Malattia di waldenstrom
Salve,
mia madre di 63 anni è affetta da malattia di waldenstrom. Ha effettuato una cura chemioterapiche e con cortisone, ora però è stata interrota! A distanza di due anni dall'interruzione della cura le analisi riportano i seguenti valori:
Ves= 42mm/h
Gamma GT= 100 U/L
igM= 620 mg/dL
e come commento al tracciato elettroforetico: componente monoclonale in zona gamma (8.3%).
Sono dei valori valori preoccupanti? dato gli alti valori di Gamma GT e igM?
è normale che a distanza di due anni dall'interruzione della terapia ci siano ancora questi valori?
Ringrazio anticipatamente per la vostra attenzione.
Distinti saluti.
mia madre di 63 anni è affetta da malattia di waldenstrom. Ha effettuato una cura chemioterapiche e con cortisone, ora però è stata interrota! A distanza di due anni dall'interruzione della cura le analisi riportano i seguenti valori:
Ves= 42mm/h
Gamma GT= 100 U/L
igM= 620 mg/dL
e come commento al tracciato elettroforetico: componente monoclonale in zona gamma (8.3%).
Sono dei valori valori preoccupanti? dato gli alti valori di Gamma GT e igM?
è normale che a distanza di due anni dall'interruzione della terapia ci siano ancora questi valori?
Ringrazio anticipatamente per la vostra attenzione.
Distinti saluti.
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Che le Ig M siano aumentate nel Waldenstrom è "normale" perchè è la caratteristica della malattia ( monoclonalità che interessa la frazione Ig M ) , così come l'aumento della VES e può anche sussistere aumento degli altri indici epatici. Bisogna vedere quale era la situazione analisi prima del trattamento chemioterapico.
Un saluto
A. Baraldi
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 3.6k visite dal 28/11/2009.
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