Nella zona perianale e
Salve, vi espongo il mio problema.
Premetto che ho una tendenza ai peli incarniti, soprattutto nella zona dell'inguine, che tendono a crescere sottopelle creando delle bollicine che a volte si gonfiano, si arrossano e si infiammano, provocando dolore e buttando pus.
Anni fa, comparse nella zona dell'inguine un rigonfiamento che poi si aprì facendo uscire pus e sangue.Poichè non tendeva a richiudersi, dopo una visita, dove il medico infilò nella parte lesa un arnese che entrò nella pelle per diversi centimetri, mi fu detto che era una fistola e che dovevo operarmi.
L'intervento, ambulatoriale, è consistito nell'incidere la zona, e togliere parte del tessuto sottopelle con richiusura con punti di sutura.
nella zona non si è più verificato tale problema, ma a volte continuano a verificarsi episodi analoghi che però si concludono con la chiusura della "bollicina".
Ora è però comparso un gonfiore (tipo pallina) nella zona perianale e, nell'inguine (però dall'altro lato, si tratta di due cose diverse), sento un gonfiore simile ad una cordicina che cammina per un paio di centimetri;ad una estremità di questa cordicina c'è una specie di piaghetta arrossata che brucia e mi da dolore al contatto con gli slip.
Esce un pò di sangue e ha la parvenza del cratere di un vulcano.
Di cosa si tratta? un pelo incarnito che si è infettato?
o può trattarsi di una fistola in entrambe le zone?
Mi sembra che questi episodi acuti coincidano con la fase dell'ovulazione e premestruale, potrebbe esserci una correlazione?
Vi prego di consigliarmi qualcosa di utile, data la zona, questo poblema non solo è fastidioso, ma anche antiestetico, visto che queste bollicine, una volta guarite, rimangono scure (a tal proposito, queste macchie potrebbero essere tolte?)
Vi ringrazio in anticipo, cordiali saluti
Premetto che ho una tendenza ai peli incarniti, soprattutto nella zona dell'inguine, che tendono a crescere sottopelle creando delle bollicine che a volte si gonfiano, si arrossano e si infiammano, provocando dolore e buttando pus.
Anni fa, comparse nella zona dell'inguine un rigonfiamento che poi si aprì facendo uscire pus e sangue.Poichè non tendeva a richiudersi, dopo una visita, dove il medico infilò nella parte lesa un arnese che entrò nella pelle per diversi centimetri, mi fu detto che era una fistola e che dovevo operarmi.
L'intervento, ambulatoriale, è consistito nell'incidere la zona, e togliere parte del tessuto sottopelle con richiusura con punti di sutura.
nella zona non si è più verificato tale problema, ma a volte continuano a verificarsi episodi analoghi che però si concludono con la chiusura della "bollicina".
Ora è però comparso un gonfiore (tipo pallina) nella zona perianale e, nell'inguine (però dall'altro lato, si tratta di due cose diverse), sento un gonfiore simile ad una cordicina che cammina per un paio di centimetri;ad una estremità di questa cordicina c'è una specie di piaghetta arrossata che brucia e mi da dolore al contatto con gli slip.
Esce un pò di sangue e ha la parvenza del cratere di un vulcano.
Di cosa si tratta? un pelo incarnito che si è infettato?
o può trattarsi di una fistola in entrambe le zone?
Mi sembra che questi episodi acuti coincidano con la fase dell'ovulazione e premestruale, potrebbe esserci una correlazione?
Vi prego di consigliarmi qualcosa di utile, data la zona, questo poblema non solo è fastidioso, ma anche antiestetico, visto che queste bollicine, una volta guarite, rimangono scure (a tal proposito, queste macchie potrebbero essere tolte?)
