Glicemia bassa post prandiale.

Salve,
chiedo un vostro consulto perchè circa 1 anno fa a causa di vari disturbi a digiuno o a circa 3 ore dai pasti- che ho da sempre e che ha anche mio padre-, quali vista sfocata, giramenti di testa, senso di debolezza e sonnolenza, in alcuni casi addirittura tremori alle gambe e tachicardia, mi è stato consigliato da una specialista di fare un controllo della glicemia e insulina i cui risultati sono stati:
Basale: 84 mg/% 13 mU/l
dopo 60': 67 25
dopo 120': 100 32
Per la dottoressa tali valori non erano attendibili in quanto i valori dell'insulina risultavano non essere complementari con quelli della glicemia. Per questo motivo, dopo 20 gg, su sua richiesta, ho ripetuto l'esame, ma con cadenze differenti:
Basale: 85 mg/dl 7,0 mU/l
dopo 30': 112 42,4
dopo 60': 96 9,5
A distanza di 10 mesi, ho ripetuto il primo esame in un laboratorio differente ed i risultati sono stati:
Basale: 87 mg/dl 9,70 mU/l
dopo 60': 65 13,9
dopo 120': 77 18,7
In tutti i casi non è stato utilizzato glucosio, bensì ho fatto un'abbondante colazione così come mi era stato consigliato dall'endocrinologa presso cui ero in cura.
La mia domanda è come mai la mia glicemia dopo colazione risulta più bassa che a digiuno, mentre l'insulina non sembra avere picchi particolari. Inoltre se i risultati ottenuti con il primo test erano stati ritenuti errati dalla dottoressa, come possono essersi ripetuti adesso a distanza di quasi 1 anno e perdipiù in un diverso laboratorio? Grazie a chi vorrà rispondermi, darmi qualche chiarimento e suggerirmi quale strada seguire.
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Dr.ssa Agnesina Pozzi Pediatra, Perfezionato in medicine non convenzionali 2.5k 74
Gentile Signora
non ci si può fermare sui valori dell'insulina e della glicemia diversi nei vari prelievi perché molteplici sono i fattori che ne determinano oscillazioni, addirittura se l'ago va più o meno profondamente in vena. Indubbiamente, vista anche la famigliarità del fenomeno, lei è affetta da una sindrome ipoglicemica e suppongo di tipo funzionale perché si manifesta prevalentemente dopo i pasti.

Andrebbero però fatti studi con un ricovero, con prelievi ogni 3-4 ore per 72 ore, associando anche esercizio fisico e dosaggio di altre sostanza come ad esempio il peptide C. Potrebbero anche esserci disordini genetici nella sintesi di insulina che quindi non è coerente con l'andamento della glicemia ed altre patologie da indagare che possono simulare un'ipoglicemia.

Data la giovane età consiglierei un ricovero in ambito specialistico; a Roma certo non avrà problema a trovare centri eccellenti, compreso il Gemelli.

Cordiali saluti
Dott.Agnesina Pozzi

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Utente
Utente
Buongiorno dottoressa, prima di tutto grazie per la risposta. La specialista che mi ha seguito in questo anno esercita proprio nell'ospedale da lei indicatomi, ma mi era stato consigliata anche l'Unità Operativa Diabetologia e Malattie del Ricambio IRCCS INRCA sita in Via Cassia. Cosa ne pensa?
La mia preoccupazione principale riguardo questa mia situazione è capire solo se possa rappresentare l'anticamera di un diabete.
Grazie per l'attenzione e per l'eventuale ulteriore risposta che vorrà fornirmi!
[#3]
Utente
Utente
Buongiorno dottoressa, prima di tutto grazie per la risposta. La specialista che mi ha seguito in questo anno esercita proprio nell'ospedale da lei indicatomi, ma mi era stato consigliata anche l'Unità Operativa Diabetologia e Malattie del Ricambio IRCCS INRCA sita in Via Cassia. Cosa ne pensa?
La mia preoccupazione principale riguardo questa mia situazione è capire solo se possa rappresentare l'anticamera di un diabete.
Grazie per l'attenzione e per l'eventuale ulteriore risposta che vorrà fornirmi!
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Dr.ssa Agnesina Pozzi Pediatra, Perfezionato in medicine non convenzionali 2.5k 74
Non conosco il Centro che lei indica sulla Cassia, ma se gliel'hanno indicato dal Gemelli..
mi fiderei. Vuol dire che è un centro specifico di studi sul metabolismo che loro ritengono affidabile. Per il diabete...non si fasci la testa prima di essersela rotta!
In bocca al lupo e auguri di cuore.
PS stia serena perché lo stress squilibra la glicemia!

