Implantologia e diabete

Chiedo un consulto per conto di mio padre che ha 70 anni ed è affetto da una decina d'anni da diabete non insulino-dipendente (assume DIAMICRON 30 MG), da ipertensione (assume NAPRILENE 20 MG), da ipertrofia prostatica (assume XATRAL 10 MG e AVODART 0,5 MG), da anemia mediterranea. Ha perso quasi tutti i denti, a causa della piorrea, uno degli ultimi che si fece togliere, gli provocò un rigonfiamento che portò quasi per un mese a causa di un nervo toccato durante l'anestesia, a dire del dentista. Finora aveva due protesi mobili che si poggiavano su due premolari superiori e due inferiori, rispettivamente uno a destra e l'altro a sinistra. Ora quegli appoggi stanno cedendo, si muovono e gli fanno male, l'odontotecnico gli ha consigliato di toglierli e farsi al loro posto almeno 4 impianti per fungere da appoggio in sostituzione dei vecchi. La mia domanda è:
- può fare l'anestesia?
- come reagirà il suo diabete, visto che suoi valori sballano anche per una semplice influenza.
- se conosce qualche bravo implantologo in puglia che usi delle tecniche all'avanguardia per i diabetici.
Temo molto per la sua salute, il diabete è subdolo, non vorrei che la mettesse a repentaglio per i denti anche se così effettivamente non può andare avanti. Ha paura perfino a fasri operare di ernia inguinale, per via del diabete, grazie a Dio il cuore finora non si è risentito, ma sa benissimo che il diabete distrugge tutto piano piano. La prego mi risponda sono in ansia. La ringrazio
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Dr. Mario Manunta Medico internista, Diabetologo 723 29
Gentile Signora, non stia in ansia, il quadro che affligge suo padre è purtroppo una condizione abbastanza frequente. Il diabete è proprio come lo ha definito lei: subdolo, ma i mezzi terapeutici di oggi riescono a sistemare anche situazioni ben peggiori. Il primo passo da affrontare con estrema rapidità è il compenso glicometabolico e per far questo sarà necessario uno schema di terapia insulnica, che non deve intendere come una strada di non ritorno!! E' pratica frequente (se non obbligatoria), stabilizzare i valori glicemici con terapia insulinica nel periodo pre-, durante e post-intervento, al fine di gestire al meglio le escursioni glicemiche che durante questi momenti di stress sono altrimenti impossibili da gestire con terapia orale. Finito l'intervento chirurgico (di qualunque origine sia), si può ritornare allo schema terapeutico solito con assoluta tranquillità. Tutto questo, si intende, supervisionato da uno specialista diabetologo.
Se il diabete è ben compensato l'anestesia non sarà un problema. L'unica cosa che le raccomando è che lo specialista che deve operare deve essere un odontostomatologo (quindi medico) e non un'odontotecnico (che medico non è)! Mi dia notizie. Cordialmente

Dott. Mario Manunta
Senior Clinical Diabetologist
Scuola Educatori in Diabetologia AMD

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