O almeno è allora che è stata diagnosticata
Salve sono un ragazza di 27 anni affetta da insulino resistenza da circa 7 anni, o almeno è allora che è stata diagnosticata. Ho fatto in passato cure con metformina fino ad arrivare a prenderne 3gr al giorno. il mio intestino e stomaco nonostante l'assunzione graduale del farmaco non l'hanno mai accettato e dopo circa 3 anni che la prendevo per di più senza perdita di peso o riduzione dei valori dell' insulina, ho smesso di prenderla. Questo perchè il dottore cuon cui ero in cura mi ha detto che ha seguito di alcuni sintomi che accusavo come dolori e crampi muscolari ha dedotto che il mio corpo è diventato intollerante al farmaco. ho provato in seguito a assumerla nuovamente ma anche un dosaggio minimo mi da i sintomi riportati sopra. La mia glicemia sia a digiuno che post-prandiale ha sempre avuto valori nella norma circa 80. Ma l'insulina è oltre i 150. Non sò come risolvere questo problema. Esiste un farmaco che possa prendere al posto della metformina? Grazie della cortesia e pazienza saluti.
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Gentile Ragazza, è dimostrato e si ritrova nella letteratura scientifica, di come esistano soggetti su cui la metformina non ha effetto o ha un effetto molto ridotto. Questo è geneticamente determinato e dipende da una componente degli epatociti denominato OCT1, che è un trasportatore dei cationi organici di tipo 1.
Non per questo bisogna disperare, esistono infatti dei farmaci insulinosensibilizzatori ugualmente (se non di più) efficaci, appartenenti alla famiglia dei Tiazolidinedioni. Le molecole sono il rosiglitazone e il pioglitazone.
Ne parli con il suo specialista di riferimento e vedrà che il suo problema sarà risolto.
Le raccomando tuttavia una variazione del suo stile di vita, incrementando l'attività fisica aerobica, alla quale andrà associato uno schema di esecizio di forza.
Scontato, ma utile da ricordare, uno schema alimentare a contenuto controllato di Idrati di Carbonio, ipocalorico.
Tutto questo sarà reso più facile se supervisionato da professionisti competenti.
A Roma, all'Ospedale S. Andrea c'è un Servizio dedicato di Fitnss Metabolica, dove il Prof. Stefano Balducci si occupa di problematiche come la sua.
Se vuole vada a trovarlo e le porti i miei saluti.
Cordialmente
Non per questo bisogna disperare, esistono infatti dei farmaci insulinosensibilizzatori ugualmente (se non di più) efficaci, appartenenti alla famiglia dei Tiazolidinedioni. Le molecole sono il rosiglitazone e il pioglitazone.
Ne parli con il suo specialista di riferimento e vedrà che il suo problema sarà risolto.
Le raccomando tuttavia una variazione del suo stile di vita, incrementando l'attività fisica aerobica, alla quale andrà associato uno schema di esecizio di forza.
Scontato, ma utile da ricordare, uno schema alimentare a contenuto controllato di Idrati di Carbonio, ipocalorico.
Tutto questo sarà reso più facile se supervisionato da professionisti competenti.
A Roma, all'Ospedale S. Andrea c'è un Servizio dedicato di Fitnss Metabolica, dove il Prof. Stefano Balducci si occupa di problematiche come la sua.
Se vuole vada a trovarlo e le porti i miei saluti.
Cordialmente
Dott. Mario Manunta
Senior Clinical Diabetologist
Scuola Educatori in Diabetologia AMD
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.2k visite dal 25/01/2010.
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