Obesità
Buongiorno, scrivo per un problema di obesità grave riguardante mio marito. Non troviamo nessuno che sia in grado di prendersi cura "seriamente" di questo suo patologia che lo affligge da tempo. Finora abbiamo notato una certa superficialità, e dico così dal momento che ha avuto anche un infarto. Gli viene detto banalmente "deve dimagrire", oppure gli viene prescritta una dieta che gli permette di perdere circa 10kg per poi riprenderli dopo poco con gli interessi. Oltremodo ho visto anche un certo modo di umiliante derisione da parte di alcuni medici, dietisti, dietologi etc. La situazione lo avvilisce e naturalmente, di conseguenza, anche io non so più dove sbattere la testa. Il suo peso attuale è di 110kg per 1,60mt. Ha 45 anni. Indubbiamente è un obeso grave. Abbiamo girato abbastanza, ma ciò che si è alleggerito è stato solo il portafoglio. Posso sinceramente affermare che non mangia pochissimo ma neanche così tanto da motivare un simile peso. Sono preoccupata veramente e non so più cosa fare. Ultimamente gli è stato consigliato un intervento chirurgico per inserire un palloncino ma siamo piuttosto scettici dal momento che conosciamo una persona che, dopo aver subito anni fa un bendaggio gastrico, pesa ad oggi più di 125kg (donna). Chi ci può consigliare dove o a chi rivolgerci nella nostra zona? La nostra residenza è tra Mantova, Cremona, Parma, Reggio Emilia ed adiacenze. Ed aggiungo, scusate la sincerità, non abbiamo molte disponibilità economiche. Vi ringrazio anticipatamente.
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Gentile utente,
Gli interventi chirurgici per la risoluzione dell'obesità non si limitano a quello propostovi.
Le terapie a base di farmaci per il controllo dell'appetito ad oggi non danno risultati affidabili, poiché i chili di perdita sono "alcuni" e dimagrimenti superiori, di decine di chili, ottenute con regimi dietetici sono spesso seguiti da una graduale ripresa del peso.
Se la diagnosi è quella di obesità non legata ad altra alterazione che la giustifichi se non all'eccessivo apporto alimentare, gli interventi (ad esempio quelli di bypass gastrico) inducono normalizzazione del peso senza che la persona debba sostanzialmente modificare il proprio regime alimentare, mentre altri (come il "palloncino") dipendono nei risultati anche dal contributo di un modificato "stile alimentare", cosa che a mio parere non si può chiedere ad un soggetto obeso.
Io personalmente ho avuto casi trattati chirurgicamente presso la Multimedica vicino Milano e la casa di cura Leonardo in provincia di Firenze.
Comunque attenda un altro po' se dovesse risponderle anche qualche collega endocrinologo.
Gli interventi chirurgici per la risoluzione dell'obesità non si limitano a quello propostovi.
Le terapie a base di farmaci per il controllo dell'appetito ad oggi non danno risultati affidabili, poiché i chili di perdita sono "alcuni" e dimagrimenti superiori, di decine di chili, ottenute con regimi dietetici sono spesso seguiti da una graduale ripresa del peso.
Se la diagnosi è quella di obesità non legata ad altra alterazione che la giustifichi se non all'eccessivo apporto alimentare, gli interventi (ad esempio quelli di bypass gastrico) inducono normalizzazione del peso senza che la persona debba sostanzialmente modificare il proprio regime alimentare, mentre altri (come il "palloncino") dipendono nei risultati anche dal contributo di un modificato "stile alimentare", cosa che a mio parere non si può chiedere ad un soggetto obeso.
Io personalmente ho avuto casi trattati chirurgicamente presso la Multimedica vicino Milano e la casa di cura Leonardo in provincia di Firenze.
Comunque attenda un altro po' se dovesse risponderle anche qualche collega endocrinologo.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#2]
Ex utente
Egr. Dottor Pacini,
innanzitutto grazie per il Suo cortese interessamento al problema. Vede, finora, a mio modesto parere, non sono state fatte indagini tali da motivare un intervento chirurgico. Indubbiamente il rischio che corre quotidinamente mio marito non è da sottovalutare, anzi..ma è che nessuno pare prenda in considerazione una valutazione approfondita. Mi spiego meglio. Ogniqualvolta si sottopone ad una visita gli vengono richiesti, ad esempio, i soliti esami del sangue di routine. Ma sono stata io ad insistere per controllare anche la tiroide (che peraltro pare funzioni a dovere). Assumendo farmaci protettori quali antiipertensivi, cardioaspirina e anticolesterolemia, i valori dei sopracitati esami rientrano nei limiti ma ciò non significa che il problema non sussista. Spesso infatti, sia che si mangi secondo l'ultima dieta prescrittagli (esempio di pranzo: 80gr. pasta, 150 gr. petto pollo e verdura, 1 frutto - esempio di cena: 30 gr. minestrina, 150 gr. pesce, verdura, 50gr.pane,1 frutto o yogurt) lui lamenta molto gonfiore a livello addominale. Posso confermare che è anche visibile un incremento sia dello stomaco che dell'addome. Ora, riferendo anche questo problema ai medici ai quali finora si è rivolto, mi pare strano nessuno tenti di approfondire appunto la ricerca di questo suo stato, magari ricercando delle intolleranze oppure tramite ecografie..ma io sono molto ignorante in materia. Solo che sono preoccupata e non poco. Tengo comunque presente i Suoi suggerimenti c/o Multimedica (esattamente dove si trova? Ho vissuto per 22 anni a Milano zona Loreto), ed idem per la Casa di Cura Leonardo. Se decidessimo di intraprendere questa soluzione sarà mia premura ricontattarLa. Cordialemente. Elena.
