Neo melanocitico possibile evoluzione maligna
Salve sono un ragazzo di 26 anni, circa 4 gg fa sono stato sottoposto a circoncisione totale.
Sull asta del pene in corrispondenza del solco balano prepuziale avevo un neo melanocitico, probabilmente congenito in quanto ricordo di averlo da anni e anni, classificato come nevo di Clark da un dermatologo in seguito a dermatoscopia con forma, bordi, colore omogenei con assenza di significati patologici rilevanti e consigliava un follow up dopo 10 mesi.
Ora molto probabilmente questo neo è stato escisso insieme al prepuzio durante la circoncisione effettuata dall chirurgo andrologo/ urologo.
Poiché in corrispondenza della presunta posizione del nevo ora riesco solo a vedere una macchia scolorita molto differente dal nevo che avevo.
La domanda è cosa dovrei fare ora?
E inoltre è possibile che in realtà il nevo non sia stato escisso ma la tumefazione del pene in concomitanza del trauma chirurgico abbia provocato un cambiamento cromatico nello stesso?
L ultima dermatoscopia l ho effettuata 18 mesi fa, è possibile che il nevo in questione abbia subito un evoluzione in senso maligno e ora in assenza di reperto istologico risulta impossibile intercettare la patologia tumorale?
Mi chiedo se sia stata una mia negligenza non aver chiesto di effettuare un esame istologico o era competenza del chirurgo riconoscere che in presenza di un nevo melanocitico (osservabile ad occhio nudo) era necessario effettuare tale esame per intercettare preventivamente una possibile condizione cancerosa?
Ringrazio tutti per l attenzione
Sull asta del pene in corrispondenza del solco balano prepuziale avevo un neo melanocitico, probabilmente congenito in quanto ricordo di averlo da anni e anni, classificato come nevo di Clark da un dermatologo in seguito a dermatoscopia con forma, bordi, colore omogenei con assenza di significati patologici rilevanti e consigliava un follow up dopo 10 mesi.
Ora molto probabilmente questo neo è stato escisso insieme al prepuzio durante la circoncisione effettuata dall chirurgo andrologo/ urologo.
Poiché in corrispondenza della presunta posizione del nevo ora riesco solo a vedere una macchia scolorita molto differente dal nevo che avevo.
La domanda è cosa dovrei fare ora?
E inoltre è possibile che in realtà il nevo non sia stato escisso ma la tumefazione del pene in concomitanza del trauma chirurgico abbia provocato un cambiamento cromatico nello stesso?
L ultima dermatoscopia l ho effettuata 18 mesi fa, è possibile che il nevo in questione abbia subito un evoluzione in senso maligno e ora in assenza di reperto istologico risulta impossibile intercettare la patologia tumorale?
Mi chiedo se sia stata una mia negligenza non aver chiesto di effettuare un esame istologico o era competenza del chirurgo riconoscere che in presenza di un nevo melanocitico (osservabile ad occhio nudo) era necessario effettuare tale esame per intercettare preventivamente una possibile condizione cancerosa?
Ringrazio tutti per l attenzione
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Gentile pz
Sarà sufficiente un buona dermatoscopia , o meglio videodermatoscopia ad epiluminescenza, per la valutazione della lesione.
Non necessita di altro per iniziare un iter diagnostico.
Cordiali saluti dott.Griselli
Sarà sufficiente un buona dermatoscopia , o meglio videodermatoscopia ad epiluminescenza, per la valutazione della lesione.
Non necessita di altro per iniziare un iter diagnostico.
Cordiali saluti dott.Griselli
Dott.Giampiero Griselli Dermovenereologo
www.dermoonline.com
Ferrara,Torino,Brescia,Porto Tolle(RO)
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.5k visite dal 31/07/2023.
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