Gli altri sintomi, cosa può essere
Gentili medici, vi scrivo perché da circa un mese, un mese e mezzo ho delle eruzioni cutanee sul pene. Le macchie sono pigmentate (colore rosa), dai contorni ben definiti e leggermente desquamanti. All’inizio si presentano come leggere lesioni della pelle (non ulcerate) che successivamente si allargano desquamandosi. Non sono pruriginose, né presentano lesioni o perdite e non ho altri fastidi urologici. Ne conto quattro o cinque di cui una localizzata sul prepuzio e le altre sull’asta. La prima che si è presentata (sull'asta) è la più grande e la più desquamante ed è rimasta la sola per un bel po’ di tempo (diciamo 10 giorni).
Ultimamente ho osservato altri sintomi:
• Pressione all’inguine dovuta credo a linfonodi: sono palpabili anche se non molto grandi (diciamo mezzo centimetro) e non dolenti;
• prurito in tutto il corpo senza alcuna ragione sparito dopo due giorni;
• ultimamente leggero dolore (tipo tumefazione) alle ascelle;
Allarmato da questi sintomi e considerando che tutto questo è cominciato dopo un rapporto orale non protetto, ho fatto le analisi per la lue, anche se il medico dice che le lesioni non sembrano dovute a lue, ma sembra più una micosi.
Ora la domanda è: viste queste macchie sul pene e tutti gli altri sintomi, cosa può essere? I sintomi sono correlati tra di loro? Mi consigliate altri esami? Sono contagioso?
Grazie mille!
Ultimamente ho osservato altri sintomi:
• Pressione all’inguine dovuta credo a linfonodi: sono palpabili anche se non molto grandi (diciamo mezzo centimetro) e non dolenti;
• prurito in tutto il corpo senza alcuna ragione sparito dopo due giorni;
• ultimamente leggero dolore (tipo tumefazione) alle ascelle;
Allarmato da questi sintomi e considerando che tutto questo è cominciato dopo un rapporto orale non protetto, ho fatto le analisi per la lue, anche se il medico dice che le lesioni non sembrano dovute a lue, ma sembra più una micosi.
Ora la domanda è: viste queste macchie sul pene e tutti gli altri sintomi, cosa può essere? I sintomi sono correlati tra di loro? Mi consigliate altri esami? Sono contagioso?
Grazie mille!
[#1]
caro amico,
avrei in mente tre o quattro diagnosi possibili ed altrettante plausibili. purtroppo in casi articolati come il suo un consulto telematico non riesce ad essere esaustivo, data l'elevatissima possibilità di sbagliare diagnosi. le consiglio, molto serenamente, una visita dermatologica.
spiacente di non riuscire ad aiutarla le porgo i miei saluti
avrei in mente tre o quattro diagnosi possibili ed altrettante plausibili. purtroppo in casi articolati come il suo un consulto telematico non riesce ad essere esaustivo, data l'elevatissima possibilità di sbagliare diagnosi. le consiglio, molto serenamente, una visita dermatologica.
spiacente di non riuscire ad aiutarla le porgo i miei saluti
Dr Marcello Stante
STUDIO MEDICO DERMOESTETICO
V. Berardi 18 - Taranto
dottstante@tele2.it
www.reteimprese.it/9291
tel 339-3567228
[#2]
Ex utente
Gentile Dott. Stante, ho già prenotato una visita dermatologica per la settimana prossima (purtroppo è impossibile avere una visita in tempi brevi).
Il mio problema adesso è l'ansia nell'attesa. Stamattina mi sono svegliato anche con dei puntini rossi sulla punta e ai lati della lingua e una sensazione come di bruciore (come quando prendi qualcosa di bollente). Comincio a pensare che siano sintomi psicosomatici! So bene che è impossibile fare una diagnosi a distanza ma... potrebbe trattarsi di una MST? Come mi devo comportare con la mia partner?
Grazie mille!
Il mio problema adesso è l'ansia nell'attesa. Stamattina mi sono svegliato anche con dei puntini rossi sulla punta e ai lati della lingua e una sensazione come di bruciore (come quando prendi qualcosa di bollente). Comincio a pensare che siano sintomi psicosomatici! So bene che è impossibile fare una diagnosi a distanza ma... potrebbe trattarsi di una MST? Come mi devo comportare con la mia partner?
Grazie mille!
[#3]
Nel caso di un eruzione al pene si possono prospettare varie alternative diagnostiche da una micosi e quindi bisognerebbe fare un tampone del glande con esame colturale per escludere tale infezione, oppure potrebbe trattarsi di una dermatite lichenoide e quindi andrebbe trattata con preparati anti-infiammatori, infine escludere una psoriasi atipica che raramente può localizzarsi in aree particolari e anche sul pene.
