Leucemia linfoblastica acuta
Gentili Dottori,
Chiedo aiuto a voi,circa la situazione di mia sorella(nata nel 1973) affetta da Leucemia Linfoblastica Acuta dall'Agosto 2007.Malattia che tramite chemioterapia e radioterapia è andata in completa remissione; Così nel gennaio 2009 ha inizato la cosìdetta terapia di mantenimento,o meglio terapia che avrebbe dovuto iniziare,perchè poco tempo fa sono venuto a conoscenza del fatto che lei la cura di mantenimento di sua spontanea volontà non l'ha mai effettuata,perchè sostiene di esser completamente guarita(e perchè i medicinali le abbasavano troppo i valori del sangue e ciò non gli permetteva di fare una vita sociale normale).Dei nomi dei farmaci purtroppo non ne sono a conoscenza,so che sono delle pastiglie per os(che non assume)delle iniezioni settimanali(che invece effettua anche se a dosaggio dimezzato)e una lombare che effettua perchè eseguita mensilmente dal personale del reparto di ematologia che la segue(policlinico gemelli di roma).Ovviamente al reparto non sono a conoscenza che lei non sta effettuando la terapia.Settimanalmente effettua delle analisi del sangue(emocromo ecc)in un laboratorio di analisi del mio paese per controllare la situazione e le invia i risultati al reparto di ematologia del policlinico gemelli.I risultati sono per ora tutti nella norma.Ho provato a parlare con lei,dicendole che sta sbagliando,ma è ferma nelle sue posizioni,le ho suggerito almeno di comunicarlo ai dottori che la seguono,così essi anche se mia sorella non effettua la terapia,possono seguirla con dati più attendibili,ma non vuole.in pratica sta mentendo ai dottori,che si basano sul fatto che lei sta attuando la terapia. Il consiglio che vi chiedo,è cos'è la cosa più giusta che io possa fare?andare a comunicarlo ai medici?mi sento in dovere di far qualcosa,di aiutarla,sta sbagliando,ma non so cosa fare.Cosa rischia?quant'è più probabile una ricaduta?(posso far leggere anche a lei la vostra risposta,sperando che l'aiuti a riflettere).Mi scuso se non sono in grado di darvi notizie più dettagliate(come portarvi a conoscenza dei farmaci che dovrebbe assumere)capisco così se la vostra risposta sarà solo in via generale.per completeza d'informazione vi comunico che mia sorella è stata affetta anche da tumore della mammella nel 2002.
vi ringrazio per l'attenzione e mi complimento per l'ottimo servizo svolto
Chiedo aiuto a voi,circa la situazione di mia sorella(nata nel 1973) affetta da Leucemia Linfoblastica Acuta dall'Agosto 2007.Malattia che tramite chemioterapia e radioterapia è andata in completa remissione; Così nel gennaio 2009 ha inizato la cosìdetta terapia di mantenimento,o meglio terapia che avrebbe dovuto iniziare,perchè poco tempo fa sono venuto a conoscenza del fatto che lei la cura di mantenimento di sua spontanea volontà non l'ha mai effettuata,perchè sostiene di esser completamente guarita(e perchè i medicinali le abbasavano troppo i valori del sangue e ciò non gli permetteva di fare una vita sociale normale).Dei nomi dei farmaci purtroppo non ne sono a conoscenza,so che sono delle pastiglie per os(che non assume)delle iniezioni settimanali(che invece effettua anche se a dosaggio dimezzato)e una lombare che effettua perchè eseguita mensilmente dal personale del reparto di ematologia che la segue(policlinico gemelli di roma).Ovviamente al reparto non sono a conoscenza che lei non sta effettuando la terapia.Settimanalmente effettua delle analisi del sangue(emocromo ecc)in un laboratorio di analisi del mio paese per controllare la situazione e le invia i risultati al reparto di ematologia del policlinico gemelli.I risultati sono per ora tutti nella norma.Ho provato a parlare con lei,dicendole che sta sbagliando,ma è ferma nelle sue posizioni,le ho suggerito almeno di comunicarlo ai dottori che la seguono,così essi anche se mia sorella non effettua la terapia,possono seguirla con dati più attendibili,ma non vuole.in pratica sta mentendo ai dottori,che si basano sul fatto che lei sta attuando la terapia. Il consiglio che vi chiedo,è cos'è la cosa più giusta che io possa fare?andare a comunicarlo ai medici?mi sento in dovere di far qualcosa,di aiutarla,sta sbagliando,ma non so cosa fare.Cosa rischia?quant'è più probabile una ricaduta?(posso far leggere anche a lei la vostra risposta,sperando che l'aiuti a riflettere).Mi scuso se non sono in grado di darvi notizie più dettagliate(come portarvi a conoscenza dei farmaci che dovrebbe assumere)capisco così se la vostra risposta sarà solo in via generale.per completeza d'informazione vi comunico che mia sorella è stata affetta anche da tumore della mammella nel 2002.
vi ringrazio per l'attenzione e mi complimento per l'ottimo servizo svolto
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E' sbagliatissimo che sua sorella non segua le indicazioni del reparto di ematologia . La cura di mantenimento è fondamentale e deve essere fatta, per di più, sua sorella ha ottenuto ottimi risultati con una remissione completa. In conclusione sua sorella deve comunicare ai medici che la seguono tutto questo, perchè stà pesantemente sbagliando.
Un saluto
A. Baraldi
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 4.8k visite dal 26/02/2010.
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