Vi ringrazio in anticipo, cordiali saluti
[#2]
cara amica,
concordo sulla possibilità prospettata dal collega, anche se mi risulta impossibile esserne certo. la terapia si basa essenzialmente sulla prevenzione efarmacologica e deve essere istituita essendo certi della diagnosi.
quanto alla pigmentazione postinfiammatoria residua, questa solitamente è piuttosto difficile rimuoverla se non con agenti schiarenti tipo creme oppure con metodi fisici tipo laser o luci pulsate.
saluti
concordo sulla possibilità prospettata dal collega, anche se mi risulta impossibile esserne certo. la terapia si basa essenzialmente sulla prevenzione efarmacologica e deve essere istituita essendo certi della diagnosi.
quanto alla pigmentazione postinfiammatoria residua, questa solitamente è piuttosto difficile rimuoverla se non con agenti schiarenti tipo creme oppure con metodi fisici tipo laser o luci pulsate.
saluti
Dr Marcello Stante
STUDIO MEDICO DERMOESTETICO
V. Berardi 18 - Taranto
dottstante@tele2.it
www.reteimprese.it/9291
tel 339-3567228
[#3]
Gent.ma Signora, il suo problema sembrerebbe compatibile con la complicanza fistolosa di una idrosadenite suppurativa; cioè uma malattia cronica,suppurativa e talvolta cicatriziale della ghiandole apocrine.Esistono diverse strategie terapeutiche legate fondamentalmente allo stato evolutivo delle lesioni. Concordando con i colleghi le consiglio di sottoporsi a visita dermatologica. Cordiali saluti
Dott. Giulio Gravili
Dott. Giulio Gravili
[#4]
Cara Utente,
anche la zona perianale è dotata di ghiandole apocrine. Tenga anche sotto controllo la lesione perianale in quanto in tale zona l'evoluzione verso un ascesso potrebbe essere una evenienza probabile. Consulti oltre che al dermatologo anche un proctologo per confermare che la lesione sia solo limitata alla cute e che non comunichi con l'ano-retto.
Auguri
Dott. Attilio Nicastro
www.attilionicastro.it
anche la zona perianale è dotata di ghiandole apocrine. Tenga anche sotto controllo la lesione perianale in quanto in tale zona l'evoluzione verso un ascesso potrebbe essere una evenienza probabile. Consulti oltre che al dermatologo anche un proctologo per confermare che la lesione sia solo limitata alla cute e che non comunichi con l'ano-retto.
Auguri
Dott. Attilio Nicastro
www.attilionicastro.it
[#5]
Utente
Gentili medici,
grazie per le Vostre risposte, che, devo dire la verità, mi preoccupano un pò.
Nell'esporre il mio caso non ho parlato della "terapia" che mi è stata consigliata in alcuni di qusti episodi.
A volte mi è stato consigliato un trattamento con Gentalyn, altre volte invece con Connettivina, allo scopo di far chiudere la "bollicina". E' stato corretto?
La terapia di cui parlate di che tipo potrebbe essere, intendo locale oppure no? E la soluzione chirurgica è stata appropriata?
Quali sono le possibili comseguenze di tale problema?
Grazie ancora per la vostra disponibilità.
Cari saluti
grazie per le Vostre risposte, che, devo dire la verità, mi preoccupano un pò.
Nell'esporre il mio caso non ho parlato della "terapia" che mi è stata consigliata in alcuni di qusti episodi.
A volte mi è stato consigliato un trattamento con Gentalyn, altre volte invece con Connettivina, allo scopo di far chiudere la "bollicina". E' stato corretto?
La terapia di cui parlate di che tipo potrebbe essere, intendo locale oppure no? E la soluzione chirurgica è stata appropriata?
Quali sono le possibili comseguenze di tale problema?
Grazie ancora per la vostra disponibilità.
Cari saluti
[#7]
Gentile utente, penso che una visita specialistica approrpiata potrebbe essere utile per tranquillizzarla e per escludere che la sua patologia non sia riferibile ad una particolare sindrome, rara, che coinvolge la zona perineale e perianale che detta sindrome di Fournier, che proctologi e dermatologi conoscono bene. A parte le leggittime richieste su terapie mediche o chirurgiche, sempre appropriate quando risolvono il caso, sarebbe utile porre una diagnosi corretta.
Auguri
Dott. Attilio Nicastro
www.attilionicastro.it
Auguri
Dott. Attilio Nicastro
www.attilionicastro.it
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 22.8k visite dal 19/11/2006.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Ciclo mestruale
Cos'è il ciclo mestruale? A quale età arriva il menarca? Cosa fare se le mestruazioni sono irregolari? Tutto quello che devi sapere sulle fasi del ciclo.