Dosaggio catene leggere kappa e lambda.

Diversi mesi fa, a seguito di un esame del sangue di routine, mi risultava una elettroforesi delle proteine con i seguenti risultati: albumina: 53,4 - alfa1: 3,0 – alfa2: 7,2 – beta: 14,7 – gamma 21,7 – proteine totali: 8,00 – rapp. A/G: 1,15. Il mio medico, anche se poco convinto, mi ventilava l’ipotesi di una sospetta gammopatia monoclonale iniziale (osservando la curva delle gammaglobuline) non refertata, però, dall’analista (che non aveva inserito alcuna nota a margine). Chiedendo lumi all’analista mi tranquillizzava dicendo di stare tranquillo in quanto la curva non era di natura monoclonale. Per tranquillità eseguivo, a distanza di sei giorni, un nuovo protidogramma e un test della immunofissazione con i seguenti risultati:
Protidogramma: albumina: 56,1 – alfa1: 2,9 - alfa2: 6,5 – beta: 14,8 – gamma: 19,7 – proteine totali: 8,10 – rapp. A/G: 1,28.
Test immunofissazione: Risultato: il test non ha evidenziato componenti monoclonali sia con antisieri IgG, IgA e IgM che con antisieri anticatene leggere kappa e lambda. Sono risultate presenti solo le normali frazioni policlonali, ben evidenti in IgG, IgA e kappa, poco evidenti in IgM e lambda.
Dosaggio immunoglobuline: IgG: 1560 mg % (v.n. 700-1600) – IgA: 309 mg % (v..n. 80-400) – IgM: 57 mg % (v.n. 20-220).
Dosaggio delle catene leggere: catene kappa: 361 mg % (v.n. 170-370) – catene lambda: 209 mg % (v.n. 90-210).
Conclusioni: il soggetto non presenta segni di gammopatia monoclonale. Aspetto immunoglobulinico normale.
Circa quattro mesi e mezzo dopo ho rifatto, per controllo, una nuova elettroforesi delle proteine con questi risultati: albumina: 57,2 – alfa1: 2,5 - alfa2: 7,6 – beta: 12,8 – gamma: 19,9 – proteine totali: 7,3 – rapp. A/G: 1,34.
Ancora oggi, però, non vivo tranquillo pensando al risultato della immunofissazione in quanto il dosaggio delle catene leggere kappa e lambda risultava solo di poco inferiore al limite massimo della norma. C’è da spaventarsi dovendo considerare quel valore un po’ altino (anche se nella norma) quasi al limite di una immaginaria “linea Maginot” dove al di sotto tutto è normale e subito oltre, invece, c’è l’allarme rosso oppure è un valore che anche se di poco più alto può essere dovuto a tanti fattori, non tutti da non dormirci la notte?
Certa di una risposta porgo cordiali saluti.
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Dr. Arduino Baraldi Medico di laboratorio, Medico igienista, Microbiologo, Ematologo 11.2k 336
Gentile Utente,

alla luce dei risultati riferiti mi sento di tranquillizzarla. Non sussistono elementi che possano fare pensare a problematiche a carico della frazione gamma. D'altra parte una eventuale produzione anomala di un qualche clone a carico della frazione gamma si evidenzierebbe già con il tracciato elettroforetico ( picco in gamma a base stretta, a meno di non trovarsi di fronte ad un mieloma non secernente ma , in tal caso, si avrebbe agammaglobulinemia ) ed ancora meglio con l'immunofissazione, che sono entrambi normali.

Un saluto

A. Baraldi

Un saluto

A. Baraldi

[#2]
Utente
Utente
Grazie per la velocissima risposta che mi risolleva con le Sue rassicurazioni. Un'ultima domanda (anche se ripetitiva): il dosaggio delle catene leggere (kappa e lambda) al limite quasi massimo del normale può avere un significato clinico tale da doversi preoccupare? Cordiali saluti.
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Dr. Arduino Baraldi Medico di laboratorio, Medico igienista, Microbiologo, Ematologo 11.2k 336
No. Il range va da un minimo ad un massimo ed entro questi valori si intende normalità.

Un saluto

A. Baraldi