Capelli: situazione stazionaria da 15 anni

Gentili dottori,
vi sottopongo il mio caso che riguarda il problema capelli.
Il mio cuoio capelluto presenta una massa di capelli che a prima vista si potrebbe definire nella norma. I miei capelli sono ricci, castani e non di spessore sottile, insomma sembrerebbero capelli sani. Il problema, che si evidenzia per esempio quando sono sotto le luci a soffitto di un camerino, oppure sotto il sole, consiste nel fatto che i capelli appaiono diradati principalmente nella parte centrale e laterale destra della testa.
La situazione si presenta così ad oggi che ho trent’anni, ma risale a quando ne avevo 15. A quell’età infatti, per colpa di un grande stress durato alcuni mesi mi è capitato spesse volte di svegliarmi al mattino e trovare capelli sul cuscino, o di notare che ne cadevano in quantità abnorme ad ogni lavaggio o anche al momento di pettinarli. Rimossa la causa dello stress, all’epoca ricorsi ad un dermatologo che, forse un po’frettolosamente, mi disse che si trattava di alopecia androgenetica e che la situazione poteva solo peggiorare. Mi prescrisse una cura a base di Serenoa Repens (che ho fatto per qualche mese), a cui cinque anni dopo ne feci seguire, per breve tempo, una con finasteride.
La situazione, da quando avevo 15 anni in realtà a me non sembra cambiata, ho praticamente la stessa quantità di capelli di allora. Che si tratti di alopecia androgenetica ho incominciato dunque a dubitare, vista anche la scarsa familiarità, soprattutto in linea paterna. Ho smesso di fare cure da anni; l’unico accorgimento che ancora adotto è quello di usare uno shampoo sebo-regolatore a base di estratto di ortica, ma di quelli da banco, che però funziona a meraviglia. La dermatite seborroica che in passato mi causava la comparsa di croste anche di notevoli dimensioni, adesso si è ridotta ad un lieve rossore che riesco a tenere sotto controllo. Non ho più il prurito di una volta, ne tantomeno forfora grassa.
Ora, mi chiedo: c’è qualcosa che posso fare per riavere, in quei mm di cuoio capelluto che ora “brillano sotto i riflettori”i capelli che avevo un tempo? Cosa dovrei fare per accertarmi della natura dell’eventuale “patologia” che interesserebbe il mio cuoio capelluto? Potrebbe trattarsi di alopecia areata? Potrebbe essere la dermatite seborroica la causa di quanto lamento?
Vi ringrazio per ogni risposta che vorrete darmi.
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Dr. Giampiero Griselli Dermatologo, Medico estetico 8.7k 312
Gent.le pz
la risposta è semplice; bisogna affidarsi al Dermatologo (la tricologia è una branca della dermatologia) perchè effettui la diagnostica (vi sono vari esami), da cui conseguirà ovviamente la terapia.
Senza visita non è possibile dire nulla di più.
Cordialità

Dott.Giampiero Griselli Dermovenereologo
www.dermoonline.com
Ferrara,Torino,Brescia,Porto Tolle(RO)

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Utente
Utente
Gent.le dottore

la ringrazio per la solerte risposta, che tra l'altro immaginavo dovesse essere di questo tipo. D'altro canto orientare il paziente verso un esperto del settore che possa valutare da vicino la situazione è senza dubbio la cosa più sensata che si possa consigliare. Ma a questo punto rivolgo ancora a lei una domanda, o anche a chiunque dei suoi colleghi si senta di potervi rispondere.

La situazione di diradamento dei capelli è risolvibile oggigiorno per via medica?

Non mi riferisco all'impiego a riguardo di tecniche "chirurgiche" quali il trapianto dei capelli ma a terapie altre (lozioni, integratori, farmaci, ...)che possano rendere reversibile la situazione in questione. Sà, molte sono le mail in questo sito, così come in altri, di gente che espone problemi simili al mio, ma non altrettante quelle di chi, seppur non palesando nemmeno il contrario, si dichiara soddisfatto degli esiti ottenuti ...
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Dr. Giampiero Griselli Dermatologo, Medico estetico 8.7k 312
Gent.le pz
certamente esistono valide terapie mediche per affrontare molte patologie del cuoio capelluto.
Parlando di alopecia androgenetica,direi che una volta risolte con le opportune misure terapeutiche le patologie concausali (sia di ordine generale che locale, quali anche la dermatite seborroica a cui faceva accenno) vi sono farmaci che in vari studi , ormai su migliaia di pazienti,hanno dato prova di efficacia su ampie percentuali dei casi trattati.
Per qanto riguarda l'efficacia reale si dovrebbe trasferire a statistica ;tenga presente l'amplissima diffusione di questo problema , che si può definire parafisiologico, e quindi non aggredibile totalmente come potrebbe fare un antibiotico nei confronti di un batterio, alieno all'organismo. Ma la ricerca procede.
Cordialità
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Utente
Utente
La ringrazio per l'attenzione dottore.

Credo che a settembre contatterò un dermatologo su Milano, che è la città dove risiedo, per andare a fondo sulla questione. Con rinnovato entusiamo, proverò a informarmi su quale possa essere la persona più consona cui fare riferimento e ... speriamo bene ...

Cordialmente, la saluto
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