Sarebbe quindi opportuno consultare un ambulatorio specializzato per malattie sessualmente trasmesse (MST) a Roma si trova presso il San gallicano in Via della Lungaretta a Trastevere ed è aperto tutti i giorni la mattina e non serve impegnativa e si puo mantenere persino l'anonimato. Dott Luca Muscardin
Sarebbe quindi opportuno consultare un ambulatorio specializzato per malattie sessualmente trasmesse (MST) a Roma si trova presso il San gallicano in Via della Lungaretta a Trastevere ed è aperto tutti i giorni la mattina e non serve impegnativa e si puo mantenere persino l'anonimato. Dott Luca Muscardin
[#4]
gentile utente,
non vorrei sembrarel evasivo, ma non me la sento di aggiungere nulla a quanto detto dai miei illustri colleghi. Posso solo ocnfermarle che, purtroppo, alcune manifestazioni cliniche dermatologiche, la sua in particolare, potendo corrispondere a situazioni patologiche anche molto differenti tra loro, necessitano assolutamente di una visita specialistica e non sono trattabili attraverso un consulto online. Mi sento solo di consigliarle di rivolgersi quanto prima al suo dermatologo di fiducia, potendo trattarsi anche di una banale dermatite seborroica, o di una forma localizzata di psoriasi. Escluderei, in assenza di altri sintomi, qualsiasi malattia venerea.
Dott. Marco Spagnoletti
non vorrei sembrarel evasivo, ma non me la sento di aggiungere nulla a quanto detto dai miei illustri colleghi. Posso solo ocnfermarle che, purtroppo, alcune manifestazioni cliniche dermatologiche, la sua in particolare, potendo corrispondere a situazioni patologiche anche molto differenti tra loro, necessitano assolutamente di una visita specialistica e non sono trattabili attraverso un consulto online. Mi sento solo di consigliarle di rivolgersi quanto prima al suo dermatologo di fiducia, potendo trattarsi anche di una banale dermatite seborroica, o di una forma localizzata di psoriasi. Escluderei, in assenza di altri sintomi, qualsiasi malattia venerea.
Dott. Marco Spagnoletti
DOTT. MARCO SPAGNOLETTI
NAPOLI
POZZUOLI
ISCHIA
AVELLINO
[#5]
Concordo indubitabilmente con la necessità di effettuare il videat dermato-venereologico, con calma ma senza procrastinare e, soprattutto, senza ansia.
questo poichè è importante escludere talune affezioni anche infettive; sono un pò più scettico sulla diagnosi di psoriasi, la quale difficilmente desquama in quella zona..ma senza una visita diretta non si può dire altro.
Serenità comunque!
Dott. Luigi LAINO
Dermatologo e Venereologo, ROMA
questo poichè è importante escludere talune affezioni anche infettive; sono un pò più scettico sulla diagnosi di psoriasi, la quale difficilmente desquama in quella zona..ma senza una visita diretta non si può dire altro.
Serenità comunque!
Dott. Luigi LAINO
Dermatologo e Venereologo, ROMA
Dr.Luigi Laino Dermovenereologo, Tricologo
Direttore Istituto Dermatologico Latuapelle
www.latuapelle.it
[#6]
Aggiungo, per non ingenerare dubbi nei pazienti/utenti che ci leggono, che la Tutela della Privacy ed il trattamento dei dati personali è coerentemente espletato da TUTTI i Medici, nel pieno rispetto dei Canoni Deontologici e nella osservanza dei doveri Medico-Legali.
Pertanto, è quantomai opportuno, sottolineare che quando ci si reca da un Medico si è certi che ogni proprio dato personale che vada dall'identità personale alla patologia sospetta o declarata è strettamente riservato, confidenziale e destinato al rapporto Medico-Paziente: ciò accade in ambiti Pubblici e Privati.
Cari Saluti.
Dott. Luigi LAINO
Dermatologo e Venereologo, ROMA
Pertanto, è quantomai opportuno, sottolineare che quando ci si reca da un Medico si è certi che ogni proprio dato personale che vada dall'identità personale alla patologia sospetta o declarata è strettamente riservato, confidenziale e destinato al rapporto Medico-Paziente: ciò accade in ambiti Pubblici e Privati.
Cari Saluti.
Dott. Luigi LAINO
Dermatologo e Venereologo, ROMA
[#7]
Ex utente
Gentile medici ho ritirato le analisi per sifilide:
I risultati delle analisi sulla sifilide sono:
THPA AB: assenti;
RPR+/VLDR: negativo.
Quindi ho pensato fosse tutto ok.
Ma stamattina quando sono andato dal dermatologo lui mi ha prescritto di nuovo il test con l'aggiunta delle immunoglobine per treponema e AB HIV. Per le macchie mi ha prescritto solo acido borico liquidandomi dicendomi che è un'infezione batterica non meglio specificata.
Ora io sono molto confuso e ancora più preoccupato: 10 giorni fa (dopo 65 giorni dal rapporto a rischio) ho eseguito un test combo AB/AG per HIV risultato negativo e il test per la lue con i risultati riportati sopra. Perché ripetere gli stessi test a distanza di 10 giorni? Che senso ha?
