Dermatologo non vuole bruciare condilomi
Buonasera,
Da circa 2 mesi dopo una visita dal dermatologo ho scoperto di essere affetta circa da aprile da condilomi piani.
Inizialmente erano tre piccole bollicine vicino al gluteo che non mi recavano fastidio.
Mi è stato prescritto prima un trattamento con crema Fucidin e successivamente la cura con l’Aldara.
Ora i tre condilomi sono in effetti spariti ma la situazione è decisamente peggiorata.
Me ne sono usciti due sulle grandi labbra, che mi hanno causato un forte dolore avendo anche perdite da questi, e due sul clitoride.
Sotto consiglio del medico ho ri fatto un ciclo di fucidin e di Aldara, notando dei miglioramenti si, ma i condilomi sono sempre lì e sembrano delle vere e proprie grandi ulcere.
Ora non riesco neppure ad utilizzare l’Aldara dato che da una settimana mi ha iniziato a dare un prurito fortissimo irritandomi la zona del clitoride in una maniera spaventosa.
Il medico non mi ha dato davvero alcuna risposta alla mia domanda riguardo questa forte irritazione e dovrei continuare la cura ancora per qualche giorno, ma è insostenibile!
Inoltre mi ha sempre ripetuto di non voler affatto intervenire in altre maniere come bruciandoli o esportandoli, ma questo mi ha costretto a numerose visite infinite.
Non mi ha fatto fare alcun test per sapere di che tipo di ceppo si tratti ne tantomeno ha controllato se effettivamente ce ne siano anche di interni.
I primi tre sono stati inoltre trattati con laser mentre quelli che ho adesso, nonostante visite continue, assolutamente no.
Sentendomi dunque un po’ trascurata dal mio medico su questo fronte volevo chiedere un consulto a riguardo, se effettivamente questo approccio fosse corretto o meno.
Ho purtroppo la sensazione che la situazione stia peggiorando, quando invece la prima visita è stata fatta quando la situazione era ancora tranquilla è totalmente gestibile.
Ringrazio in anticipo per la risposta ed i chiarimenti in merito
Da circa 2 mesi dopo una visita dal dermatologo ho scoperto di essere affetta circa da aprile da condilomi piani.
Inizialmente erano tre piccole bollicine vicino al gluteo che non mi recavano fastidio.
Mi è stato prescritto prima un trattamento con crema Fucidin e successivamente la cura con l’Aldara.
Ora i tre condilomi sono in effetti spariti ma la situazione è decisamente peggiorata.
Me ne sono usciti due sulle grandi labbra, che mi hanno causato un forte dolore avendo anche perdite da questi, e due sul clitoride.
Sotto consiglio del medico ho ri fatto un ciclo di fucidin e di Aldara, notando dei miglioramenti si, ma i condilomi sono sempre lì e sembrano delle vere e proprie grandi ulcere.
Ora non riesco neppure ad utilizzare l’Aldara dato che da una settimana mi ha iniziato a dare un prurito fortissimo irritandomi la zona del clitoride in una maniera spaventosa.
Il medico non mi ha dato davvero alcuna risposta alla mia domanda riguardo questa forte irritazione e dovrei continuare la cura ancora per qualche giorno, ma è insostenibile!
Inoltre mi ha sempre ripetuto di non voler affatto intervenire in altre maniere come bruciandoli o esportandoli, ma questo mi ha costretto a numerose visite infinite.
Non mi ha fatto fare alcun test per sapere di che tipo di ceppo si tratti ne tantomeno ha controllato se effettivamente ce ne siano anche di interni.
I primi tre sono stati inoltre trattati con laser mentre quelli che ho adesso, nonostante visite continue, assolutamente no.
Sentendomi dunque un po’ trascurata dal mio medico su questo fronte volevo chiedere un consulto a riguardo, se effettivamente questo approccio fosse corretto o meno.
Ho purtroppo la sensazione che la situazione stia peggiorando, quando invece la prima visita è stata fatta quando la situazione era ancora tranquilla è totalmente gestibile.
Ringrazio in anticipo per la risposta ed i chiarimenti in merito
[#1]
In questi casi sarebbe opportuno una consulenza ginecologica per valutare la presenza di condilomi e quindi la tipizzazione. Per quanto riguarda i condilomi esterni normalmente si usa il laser o la crioterapia e successivamente imiquimod 5% per sopprimere le recidive. Io penso che sia restio a bruciare visto la sede che potrebbe creare esiti cicatriziali non indifferenti. Il farmaco è efficace va usato 3 volte a settimana e non deve stare in sede più di 6 ore. Durante il giorno bisogna usare continuamente una crema all'ossido di zinco. Capita molto spesso, vista anche la zona oppure che viene messo troppo farmaco che la zona si arrossi, che si formino croste. Si sospende si usa ossido di zinco a volontà, appena passa il bruciore si riprende. Se assume la pillola la sospenda. La cura non deve mai superare le 16 settimane. Cordiali saluti
Dr.ssa Sonia Devillanova
[#2]
Utente
Grazie mille per la risposta dottoressa.
Dunque mi conferma che la terapia proposta dal mio dermatologo è quella corretta?
Le volevo inoltre chiedere dato che neppure a questo ho avuto risposta dal dottore col quale sono in cura, se e quando sia possibile riprendere rapporti protetti.
Grazie ancora
Dunque mi conferma che la terapia proposta dal mio dermatologo è quella corretta?
Le volevo inoltre chiedere dato che neppure a questo ho avuto risposta dal dottore col quale sono in cura, se e quando sia possibile riprendere rapporti protetti.
Grazie ancora
[#3]
Direi che prima cosa va effettuata una visita ginecologica. A prescindere dall'impossibilità di avere rapporti con Imiquimod, visto il bruciore. Deve essere guarita completamente e successivamente dovrà fare controlli periodici. Per cui solo alla fine della cura, in base al pap test i colleghi che la hanno in cura potranno essere più precisi.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 7.6k visite dal 11/09/2020.
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