Recidiva lichen sleroatrofico?
Buonasera,
sono un uomo di 41 anni.
10 anni fa sono stato operato con circoncisione per una fimosi serrata causata da lichen scleroatrofico.
In seguito alla circoncisione ho seguito terapia per alcuni mesi con Piascledine, Olio Vea e lavaggi con latte detergente delicato (Savel Bad latte).
Gli unici esiti sono stati qualche lieve segno cicatriziale sull'asta e una lieve alterazione cromatica su qualche punto del glande, Per molti anni non ho più accusato disturbi.
4 anni fa ho accusato un forte prurito per un paio di giorni.
Ho subito preso appuntamento per una visita di controllo e mi è stato prescritto l'uso di pomata Advantan per alcuni giorni e di Ceramol.
Il problema è rapidamente rientrato e non si è più ripresentato.
10-14 gg.
fa, in seguito ad un evacuazione di feci un pò dure e consistenti, ho avvertito fastidio al retto e mi si è poi gonfiata un'emorroide.
Ho utilizzato della pomata Preparazione H, e dopo un paio di giorni ho iniziato ad avere prurito al retto.
Poco dopo, ho accusato un forte prurito anche al glande.
Ho applicato dell'olio Vea sul glande, sperando passasse, e in effetti, un paio di giorni dopo, il disagio sui era notevolmente ridotto.
Ho comunque, per sicurezza, contattato lo studio dermatologico, il giorno 3.
Essendo chiuso a causa dell'emergenza coronavirus ho inviato un messaggio, seguendo le indicazioni della loro segreteria.
Domenica 5 il prurito si è ripresentato, e ho notato, inoltre, la presenza di una specie di solco visibile che segue la corona del glande, appena sopra di essa, come se la mucosa in quel punto avesse formato una pieghetta perchè di fosse leggermente rattrappita e incavata.
Il giorno Lunedì 6 ho notato che la zona della corona del glande, ha assunto inoltre una colorazione leggermente sbiadita, di un rosa più pallido.
Sono stato quindi contattato telefonicamente dal dermatologo, a cui ho esposto la problematica.
Inizialmente era propenso all'uso del solo Olio Vea e di Ceramol, ma, quando ha saputo che il prurito era ricominciato e c'è questa pieghetta e lieve scolorimento mi ha detto di applicare anche Advantan la sera per qualche giorno, e poi risentirci.
Quando ho detto della concomitante presenza di prurito al retto, mi ha detto che non vi è alcuna correlazione.
Adesso, dopo 3 giorni di applicazioni, dopo un'iniziale miglioramento, il prurito si è riaccentuato, la zona della corona appare un pò schiarita e ho notato una piccola irritazione rossa appena sopra il meato, che si placa parzialmente con l'olio Vea.
Persiste il prurito al retto, e ho notato la sera e la mattina un forte prurito allo scroto, che appare un pò rosso e irritato.
Volevo chiedere se è possibile che l'ammorbidente nella biancheria (cambiato con una versione più concentrata qualche gg.
fa) potrebbe essere concausa (nel dubbio ho dormito senza), se la terapia può ritenersi corretta, se il prurito ano-scroto-pene può essere correlato e se dovrei insistere (o rivolgermi altrove) per essere visitato di persona.
Grazie.
sono un uomo di 41 anni.
10 anni fa sono stato operato con circoncisione per una fimosi serrata causata da lichen scleroatrofico.
In seguito alla circoncisione ho seguito terapia per alcuni mesi con Piascledine, Olio Vea e lavaggi con latte detergente delicato (Savel Bad latte).
Gli unici esiti sono stati qualche lieve segno cicatriziale sull'asta e una lieve alterazione cromatica su qualche punto del glande, Per molti anni non ho più accusato disturbi.
4 anni fa ho accusato un forte prurito per un paio di giorni.
Ho subito preso appuntamento per una visita di controllo e mi è stato prescritto l'uso di pomata Advantan per alcuni giorni e di Ceramol.
Il problema è rapidamente rientrato e non si è più ripresentato.
10-14 gg.
fa, in seguito ad un evacuazione di feci un pò dure e consistenti, ho avvertito fastidio al retto e mi si è poi gonfiata un'emorroide.
Ho utilizzato della pomata Preparazione H, e dopo un paio di giorni ho iniziato ad avere prurito al retto.
Poco dopo, ho accusato un forte prurito anche al glande.
Ho applicato dell'olio Vea sul glande, sperando passasse, e in effetti, un paio di giorni dopo, il disagio sui era notevolmente ridotto.
