Un linfonodo si è nuovamente ingrossato
Buongiorno, le scrivo perché mio padre è affetto da linfoma follicolare non hodgkin. Ha effettuato una prima cura tramite chemioterapia e il tumore è scomparso. Chemioterapia che fisicamente non ha subito molto, solo indebolimento e perdita dei capelli. Al termine della chemioterapia ha effettuato una terapia di mantenimento. Purtroppo un linfonodo si è nuovamente ingrossato e quindi dovremo essere di fronte ad una recidiva, che mi hanno detto essere frequente in questo tipo di linfoma, anche se non penso sia così frequente a qualche mese dalla fine della chemio. Il dottore che lo segue ci ha indicato due possibili strade: autotrapianto o chemioterapia aumentando le dosi. Lui ci ha consigliato una breve chemio seguita dall'autotrapianto perché ha paura che effettuando un'altra chemio si rischi un'altra recidiva con conseguente danneggiamento del midollo e quindi con l'impossibilità di effettuare l'autotrapianto. È d'accordo con questa tesi? Naturalmente le faccio questa domanda non perché non mi fidi del medico, ma vorrei semplicemente valutare altre ipotesi, considerazioni e conoscere i rischi a cui va incontro mio padre con una nuova chemioterapia e con l'autotrapianto. Immagino che sulle possibilità di riuscita non mi possa rispondere essendo ogni caso diverso e dovendo vedere il suo organismo come risponde alle cure. La ringrazio infinitamente
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Così a distanza posso soltanto dire che l'autotrapianto è una delle opzioni terapeutiche e sostanzialmente sono d'accordo con i colllega. Sulla possibilità di riuscita non ci si può pronunciare
Un saluto
A. Baraldi
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 3.4k visite dal 08/04/2010.
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