Diabete che sballa
Vorrei chiedere un parere, mia mamma 68 anni, diabetica di tipo 2 da circa 6/7 anni....
Fin dall'inizio prendeva le pillole, ma da gennaio dopo un ricovero per pericardite, dopo un forte rialzo glicemico, parlo anche di 400 fa l'insulina, prima mattina 10 apidra, pranzo 14 apidra, cena 14 apidra e alla sera intorno alle 22:00 altre 18/20 di lantus. In queste settimane ha avuto molti casi di abbassamento di glicemia, anche a 53, tanto che al non sentirsi bene, io prontamente gli ho dato subito degli zuccheri.... Io credo che la sua pericardite stia guarendo e con questo credo che l'infezione sia quai scomparsa! Credo! Perché i valori glicemici non sono più altissimi, ad esempio prima a pranzo ha misurato ed era 106 quindi non gli ho somministrato 14 di apidra, beni solo 10, per non incorrere dinuovo in un abbassamento.... Fatto bene o male? La mattina poi e quasi sempre intono ai 200, come devo comportarmi? La sera devo fargli lantus più tardi delle 22, al fine che possa mantenere la glicemia più bassa l mattino? È quano prima di pranzo devo abbassare le dosi? Non so come fare! Due mesi fa la diabetologa non è stata molto chiara , ani del tutto frettolosa, ora i primi di giugno dovrà riandare, ma vorrei chiedere un parere a voi sul come muovermi, mica può misurar si di continuo? Questi abbassamenti e poi questi rialzi al mattino sono pericolosi? Oppure deve riprendere le pillole? Grazie mille e vi prego gentilmente di spiegarmi con grossa calma e semplicità! Grazie infinite
Fin dall'inizio prendeva le pillole, ma da gennaio dopo un ricovero per pericardite, dopo un forte rialzo glicemico, parlo anche di 400 fa l'insulina, prima mattina 10 apidra, pranzo 14 apidra, cena 14 apidra e alla sera intorno alle 22:00 altre 18/20 di lantus. In queste settimane ha avuto molti casi di abbassamento di glicemia, anche a 53, tanto che al non sentirsi bene, io prontamente gli ho dato subito degli zuccheri.... Io credo che la sua pericardite stia guarendo e con questo credo che l'infezione sia quai scomparsa! Credo! Perché i valori glicemici non sono più altissimi, ad esempio prima a pranzo ha misurato ed era 106 quindi non gli ho somministrato 14 di apidra, beni solo 10, per non incorrere dinuovo in un abbassamento.... Fatto bene o male? La mattina poi e quasi sempre intono ai 200, come devo comportarmi? La sera devo fargli lantus più tardi delle 22, al fine che possa mantenere la glicemia più bassa l mattino? È quano prima di pranzo devo abbassare le dosi? Non so come fare! Due mesi fa la diabetologa non è stata molto chiara , ani del tutto frettolosa, ora i primi di giugno dovrà riandare, ma vorrei chiedere un parere a voi sul come muovermi, mica può misurar si di continuo? Questi abbassamenti e poi questi rialzi al mattino sono pericolosi? Oppure deve riprendere le pillole? Grazie mille e vi prego gentilmente di spiegarmi con grossa calma e semplicità! Grazie infinite
[#1]
Gent. utente,
comprendo la Sua preoccupazione per l'andamento altalenante della signora.
In attesa che possa incontrare la diabetologa farebbe bene a:
- aumentare a 23 U il dosaggio serale dell'insulina ad azione lenta;
- monitorare i valori glicemici prima di ogni somministrazione durante la giornata in modo da poter regolare le unità da somministrare prima dei pasti principali;
- regolarizzare attentamente la giornata alimentare e la ripartizione calorica che, col tempo, potrà permettere una normalizzazione dei valori precedenti alla patologia cardiaca.
Cordiali saluti.
comprendo la Sua preoccupazione per l'andamento altalenante della signora.
In attesa che possa incontrare la diabetologa farebbe bene a:
- aumentare a 23 U il dosaggio serale dell'insulina ad azione lenta;
- monitorare i valori glicemici prima di ogni somministrazione durante la giornata in modo da poter regolare le unità da somministrare prima dei pasti principali;
- regolarizzare attentamente la giornata alimentare e la ripartizione calorica che, col tempo, potrà permettere una normalizzazione dei valori precedenti alla patologia cardiaca.
Cordiali saluti.
Dott. Serafino Pietro Marcolongo
Dietologia - Medicina Estetica
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[#2]
Utente
Grazie mille gentile dottore, speriamo che si possa dinuovo ristabilire questa situazione, il problema e che non so, non essendo medico, di come comportarmi, nel senso se la glicemia e sui 120 prima di pranzo quante u devo fare? Se è 200 quante ne devo fare? Come mi regolo? Dovrebbe esserci una tabella al quale regolarmi... Perché se ha la glicemia a 100 supponiamo e gli somministro 12/14 u lei si sente male! Non so come fare, la visita e' il 4 giugno.. Devo preuccuparmi? Quindi aumento la dose di quella serale, al fine la mattina non sia dinuovo sui 170/180/200, non potrebbe avere un calo di notte mentre dorme? Mi scusi per le troppe domande...
[#3]
Gent. utente,
l’iperglicemia non è pericolosa al momento ma è estremamente dannosa a lungo termine...al contrario dell'ipoglicemia!
Quindi, non si allarmi più di tanto se i valori risultano essere un tantino elevati.
Questo è uno dei motivi per i quali è consigliabile mantenere un regime dietetico vario e nello stesso tempo costante dal punto di vista energetico e glucidico.
Le variazioni di unità d'insulina da somministrare possono essere adattate di volta in volta se si conosce la "sensibilità insulinica" o "fattore di correzione" della signora. Infatti, tale valore è individuale ed è condizionato da diversi fattori, per cui viene periodicamente ricalcolato ed aggiornato dallo specialista che segue il paziente.
Visto che l'incontro col Diabetologo è ormai imminente, fino a quel momento potrà mantenere il dosaggio mediamente invariato o farsi consigliare in diretta dal Medico Curante.
Buon pomeriggio.
l’iperglicemia non è pericolosa al momento ma è estremamente dannosa a lungo termine...al contrario dell'ipoglicemia!
Quindi, non si allarmi più di tanto se i valori risultano essere un tantino elevati.
Questo è uno dei motivi per i quali è consigliabile mantenere un regime dietetico vario e nello stesso tempo costante dal punto di vista energetico e glucidico.
Le variazioni di unità d'insulina da somministrare possono essere adattate di volta in volta se si conosce la "sensibilità insulinica" o "fattore di correzione" della signora. Infatti, tale valore è individuale ed è condizionato da diversi fattori, per cui viene periodicamente ricalcolato ed aggiornato dallo specialista che segue il paziente.
Visto che l'incontro col Diabetologo è ormai imminente, fino a quel momento potrà mantenere il dosaggio mediamente invariato o farsi consigliare in diretta dal Medico Curante.
Buon pomeriggio.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 5.3k visite dal 24/05/2013.
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Approfondimento su Diabete
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