Morbo di werlhof
Sono un ragazzo di 30, all'età di 16 (1994) mi è stato asportato un tumore benigno dall'ascella sinistra e mi è stata diagnosticata una piastrinopenia. Inizialmente i valori si aggiravano intorno alla media di 90000 per poi via via calare col passare degli anni. Mi è stato diagnosticato il morbo di Werlhof,le ultime analisi hanno segnato un valore di 14000 piastrine.Anni fa ho seguito terapie a base di cortisone ma senza risultati significativi.
Ora voglio sapere se esistono terapie per fermare il progresso di questo morbo e se visti i valori sarebbe opportuno iniziare qualche terapia.
Voglio aggiungere che io conduco una vita normale,mangio regolarmente e sono una persona abbastanza attiva. Sono alto circa 1,70 m e peso 70 kg.
La malattia non mi da alcun sintomo. Fino a qualche anno fa soffrivo di epistassi ma ormai non ho più avuto episodi di questo genere.
Non presento lividi o altre forme di sanguinamenti neanche nel resto del corpo.
Mi scuso per il linguaggio poco tecnico e invio cordiali saluti.
Ora voglio sapere se esistono terapie per fermare il progresso di questo morbo e se visti i valori sarebbe opportuno iniziare qualche terapia.
Voglio aggiungere che io conduco una vita normale,mangio regolarmente e sono una persona abbastanza attiva. Sono alto circa 1,70 m e peso 70 kg.
La malattia non mi da alcun sintomo. Fino a qualche anno fa soffrivo di epistassi ma ormai non ho più avuto episodi di questo genere.
Non presento lividi o altre forme di sanguinamenti neanche nel resto del corpo.
Mi scuso per il linguaggio poco tecnico e invio cordiali saluti.
[#1]
Gentile Utente,
nel Morbo di Werlhof si ha una distruzione di piastrine in conseguenza della presenza di anticorpi specifici. La terapia di prima scelta è quella cortisonica che porta ad una riduzione della sintesi di anticorpi antipiastrine e questa viene continuata fino a portare le piastrine a valori di circa 50.000 che sono di totale garanzia. Nel caso non ci fosse una risposta adeguata al cortisone, si può prendere in considerazione l'asportazione della milza, che rappresenta l'organo dove avviene la distruzione delle piastrine.
Questo porta , a seconda delle statistiche, ad una remissione completa nel 70-80% circa dei casi e nella restante percentuale ad una remissione parziale; però c'è da tenere in conto l'eventuale maggiore insorgenza di infezioni batteriche soprattutto di natura pneumococcica. Negli ultimi tempi poi si è introdotto in terapia il danazolo che è un androgeno attenuato, che porterebbe ad un aumento di piastrine.
Ho fatto una carrellata sulle terapie della sua malattia. Naturalmente ne parli con il suo ematologo per una valutazione diretta.
Un saluto
A. Baraldi
nel Morbo di Werlhof si ha una distruzione di piastrine in conseguenza della presenza di anticorpi specifici. La terapia di prima scelta è quella cortisonica che porta ad una riduzione della sintesi di anticorpi antipiastrine e questa viene continuata fino a portare le piastrine a valori di circa 50.000 che sono di totale garanzia. Nel caso non ci fosse una risposta adeguata al cortisone, si può prendere in considerazione l'asportazione della milza, che rappresenta l'organo dove avviene la distruzione delle piastrine.
Questo porta , a seconda delle statistiche, ad una remissione completa nel 70-80% circa dei casi e nella restante percentuale ad una remissione parziale; però c'è da tenere in conto l'eventuale maggiore insorgenza di infezioni batteriche soprattutto di natura pneumococcica. Negli ultimi tempi poi si è introdotto in terapia il danazolo che è un androgeno attenuato, che porterebbe ad un aumento di piastrine.
Ho fatto una carrellata sulle terapie della sua malattia. Naturalmente ne parli con il suo ematologo per una valutazione diretta.
Un saluto
A. Baraldi
Un saluto
A. Baraldi
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 5.9k visite dal 19/01/2008.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.