innanzitutto grazie per il Suo cortese interessamento al problema. Vede, finora, a mio modesto parere, non sono state fatte indagini tali da motivare un intervento chirurgico. Indubbiamente il rischio che corre quotidinamente mio marito non è da sottovalutare, anzi..ma è che nessuno pare prenda in considerazione una valutazione approfondita. Mi spiego meglio. Ogniqualvolta si sottopone ad una visita gli vengono richiesti, ad esempio, i soliti esami del sangue di routine. Ma sono stata io ad insistere per controllare anche la tiroide (che peraltro pare funzioni a dovere). Assumendo farmaci protettori quali antiipertensivi, cardioaspirina e anticolesterolemia, i valori dei sopracitati esami rientrano nei limiti ma ciò non significa che il problema non sussista. Spesso infatti, sia che si mangi secondo l'ultima dieta prescrittagli (esempio di pranzo: 80gr. pasta, 150 gr. petto pollo e verdura, 1 frutto - esempio di cena: 30 gr. minestrina, 150 gr. pesce, verdura, 50gr.pane,1 frutto o yogurt) lui lamenta molto gonfiore a livello addominale. Posso confermare che è anche visibile un incremento sia dello stomaco che dell'addome. Ora, riferendo anche questo problema ai medici ai quali finora si è rivolto, mi pare strano nessuno tenti di approfondire appunto la ricerca di questo suo stato, magari ricercando delle intolleranze oppure tramite ecografie..ma io sono molto ignorante in materia. Solo che sono preoccupata e non poco. Tengo comunque presente i Suoi suggerimenti c/o Multimedica (esattamente dove si trova? Ho vissuto per 22 anni a Milano zona Loreto), ed idem per la Casa di Cura Leonardo. Se decidessimo di intraprendere questa soluzione sarà mia premura ricontattarLa. Cordialemente. Elena.
[#3]
Gentile utente,
Il problema è che la terapia mediante dieta nell'obesità riesce a ridurre temporaneamente il rischio medico, ma il problema è che i risultati non sono stabili.
Quindi la tortura delle diete in chi ha evidentemente problemi di iperalimentazione è destituita di fondamento se lo scopo è quello di controllare stabilmente il peso mantenendolo entro i limiti della norma. Perdere peso è possibile con mille metodi, e alcuni sono più facili di altri, alcuni più "dolci" ma non è questo il punto, quanto il garantire un effetto stabile. Neanche i tanto sbandierati farmaci antiobesità garantiscono risultati a lungo termine soddisfacenti. L'ultimo di questi prodotti, peraltro ritirato, da foglietto garantiva una media di qualche chilo nell'arco di mesi di trattamento.
Il trattamento chirurgico ha invece dei buoni dati a medio termine e non comporta la pretesa che il sintomo di base si modifichi. E' indicata nelle obesità "primarie", cioè senza causa diversa dall'iperalimentazione cronica.
La Multimedica è in zona S.Donato /S.Giuliano credo.
Il problema è che la terapia mediante dieta nell'obesità riesce a ridurre temporaneamente il rischio medico, ma il problema è che i risultati non sono stabili.
Quindi la tortura delle diete in chi ha evidentemente problemi di iperalimentazione è destituita di fondamento se lo scopo è quello di controllare stabilmente il peso mantenendolo entro i limiti della norma. Perdere peso è possibile con mille metodi, e alcuni sono più facili di altri, alcuni più "dolci" ma non è questo il punto, quanto il garantire un effetto stabile. Neanche i tanto sbandierati farmaci antiobesità garantiscono risultati a lungo termine soddisfacenti. L'ultimo di questi prodotti, peraltro ritirato, da foglietto garantiva una media di qualche chilo nell'arco di mesi di trattamento.
Il trattamento chirurgico ha invece dei buoni dati a medio termine e non comporta la pretesa che il sintomo di base si modifichi. E' indicata nelle obesità "primarie", cioè senza causa diversa dall'iperalimentazione cronica.
La Multimedica è in zona S.Donato /S.Giuliano credo.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 3.7k visite dal 21/05/2009.
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