaggio eccessivo di antivirali o di altri farmaci possa aver causato questa cosa?
SI SE HA FATTO IL GANCICLOVIR; MA SPESSO E' STESSO IL VIRUS(IN PARTICOLARE IL CITOMEGALOVIRUS) PUò DETERMINARE UNA RIDOTTA PRODUZIONE MIDOLLARE.
Anche perchè prima della terapia produceva rossi e bianchi e tutto sommato i valori ematici nel complesso erano soddisfacenti. Non è che i medici pensando al citomegalovirus hanno "esagerato" causando danni ad un midollo non ancora perfettamente maturo, attecchito o che dirsi voglia?
NEL CASO DI INFEZIONE DIAGNOSTICATA DI CMV LA TERAPIA E' D'OBBLIGODI ANCHE IN CASO DI RECENTE ATTECCHIMENTO.
Chiedo scusa per i miei pensieri "accusatori", ma sa, errare è umano.
Lei cosa ne pensa?
I SUOI NON ACCUSATORI, MA GIUSTI DUBBI.
Saluti e mi tenga informato
[#6]
Utente
Dottore è in fin di vita. Dice cose senza senso, ha deliri ma fisicamentee ha detto il primario che non soffre e non si rende conto. Ciò nonostante i bianchi sono saliti a più di mille ma i medici non hanno dato speranze. Solo un miracolo può farlo riprendere. Lei che ne pensa? A cosa può essere dovuto il fatto che ha deliri e allucinazioni? Il cuore sta bene ma è molto abilitato. Grazie.
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 6k visite dal 04/03/2012.
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