Macchia rossastra su prepuzio e sensazione di secchezza glande
Gentili Dottori,
vi chiedo un consulto in quanto, visto l'attuale periodo, sto avendo delle difficoltà nel reperire specialisti per una visita "fisica".
Ciò premesso, vi illustro quanto segue:
- a fine marzo, dopo un normale atto di masturbazione, noto sul prepuzio 2 taglietti longitudinali di qualche mm cadauno, con minima fuoriuscita di sangue.
Nel giro di circa 24 h, i taglietti si sono rimarginati, rimanendo la zona comunque arrossata.
La zona interessata, a riposo, si colloca a ridosso della "punta" del pene (mentre, con il pene in erezione, si trova sotto la corona).
- dopo circa 10 giorni di normali sciacqui con acqua, il rossore continuava a persistere.
La zona interessata presentava una pelle lucida, e poco "elastica".
Ho evitato sia rapporti con mia moglie, che atti di masturbazione.
Contattato il medico di base, consigliava via fono l'applicazione di "Olio Vea" al fine di assecondare il ripristino della zona interessata.
- dopo circa 10 giorni di applicazione, la zona interessata (che nel frattempo è rimasta "stabile" come dimensioni) ha ripreso una buona elasticità; persiste comunque il rossore, a volte più accentuato, a volte quasi nullo.
Inoltre, da qualche giorno alle volte ho una sensazione di "secchezza" del glande.
Quest'ultimo non presenta macchie o rossori particolari.
Non ho alcuna difficoltà nella minizione; inoltre, dopo un'eiaculazione (provata per "test"), non ho riscontrato alcun fastidio.
- ricontattato il medico di base, che persiste nel non visitarmi (sono a disposizioni unicamente per urgenze fino al 4 maggio pv), mi consigliava l'applicazione nella zona interessata di pomata "Pevisone" 2 volte al dì per i prossimi 15 giorni.
Premetto che devo ancora iniziare l'ultimo trattamento, e "spulciando" qualche altro caso trovato nel sito, mi vengono dei dubbi in merito all'ultimo farmaco consigliato dal medico di base in quanto il medicinale contiene cortisone.
Fin tanto non troverò finalmente modo di farmi visitare da un andrologo (o dermatologo?
scusate la banalità della domanda ma fortunatamente non ho alcuna esperienza in merito), secondo voi posso iniziare l'applicazione di Pevisone?
Vi ringrazio per la Vs disponibilità, un saluto.
vi chiedo un consulto in quanto, visto l'attuale periodo, sto avendo delle difficoltà nel reperire specialisti per una visita "fisica".
Ciò premesso, vi illustro quanto segue:
- a fine marzo, dopo un normale atto di masturbazione, noto sul prepuzio 2 taglietti longitudinali di qualche mm cadauno, con minima fuoriuscita di sangue.
Nel giro di circa 24 h, i taglietti si sono rimarginati, rimanendo la zona comunque arrossata.
La zona interessata, a riposo, si colloca a ridosso della "punta" del pene (mentre, con il pene in erezione, si trova sotto la corona).
- dopo circa 10 giorni di normali sciacqui con acqua, il rossore continuava a persistere.
La zona interessata presentava una pelle lucida, e poco "elastica".
Ho evitato sia rapporti con mia moglie, che atti di masturbazione.
Contattato il medico di base, consigliava via fono l'applicazione di "Olio Vea" al fine di assecondare il ripristino della zona interessata.
- dopo circa 10 giorni di applicazione, la zona interessata (che nel frattempo è rimasta "stabile" come dimensioni) ha ripreso una buona elasticità; persiste comunque il rossore, a volte più accentuato, a volte quasi nullo.
Inoltre, da qualche giorno alle volte ho una sensazione di "secchezza" del glande.
Quest'ultimo non presenta macchie o rossori particolari.
Non ho alcuna difficoltà nella minizione; inoltre, dopo un'eiaculazione (provata per "test"), non ho riscontrato alcun fastidio.
- ricontattato il medico di base, che persiste nel non visitarmi (sono a disposizioni unicamente per urgenze fino al 4 maggio pv), mi consigliava l'applicazione nella zona interessata di pomata "Pevisone" 2 volte al dì per i prossimi 15 giorni.
Premetto che devo ancora iniziare l'ultimo trattamento, e "spulciando" qualche altro caso trovato nel sito, mi vengono dei dubbi in merito all'ultimo farmaco consigliato dal medico di base in quanto il medicinale contiene cortisone.
Fin tanto non troverò finalmente modo di farmi visitare da un andrologo (o dermatologo?
scusate la banalità della domanda ma fortunatamente non ho alcuna esperienza in merito), secondo voi posso iniziare l'applicazione di Pevisone?
Vi ringrazio per la Vs disponibilità, un saluto.
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Gentilissimo, non perdo ulteriore tempo con terapie empiriche e si rivolga allo specialista di venereologia per effettuare una peniscopia digitale con lo scopo di fare una diagnosi corretta. Per ulteriori informazioni può leggere nel sito www.peniscopia.it
Cari saluti
Dott.Laino, Roma
Cari saluti
Dott.Laino, Roma
Dr.Luigi Laino Dermovenereologo, Tricologo
Direttore Istituto Dermatologico Latuapelle
www.latuapelle.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 780 visite dal 22/04/2020.
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