Conta delle piastrine
Dall'esame emocromocitometrico sono risultate Plts basse pari 91000 in un intervallo di riferimento 150000-450000 (Sono uomo ed ho 59 anni).
Un successivo esame di conta delle piastrine nel plasma (eseguito
evidentemente con tecniche diverse da quelle utilizzate in un normale
emocromo) ha rivelato un numero di piastrine di 173000: mi è stato
riferito che trattasi di pseudopiastrinopenia. Tuttavia vorrei sapere
se è possibile conoscere la causa di questi eventuali aggregati
piastrinici (se tali sono), quali possono essere le conseguenze e quali altri specifici esami dovrei fare per chiarire meglio la situazione.
Grazie in anticipo della Sua consulenza
Un successivo esame di conta delle piastrine nel plasma (eseguito
evidentemente con tecniche diverse da quelle utilizzate in un normale
emocromo) ha rivelato un numero di piastrine di 173000: mi è stato
riferito che trattasi di pseudopiastrinopenia. Tuttavia vorrei sapere
se è possibile conoscere la causa di questi eventuali aggregati
piastrinici (se tali sono), quali possono essere le conseguenze e quali altri specifici esami dovrei fare per chiarire meglio la situazione.
Grazie in anticipo della Sua consulenza
[#1]
Patologo clinico, Ematologo
Gentile Sig.re,
La pseudopiastrinopenia è una situazione nella quale i metodi abituali per l'esecuzione della conta piastrinica non riescono ad enumerare il numero esatto di piastrine; questa situazione è possibile in quanto la piastrina normale non ha delle caratteristiche di volume e morfologia ben definibile (in definitiva le piastrine sono dei frammenti di una cellula che si chiama megacariocita), quindi in caso di una maggiore capacità di aggregazione, che in alcuni casi è legata anche all'esecuzione del prelievo e all'anticoagulante presente nella provetta utilizzata, il contaglobuli automatico conteggia un aggregato di più piastrine come un'unica piastrina. Il problema diagnostico si risolve eseguendo il prelievo utilizzando una provetta contenente come anticoagulante il citrato.
Riguardo alle cause della maggiore "appiccicosità" delle piastrine, queste possono essere molteplici e quasi tutte senza significato clinico. Per quanto riguarda gli esami ulteriori sarebbe utile che si rivolgesse al suo Medico di fiducia, il quale, oltre agli esami già eseguiti, attuerebbe tutte le altre modalità per escludere le possibili, ma improbabile secondo quanto Lei scrive, cause della riduzione delle piastrine.
Cordiali Saluti
La pseudopiastrinopenia è una situazione nella quale i metodi abituali per l'esecuzione della conta piastrinica non riescono ad enumerare il numero esatto di piastrine; questa situazione è possibile in quanto la piastrina normale non ha delle caratteristiche di volume e morfologia ben definibile (in definitiva le piastrine sono dei frammenti di una cellula che si chiama megacariocita), quindi in caso di una maggiore capacità di aggregazione, che in alcuni casi è legata anche all'esecuzione del prelievo e all'anticoagulante presente nella provetta utilizzata, il contaglobuli automatico conteggia un aggregato di più piastrine come un'unica piastrina. Il problema diagnostico si risolve eseguendo il prelievo utilizzando una provetta contenente come anticoagulante il citrato.
Riguardo alle cause della maggiore "appiccicosità" delle piastrine, queste possono essere molteplici e quasi tutte senza significato clinico. Per quanto riguarda gli esami ulteriori sarebbe utile che si rivolgesse al suo Medico di fiducia, il quale, oltre agli esami già eseguiti, attuerebbe tutte le altre modalità per escludere le possibili, ma improbabile secondo quanto Lei scrive, cause della riduzione delle piastrine.
Cordiali Saluti
[#2]
Per pseudopiastrinopenia s'intende una situazione in cui i metodi standard per la determinazione della conta piastrinica non riescono ad enumerare il numero esatto di piastrine; (la piastrina normale non ha delle caratteristiche di volume e morfologia ben definibile, quindi in caso di una maggiore capacità di aggregazione, il contaglobuli automatico conteggia un aggregato di più piastrine come un'unica piastrina). Per risolvere il problema viene modificato l'anticoagulante presente nella provetta, non più EDTA o analoghi, ma il CITRATO.
Comunque la diagnosi deve essere sempre eseguita da uno specialista poichè le cause di questa fenomeno possono essere molteplici.
Comunque la diagnosi deve essere sempre eseguita da uno specialista poichè le cause di questa fenomeno possono essere molteplici.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 26.2k visite dal 13/06/2007.
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