Contagio ureaplasma
Gentili medici,
in attesa di consultare il mio medico, vi chiedo un consulto su una situazione che non riesco a capire.
Da quando ho rapporti con il mio ragazzo, questi ha cominciato a soffrire di ureaplasma, diagnosticato mediante tampone uretrale.
Ho fatto perciò anch'io un tampone cervicale e vaginale, ma è risultato negativo per ureaplasma (e per tutto il resto, l'unica voce che non capisco è quella relativa all'esame colturale in aerobiosi, che riporta un "microbiota residente nel sito del prelievo". Indica una patologia?)
La cosa che mi domando è questa: se lui già aveva il batterio prima di avere rapporti con me, possibile che abbia cominciato a manifestarne i sintomi solo dopo i rapporti?
E soprattutto: è possibile che io l'abbia contagiato attraverso un rapporto orale?
grazie e saluti!
in attesa di consultare il mio medico, vi chiedo un consulto su una situazione che non riesco a capire.
Da quando ho rapporti con il mio ragazzo, questi ha cominciato a soffrire di ureaplasma, diagnosticato mediante tampone uretrale.
Ho fatto perciò anch'io un tampone cervicale e vaginale, ma è risultato negativo per ureaplasma (e per tutto il resto, l'unica voce che non capisco è quella relativa all'esame colturale in aerobiosi, che riporta un "microbiota residente nel sito del prelievo". Indica una patologia?)
La cosa che mi domando è questa: se lui già aveva il batterio prima di avere rapporti con me, possibile che abbia cominciato a manifestarne i sintomi solo dopo i rapporti?
E soprattutto: è possibile che io l'abbia contagiato attraverso un rapporto orale?
grazie e saluti!
[#1]
Gent.le pz
esiste ovviamente una spiegazione anche a questo.
Le infezioni uretrogenitali da ureaplasma urealyticum sono mediate da un organismo unicellulare,protista, di cui si conoscono vari sierotipi (cioè è una grande famiglia!).Si chiama così ovviamente perchè idrolizza l'urea. Quello che è certo che alcuni sierotipi sono più patogeno di altri, ma che comunque si tratta di germi POCO VIRULENTI, piuttosto sensibili alle condizioni dell'ambiente, con una azione molto locale. Cioè la loro azione ,anzi la potenza della loro azione patogena, varia a seconda di dove sono ospitati e varia al variare delle codizioni di chi li ospita.
Quindi dopo traumi meccanici (rapporti!!!!), uso di farmaci, presenza di altre mmalattie intercorrenti (infezioni preparanti o sinergizzanti)un povero ureaplama tranquillo può "arrabbiarsi",
Ma di solito sono uretriti subacute (talvolta purtroppo anche coinvolgimento di prostata e vescichette seminali ed altro)nell'uomo.
Nella donna di solito scarsi sintomi oppure nulla.
Al massimo leggeraa leucorrea (perdite biancastre).
Talvolta ovviamente vi è di più (es.bartolinite,salpingite) ma comunque vale il discorso di prima (sinergia con altre infezioni).
Senz'altro va diagnosticato e curato anche per i riflessi che può avere sulla fertilità.
Mi fermo qui ;se ha dubbi chieda pure.
Cordialità
esiste ovviamente una spiegazione anche a questo.
Le infezioni uretrogenitali da ureaplasma urealyticum sono mediate da un organismo unicellulare,protista, di cui si conoscono vari sierotipi (cioè è una grande famiglia!).Si chiama così ovviamente perchè idrolizza l'urea. Quello che è certo che alcuni sierotipi sono più patogeno di altri, ma che comunque si tratta di germi POCO VIRULENTI, piuttosto sensibili alle condizioni dell'ambiente, con una azione molto locale. Cioè la loro azione ,anzi la potenza della loro azione patogena, varia a seconda di dove sono ospitati e varia al variare delle codizioni di chi li ospita.
Quindi dopo traumi meccanici (rapporti!!!!), uso di farmaci, presenza di altre mmalattie intercorrenti (infezioni preparanti o sinergizzanti)un povero ureaplama tranquillo può "arrabbiarsi",
Ma di solito sono uretriti subacute (talvolta purtroppo anche coinvolgimento di prostata e vescichette seminali ed altro)nell'uomo.
Nella donna di solito scarsi sintomi oppure nulla.
Al massimo leggeraa leucorrea (perdite biancastre).
Talvolta ovviamente vi è di più (es.bartolinite,salpingite) ma comunque vale il discorso di prima (sinergia con altre infezioni).
Senz'altro va diagnosticato e curato anche per i riflessi che può avere sulla fertilità.
Mi fermo qui ;se ha dubbi chieda pure.
