Omocisteina alta
dalle analisi richiestemi dalla ginecologa è venuto fuori il valore dell'omocisteina leggermente alto (da 5.0 a 17.0 io ho 19.1), ho 21 anni, fumo una media di 10 sigarette al giorno, prendo la pillola, non faccio nessun tipo di attività fisica e non seguo una dieta molto equilibrata. per ora il mio dottore mi ha prescritto un esame ematologico che devo ancora eseguire. la mia domanda è: devo preoccuparmi? è possibile riportare i valori nella norma? questo potrebbe comportare dei problemi o delle limitazioni nella mia vita futura? le sarei molto grata se riuscisse a levarmi un pò di dubbi grazie.
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Medico di medicina generale, Medico di base, Pneumologo, Psicoterapeuta
Gent.ma Utente,
il metodo più efficace di riportare i valori di Omocisteina nella norma è quello di modificare l'igiene di vita aumentando l'attività fisica e smettendo di fumare. E' vero che ci sono delle evidenze scientifiche recenti (due anni) che ridimensionano l'importanza dell'omocisteina dimostrando che il rischio di mortalità non è omogeneamente aumentato in tutti ma si differenzia, fino a risultare quasi invariato in età avanzata (oltre i 60 anni). Nella fattispecie, le evidernze dimostrerebbero che in queste età la riduzione dell'Omocisteina non influirebbe sulla mortalità cardiovascolare, mentre questo rischio è massimo nel paziente iperomocisteinemico in età più giovane e massimo in gravidanza, dove sembrerebbe anche influire sull'abortività.
La terapia specifica sarebbe la supplementazione di Acido Folico ma la sua efficacia è limitata e di sicuro molto più limitata della correzione dello stile di vita.
Preoccuparsi è sempre inutile. Agire, invece, no.
il metodo più efficace di riportare i valori di Omocisteina nella norma è quello di modificare l'igiene di vita aumentando l'attività fisica e smettendo di fumare. E' vero che ci sono delle evidenze scientifiche recenti (due anni) che ridimensionano l'importanza dell'omocisteina dimostrando che il rischio di mortalità non è omogeneamente aumentato in tutti ma si differenzia, fino a risultare quasi invariato in età avanzata (oltre i 60 anni). Nella fattispecie, le evidernze dimostrerebbero che in queste età la riduzione dell'Omocisteina non influirebbe sulla mortalità cardiovascolare, mentre questo rischio è massimo nel paziente iperomocisteinemico in età più giovane e massimo in gravidanza, dove sembrerebbe anche influire sull'abortività.
La terapia specifica sarebbe la supplementazione di Acido Folico ma la sua efficacia è limitata e di sicuro molto più limitata della correzione dello stile di vita.
Preoccuparsi è sempre inutile. Agire, invece, no.
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 4.4k visite dal 03/05/2011.
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