Ipoglicemia

Salve,
da un anno che ho frequenti ipoglicemie (minimo una al giorno). All'inizio ho sottovalutato la cosa anche se spesso non ero neanche in grado di stare in piedi. Io considero ipoglicemie valori al di sotto di 55 e solo in quei casi intervengo mangiando qualcosa, anche se pur mangiando cibi con zuccheri semplici o complessi, difficilmente raggiunge valori intorno ai 70, ma sono avvenuti casi che ha superato i 200. Premetto che misuro raramente la glicemia anche quando mi ritrovo che sto male, perché credo che basta mangiare una cosa e poi passa. Ho fatto la curva glicemica da carico e la glicemia anziché alzare scende di più. A dicembre l'endocrinologo mi ha consigliato un ricovero e lì mi hanno detto che ho un'ipoglicemia reattiva e nel momento delle ipoglicemie pure se non mangio non accade nulla perché il valore di regolarizza da solo.
Oggi mi mi girava molto la testa e misurando la glicemia avevo come valore 52, ma non mi sono preoccupata più di tanto visto che è già da un anno che sto così e non ho mangiato perché avevo dimenticato di portarmi a presso del cibo pensando anche da ciò che mi dissero i medici. Dopo pochissimo tempo non ero in grado di parlare, avevo perso le forze, sentivo freddo ed altri sintomi. Ho cercato con fatica di misurare la glicemia e stava a 40 e continuava a scendere. Sono riuscita a mangiare e bere qualcosa e dopo un po' è risalita (il valore era 190). Adesso pure se sono passate più di due ore da quando ho avuto questa crisi ipoglicemica, la glicemia sta a 218.
Con questa premessa vorrei chiedervi com'è possibile tutto questo. Non sto capendo nulla. Se basta mangiare per stare meglio o no visto che pure dopo un pasto abbondante la glicemia è sui 70 (spesso, ma non sempre, come in questo caso). Poi come mai i medici mi hanno detto che durante le ipoglicemie posso pure non mangiare tanto si regolarizzano da sole.
Vi do alcuni dati che possono esservi utili: ho 25 anni, da più di 5 anni soffro di ipotiroidismo e i valori spesso non sono buoni e quindi devo sempre cambiare cura, ho un elevato deficit di lattasi e la dieta priva di lattosio non la seguo sempre con attenzione, mia madre e mia nonna paterna soffre di diabete di di tipo II.
Vi ringrazio per le risposte e mi scuso per il disturbo.
[#1]
Dr. Francesco Diana Radiologo, Neuroradiologo 87 3
Salve,
il quadro clinico da lei descritto è sicuramente associato all'ipotiroidismo. Una delle principali manifestazioni associate ad ipotiroidismo è l'ipoglicemia reattiva.
La prima cosa da fare è trattare al meglio la patologia tiroidea. Solo dopo aver normalizzato i valori tiroidei si può considerare una gestione ottimale dei valori glicemici.
Cordiali saluti.

Francesco Diana, M.D.
Neuroradiologo Interventista,
A.O.U. San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona,
Università di Salerno
Salerno, Italia

[#2]
Utente
Utente
La ringrazio per la risposta.
Per adesso i valori della tiroide stanno bene:

FT3 3,99 (valori normali 1,5-4,0)
FT4 1,2 (1,7-1,7)
TSH 1,39 (0,25-4,5)

Comunque a fine giugno devo fare per controllo l'ecografia alla tiroide.

Sto tenendo un diario dove scrivo i valori glicemici e sto notando che sono completamente cambiati. Se prima erano frequenti le ipoglicemie ora sono di più le iperglicemie (190, 218, 160, 119). Non misuravo la glicemia da tempo e ora sto notando che sta cambiando tutto e anziché avere dopo i pasti delle ipoglicemie a volte significative, ora sono frequenti, anche dopo molte ore dai pasti, le iperglicemie.
I medici mi dissero che avrei sviluppato il diabete, ma pensavo chissà fra quanti anni.
[#3]
Dr. Francesco Diana Radiologo, Neuroradiologo 87 3
In tal caso, se i valori sono sistematicamente elevati, è opportuno un trattamento farmacologico.
Si rivolga allo specialista endocrinologo, o anche al suo medico curante per stabilire una terapia ottimale.
Cordialità.
[#4]
Utente
Utente
La ringrazio per le risposte.
Diabete

Il diabete (o diabete mellito) è una malattia cronica dovuta a un eccesso di glucosio nel sangue e carenza di insulina: tipologie, fattori di rischio, cura e prevenzione.

Leggi tutto