Cordialità
Dott.Giampiero Griselli Dermovenereologo
www.dermoonline.com
Ferrara,Torino,Brescia,Porto Tolle(RO)
[#2]
Gent.le pz
esiste ovviamente una spiegazione anche a questo.
Le infezioni uretrogenitali da ureaplasma urealyticum sono mediate da un organismo unicellulare,protista, di cui si conoscono vari sierotipi (cioè è una grande famiglia!).Si chiama così ovviamente perchè idrolizza l'urea. Quello che è certo che alcuni sierotipi sono più patogeno di altri, ma che comunque si tratta di germi POCO VIRULENTI, piuttosto sensibili alle condizioni dell'ambiente, con una azione molto locale. Cioè la loro azione ,anzi la potenza della loro azione patogena, varia a seconda di dove sono ospitati e varia al variare delle codizioni di chi li ospita.
Quindi dopo traumi meccanici (rapporti!!!!), uso di farmaci, presenza di altre mmalattie intercorrenti (infezioni preparanti o sinergizzanti)un povero ureaplama tranquillo può "arrabbiarsi",
Ma di solito sono uretriti subacute (talvolta purtroppo anche coinvolgimento di prostata e vescichette seminali ed altro)nell'uomo.
Nella donna di solito scarsi sintomi oppure nulla.
Al massimo leggeraa leucorrea (perdite biancastre).
Talvolta ovviamente vi è di più (es.bartolinite,salpingite) ma comunque vale il discorso di prima (sinergia con altre infezioni).
Senz'altro va diagnosticato e curato anche per i riflessi che può avere sulla fertilità.
Mi fermo qui ;se ha dubbi chieda pure.
Cordialità
esiste ovviamente una spiegazione anche a questo.
Le infezioni uretrogenitali da ureaplasma urealyticum sono mediate da un organismo unicellulare,protista, di cui si conoscono vari sierotipi (cioè è una grande famiglia!).Si chiama così ovviamente perchè idrolizza l'urea. Quello che è certo che alcuni sierotipi sono più patogeno di altri, ma che comunque si tratta di germi POCO VIRULENTI, piuttosto sensibili alle condizioni dell'ambiente, con una azione molto locale. Cioè la loro azione ,anzi la potenza della loro azione patogena, varia a seconda di dove sono ospitati e varia al variare delle codizioni di chi li ospita.
Quindi dopo traumi meccanici (rapporti!!!!), uso di farmaci, presenza di altre mmalattie intercorrenti (infezioni preparanti o sinergizzanti)un povero ureaplama tranquillo può "arrabbiarsi",
Ma di solito sono uretriti subacute (talvolta purtroppo anche coinvolgimento di prostata e vescichette seminali ed altro)nell'uomo.
Nella donna di solito scarsi sintomi oppure nulla.
Al massimo leggeraa leucorrea (perdite biancastre).
Talvolta ovviamente vi è di più (es.bartolinite,salpingite) ma comunque vale il discorso di prima (sinergia con altre infezioni).
Senz'altro va diagnosticato e curato anche per i riflessi che può avere sulla fertilità.
Mi fermo qui ;se ha dubbi chieda pure.
Cordialità
[#3]
Ex utente
Gentile Dr. Griselli,
la ringrazio innanzitutto di cuore per la sua esauriente spiegazione.
Ho però degli altri dubbi che le espongo.
Può essere quindi quel microbiota in parte responsabile del contagio?
E ancora, una volta che il mio ragazzo avrà debellato il batterio, potremo stare tranquilli o c'è rischio che con un rapporto orale possa trasmettergli nuovamente l'infezione?
cordiali saluti
la ringrazio innanzitutto di cuore per la sua esauriente spiegazione.
Ho però degli altri dubbi che le espongo.
Può essere quindi quel microbiota in parte responsabile del contagio?
E ancora, una volta che il mio ragazzo avrà debellato il batterio, potremo stare tranquilli o c'è rischio che con un rapporto orale possa trasmettergli nuovamente l'infezione?
cordiali saluti
[#4]
Gent.le pz
con l'espressione "microbiota residente nel sito di prelievo" si indica un microorganismo residente non patogeno (saprofita).
Non dovrebbe essere riportato neppure a mio parere, in quanto non importante.
Vale per il resto quanto detto sulla virulentazione per le cause ricordate e sulla opportunità di eradicarlo!
Cordialità
con l'espressione "microbiota residente nel sito di prelievo" si indica un microorganismo residente non patogeno (saprofita).
Non dovrebbe essere riportato neppure a mio parere, in quanto non importante.
Vale per il resto quanto detto sulla virulentazione per le cause ricordate e sulla opportunità di eradicarlo!
Cordialità
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 21.2k visite dal 10/05/2009.
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