Contatto sangue, quando rischio contagio?

Salve; premetto di scusarmi se magari posso risultare "eccessivo", ma scrivo questo consulto per una preoccupazione che ho in seguito a quanto mi è successo stasera: per salutare un conoscente gli ho porto la mano destra, e questi ha ricambiato il saluto, ma non è riuscito a farmi comprenedre o a segnalarmi che aveva una ferita aperta sulla mano(senza alcun cerotto) fresca, non cicatrizzata. Pertanto mi son sporcato due dita del sangue di questa persona, in particolare nella zona intorno alle mie unghie.
Per fortuna alla mano destra non ho alcuna ferita; dopo l'accaduto, sono andato a lavarmi le mani, mettendo sotto l'acqua prima quella sporca e poi lavandole entrambe col sapone; mi son accorto però di avere una pellicina tirata vicino l'unghia della mano sinistra, che, ribadisco, non è stata a contatto diretto col sangue di questo tizio, ma potrebbe esserlo stata indirettamente, quando ho lavato le mani insieme, strofinandole tra loro.
Mi scuso nuovamente se possono essere eccessive le mie preoccupazioni, ma la sensazione che ho provato quando è accaduto il fatto e quella che provo tutt'ora non è delle più piacevoli, e io non so più di tanto di questo tizio, nè tantomeno se può soffrire o no di qualsivoglia malattia infettiva.
Quindi, anche per saperne di più qualora dovessi trovarmi in situazioni simili, vorrei chiederVi fino a che punto il sangue (eventualmente infetto) di una persona può avere il potere di contagiare?; magari a contatto con l'aria o con l'acqua (mi riferisco a quando ho lavato entrambe le mani correndo il rischio di contagiare indirettamente la sinistra) l'eventuale infezione "muore" e non è + trasmissibile? se si, dopo quanto tempo più o meno?
Grazie mille per le delucidazioni.
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Dr. Arduino Baraldi Medico di laboratorio, Medico igienista, Microbiologo, Ematologo 11.2k 336
Non ha corso assolutamente nessun rischio, non si contrae in questo modo nessuna malattia

Un saluto

A. Baraldi

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Attivo dal 2010 al 2013
Ex utente
egr. dott. Baraldi, La ringrazio sentitamente per la risposta; grazie a Lei sono più rilassato adesso.
Ritornando alla carica virale contenuta nel sangue umano, mi rendo conto che ogni caso può essere specifico e/o diverso da un altro, ma Le sarei grato ancora di più se, in breve, potesse scrivere quando genericamente il sangue diventa "inerte" da un punto di vista infettivo, se "misto ad acqua" cambia qualcosa... o a contatto con l'aria per determinato tempo...
Saluti, e in bocca al lupo per i suoi pazienti.
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Dr. Arduino Baraldi Medico di laboratorio, Medico igienista, Microbiologo, Ematologo 11.2k 336
Lei mi chiede una cosa che non è possibile determinare con precisione. Posso dirle che ci sono virus che durano poco nell'ambiente esterno tipo HIV ed altri moltissimo tipo ep. B e C.
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Attivo dal 2010 al 2013
Ex utente
La ringrazio nuovamente per la risposta, compiaciuto e contento dell'esistenza di questo sito che offre la possibilità di poter comunicare con Voi medici.

Saluti.