Capisco che voi medici siate portati a non commentare l'operato di altri, ma in questo caso non mi sembra che il problema sia stato affrontato nel modo giusto. Avrei preferito mi facesse un test specifico per le eruzioni cutanee (tipo tampone) emagari una prescrizione per uno screening completo venereologico. Invece dovrò stare in ansia per un'altra settimana per dei test che ho già fatto senza aver per altro capito che problema ho.
Avete qualcosa da suggerirmi?
Grazie mille del vostro prezioso aiuto!
I risultati delle analisi sulla sifilide sono:
THPA AB: assenti;
RPR+/VLDR: negativo.
Quindi ho pensato fosse tutto ok.
Ma stamattina quando sono andato dal dermatologo lui mi ha prescritto di nuovo il test con l'aggiunta delle immunoglobine per treponema e AB HIV. Per le macchie mi ha prescritto solo acido borico liquidandomi dicendomi che è un'infezione batterica non meglio specificata.
Ora io sono molto confuso e ancora più preoccupato: 10 giorni fa (dopo 65 giorni dal rapporto a rischio) ho eseguito un test combo AB/AG per HIV risultato negativo e il test per la lue con i risultati riportati sopra. Perché ripetere gli stessi test a distanza di 10 giorni? Che senso ha?
Capisco che voi medici siate portati a non commentare l'operato di altri, ma in questo caso non mi sembra che il problema sia stato affrontato nel modo giusto. Avrei preferito mi facesse un test specifico per le eruzioni cutanee (tipo tampone) emagari una prescrizione per uno screening completo venereologico. Invece dovrò stare in ansia per un'altra settimana per dei test che ho già fatto senza aver per altro capito che problema ho.
Avete qualcosa da suggerirmi?
Grazie mille del vostro prezioso aiuto!
[#8]
Gentile utente,
In Medicina, (come in tante altre cose nella vita) esprimere un parere personale, giustificato dalla propria coscienza e dalla propria esperienza è un diritto inoppugnabile e fornisce la base per un sano e positivo contraddittorio.
Tra l'altro questo non significa controvertire o rogettare le teorie o gli schemi diagnostico terapeutici di altri Colleghi.
Pertanto, le esprimo il mio parere su questa vicenda senza rischio alcuno di conflitti professionali:
rieffettuare dei test sierologici per la Sifilide (già peraltro eseguiti dopo un lasso di tempo sufficiente ad una positivizzazione luetica) dopo 10 gg l'ultima refertazione non mi sembra di grande ausilio; forse altri esami sarebbero di migliore aiuto, ma per prescriverli occorre peromeno supporre una patologia specifica.
durante la visita venereologica, è opportuno, per vari motivi, comunicare non solo la diagnosi al paziente, ma laddove impossibile in quel momento (per dubbio diagnostico) le diagnosi differenziali presunte (questo invece è sempre possibile..)
Un pratico esempio di comunicazione: la diagnosi è A; oppure: lei può avere la Situazione A, B o C pertanto eseguiremo il test X e/o il test Y per chiarire il quadro.
Questo non per accademia "spicciola" ma per farle capire che laddove Lei ritenga non completamente esaustive le comunicazioni datele, può tornare dallo stesso, oppure rivolgersi ad altro Specialista per un parere supplementare. Credo sia, a mio avviso il consiglio più pratico.
Cari Saluti.
Dott. Luigi LAINO
Dermatologo e Venereologo, ROMA
In Medicina, (come in tante altre cose nella vita) esprimere un parere personale, giustificato dalla propria coscienza e dalla propria esperienza è un diritto inoppugnabile e fornisce la base per un sano e positivo contraddittorio.
Tra l'altro questo non significa controvertire o rogettare le teorie o gli schemi diagnostico terapeutici di altri Colleghi.
Pertanto, le esprimo il mio parere su questa vicenda senza rischio alcuno di conflitti professionali:
rieffettuare dei test sierologici per la Sifilide (già peraltro eseguiti dopo un lasso di tempo sufficiente ad una positivizzazione luetica) dopo 10 gg l'ultima refertazione non mi sembra di grande ausilio; forse altri esami sarebbero di migliore aiuto, ma per prescriverli occorre peromeno supporre una patologia specifica.
durante la visita venereologica, è opportuno, per vari motivi, comunicare non solo la diagnosi al paziente, ma laddove impossibile in quel momento (per dubbio diagnostico) le diagnosi differenziali presunte (questo invece è sempre possibile..)
Un pratico esempio di comunicazione: la diagnosi è A; oppure: lei può avere la Situazione A, B o C pertanto eseguiremo il test X e/o il test Y per chiarire il quadro.
Questo non per accademia "spicciola" ma per farle capire che laddove Lei ritenga non completamente esaustive le comunicazioni datele, può tornare dallo stesso, oppure rivolgersi ad altro Specialista per un parere supplementare. Credo sia, a mio avviso il consiglio più pratico.
Cari Saluti.
Dott. Luigi LAINO
Dermatologo e Venereologo, ROMA
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 16.9k visite dal 13/01/2007.
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