Terapia ipoglicemizzante e acidosi lattica
Gentile dottore
Ho 68 anni sono diabetico, soffro di arteriopatia periferica agli arti inferiori.
Per tenere sotto controllo il diabete, da poco più di due mesi prendo metformina 3 g al giorno.
In questi mesi ho perso appetito, ho avuto alcuni episodi di vomito e sono dimagrito 4-5 kg inoltre ho smesso completamente di bere alcolici per cui le transaminasi e le Ygt si sono normalizzate.
Vorrei continuare con questo regime terapeutico, magari modulando, nel senso di diminuire transitoriamente il dosaggio di metformina.
So che é un dosaggio molto alto e che la metformina può causare acidosi lattica é portare anche a situazioni pericolose.
La creatinina serica è ampiamente nei limiti della normalità, il ph urinario 6,5 la microalbuminuria 67mg/L
Vorrei chiederle se questo sia un comportamento giusto o sconsigliabile e quali sintomi e parametri devo tenere maggiormente sotto controllo.
Grazie
Ho 68 anni sono diabetico, soffro di arteriopatia periferica agli arti inferiori.
Per tenere sotto controllo il diabete, da poco più di due mesi prendo metformina 3 g al giorno.
In questi mesi ho perso appetito, ho avuto alcuni episodi di vomito e sono dimagrito 4-5 kg inoltre ho smesso completamente di bere alcolici per cui le transaminasi e le Ygt si sono normalizzate.
Vorrei continuare con questo regime terapeutico, magari modulando, nel senso di diminuire transitoriamente il dosaggio di metformina.
So che é un dosaggio molto alto e che la metformina può causare acidosi lattica é portare anche a situazioni pericolose.
La creatinina serica è ampiamente nei limiti della normalità, il ph urinario 6,5 la microalbuminuria 67mg/L
Vorrei chiederle se questo sia un comportamento giusto o sconsigliabile e quali sintomi e parametri devo tenere maggiormente sotto controllo.
Grazie
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Gentile Signore, nulla lascia intravedere il rischio di acidosi lattica essendo la sua funzionalità renale nella norma. Tuttavia ridurrei, sotto controllo del Suo Diabetologo, la posologia della metformina, in quanto non sono riportati in letteratura dati di superiorità con l'uso di 3 grammi/die rispetto ai 2,5 grammi/die o ai 2 grammi. Posologia quindi che non le garantisce alcun valore aggiunto, mentre la sottopone più facilmente agli effetti collaterali della metformina che è un farmaco sicuro ed efficace.
I parametri da tenere sotto controllo sono HbA1c (con metodica HPLC), i valori glicemici, la creatinina e la sua clearance (calcolabile con una formula), le transaminasi, oltre che la microalbuminuria, come parametri bioumorali. L'ABI (Ankle Brachial Index) per il monitoraggio dell'arteriopatia periferica, il Fondo dell'Occhio, la sensibilità tattile con il test di Semmens-Weinstein e la sensibilità vibratoria tramite biotesiometria.
Molto Cordialmente
I parametri da tenere sotto controllo sono HbA1c (con metodica HPLC), i valori glicemici, la creatinina e la sua clearance (calcolabile con una formula), le transaminasi, oltre che la microalbuminuria, come parametri bioumorali. L'ABI (Ankle Brachial Index) per il monitoraggio dell'arteriopatia periferica, il Fondo dell'Occhio, la sensibilità tattile con il test di Semmens-Weinstein e la sensibilità vibratoria tramite biotesiometria.
Molto Cordialmente
Dott. Mario Manunta
Senior Clinical Diabetologist
Scuola Educatori in Diabetologia AMD
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 3.7k visite dal 17/11/2009.
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