Cordiali saluti
Dott.Agnesina Pozzi
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Utente
Utente
Grazie! Sono tranquillissima ;) E' il medico che mi ha fatto le ultime analisi che mi ha parlato di rischio diabete e mi ha detto di limitare il più possibile gli zuccheri, ma io sinceramente non riesco! In alcuni casi ne ho proprio bisogno e un bicchiere di coca cola mi fa rinascere.. è come se in una stanza in penombra accendessero la luce! Non so se ho reso l'idea! Comunque grazie ancora per le risposte, volevo solo essere rassicurata sul fatto di essere costretta a diminuire gli zuccheri, perchè ci sono situazioni in cui non potrei farne a meno, tipo quando vado a scuola di ballo e mi sento sull'orlo del collasso!
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Dr.ssa Agnesina Pozzi Pediatra, Perfezionato in medicine non convenzionali 2.5k 74
ebbè vabbè...direbbe qualcuno..gli zuccheri specialmente quelli dal sapore dolce al palato (perché ci sono anche zuccheri complessi come la pasta e il pane ma sempre zuccheri ...) non sono sani per nessuno.
Se lei ha proprio bisogno del sapore dolce, nell'intervallo di studio del suo metabolismo eviti gli zuccheri raffinati e viri sul fruttosio, sullo zucchero di canna con melassa (che è zucchero integralissimo), al limite sul miele... e diminuisca laddove può farlo senza soffrire troppo.

Per gli zuccheri complessi preferisca il pane integrale, pane di soia, di mais.

Per il CAPRICCIO della coca cola (che secondo me è proprio una droga...dato che se la comincio a bere devo finire la bottiglia e puccio spesso anche se non mi piace e la compro rarissimamente essendo esageratamente dolce..), perché non la sostituisce con una bevanda risalificante-energetica come usano fare gli atleti? Oppure ne faccia una casalinga ma meno " tossica" della coca cola così:

Una bottiglia di acqua minerale extragasata, due tazze di caffè ristretto, un cucchiaino di zucchero di canna integrale con melassa....vedrà che nella stanza in penombra si accenderanno i caleidoscopi della discoteca!

Con simpatia
Dott.Agnesina Pozzi
[#7]
Utente
Utente
Dottoressa, scusi se la disturbo ancora, ma volevo chiarire, perchè capisco che il mio messaggio precedente poteva essere fraintendibile! Non sono un'amante dello zucchero, nè tanto meno golosa di dolci (fatta eccezione per la cioccolata). Per bisogno di zuccheri intendevo che, dalla risposta del mio organismo, capisco di avere bisogno di quelli per sentirmi meglio. La storia della coca cola era proprio per spiegare che quella, piuttosto che altro, mi "risveglia" dallo stato di torpore.. Non ne faccio uso esagerato, assolutamente.. era solo una constatazione di benessere! Sto facendo spuntini ogni 3 ore perchè man mano che vado oltre avverto sonnolenza, vista sfocata e confusione... in alcuni casi particolari tremore alle gambe e tachicardia. Devo dire che, sempre come mio padre, ho la pressione bassa, perciò penso che entrambe le cose, in alcuni casi, vadano a sommarsi e farmi sentire "abbattuta". Proverò la sua ricetta per i caleidoscopi, magari mi "sveglia" un pò! Grazie ancora per la disponibilità e simpatia :)
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Dr.ssa Agnesina Pozzi Pediatra, Perfezionato in medicine non convenzionali 2.5k 74
Chiaramente avevo fraiteso.... :-(

e per fortuna non è golosa. Ecco perché è consigliabile in questi casi preferire zuccheri complessi (e non dolci al gusto...) in quei casi di black out energetico...perché se lei assume zuccheri semplici e facilmente "illuminanti", il buio successivo (calo ipoglicemico) sarà peggiore. Ossia quanto più rapidamente facciamo salire la glicemia per compensare il calo...tanta più insulina (e nel suo caso forse più del necessario per inappropriata secrezione..) sarà secreta per farla abbassare..ma l'abbasserà troppo.

Quindi per carità no alla coca cola e zuccherini simili, meglio un bel panino di soia o di mais con del prosciutto o se proprio c'è bisogno di una salita un po' più consistente degli zuccheri, meglio una mela verde che un sorso di coca cola.

Posso darle un consiglio parallelo?

Affronti se possibile anche l'aspetto psicologico di questa situazione, non vorrei ci fossero dietro ferite irrisolte dell'infanzia (tipo tradimento, rifiuto o abbandono), oppure una condizione di stress continuo nel lavoro, amore ecc, o l'ansia di ammalarsi solo perché si è vissuta male la problematica di salute del papà.

La saluto anch'io con simpatia :-)

Dott.Agnesina Pozzi
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