Ho comunque, per sicurezza, contattato lo studio dermatologico, il giorno 3.
Essendo chiuso a causa dell'emergenza coronavirus ho inviato un messaggio, seguendo le indicazioni della loro segreteria.
Domenica 5 il prurito si è ripresentato, e ho notato, inoltre, la presenza di una specie di solco visibile che segue la corona del glande, appena sopra di essa, come se la mucosa in quel punto avesse formato una pieghetta perchè di fosse leggermente rattrappita e incavata.
Il giorno Lunedì 6 ho notato che la zona della corona del glande, ha assunto inoltre una colorazione leggermente sbiadita, di un rosa più pallido.
Sono stato quindi contattato telefonicamente dal dermatologo, a cui ho esposto la problematica.
Inizialmente era propenso all'uso del solo Olio Vea e di Ceramol, ma, quando ha saputo che il prurito era ricominciato e c'è questa pieghetta e lieve scolorimento mi ha detto di applicare anche Advantan la sera per qualche giorno, e poi risentirci.
Quando ho detto della concomitante presenza di prurito al retto, mi ha detto che non vi è alcuna correlazione.
Adesso, dopo 3 giorni di applicazioni, dopo un'iniziale miglioramento, il prurito si è riaccentuato, la zona della corona appare un pò schiarita e ho notato una piccola irritazione rossa appena sopra il meato, che si placa parzialmente con l'olio Vea.
Persiste il prurito al retto, e ho notato la sera e la mattina un forte prurito allo scroto, che appare un pò rosso e irritato.
Volevo chiedere se è possibile che l'ammorbidente nella biancheria (cambiato con una versione più concentrata qualche gg.
fa) potrebbe essere concausa (nel dubbio ho dormito senza), se la terapia può ritenersi corretta, se il prurito ano-scroto-pene può essere correlato e se dovrei insistere (o rivolgermi altrove) per essere visitato di persona.
Grazie.
[#1]
Gentile utente, ritengo che il lichen scleroatrofico vada sempre controllato periodicamente e non lasciato alla gestione del paziente. Le consiglio quindi di aggiornare la situazione con una visita di dermatologia e venereologia
Mi faccia sapere
Cordialità
Drssa Suetti
Per info
www.lichensclerosus.it
Mi faccia sapere
Cordialità
Drssa Suetti
Per info
www.lichensclerosus.it
Dr.ssa Silvia Suetti, Dermatologo e Tricologo
www.tricologa.it
Segreteria 06.90213462
[#2]
Utente
La ringrazio per la gentile risposta, Dr.ssa.
Mi sono sempre attenuto pedissequamente alle indicazioni. Giusto recentemente avevo pensato di fare una visita di controllo perchè avevo notato una piccola macchia rossa vicino al meato, ma poi è sopraggiunta la restrizione governativa.
Mi ha intristito molto apprendere della possibilità di recidive. 10 anni fa mi era stata proposta una circoncisione totale, che mi era stato detto sarebbe stata completamente risolutiva. Ma, avendo letto di testimonianze di persone circoncise che lamentavano una riduzione notevole della sensibilità che aveva negativamente inciso sulla loro sfera sessuale, mi sono spaventato e ho voluto chiedere una seconda opinione. L'urologo e andrologo che mi ha poi operato ha detto che lui preferiva un'approccio più conservativo, salvando parte dei tessuti, e che la cosa sarebbe comunque stata risolutiva, da sua esperienza, senza possibilità di recidive.
Come dicevo, l'unica esperienza di fastidi in 10 anni è stata 4 anni fa, con un forte prurito passato in pochissimi giorni con l'applicazione di Advantan, senza alcuna conseguenza. Per il resto, mai avuto un problema. Sempre avuto rapporti senza uso particolare di lubrificanti o alcunché e tenuto igiene normale, né la frizione né la biancheria né altri mi ha mai dato problemi, per cui ero tranquillissimo.
Adesso temo di essere stato mal consigliato, e la cosa mi deprime molto, sono molto triste ed abbattuto, in questi giorni. Oltre al fastidio, temo gli esiti cicatriziali e la discromia ulteriore sul glande e come la cosa potrebbe rovinare la mia futura vita sessuale.
Ho preso appuntamento per il giorno 15 con un dermatologo venereologo che ha accettato di vedermi (né lo specialista che mi ha seguito a suo tempo, né un dermatologo a cui mi sono rivolto di recente per altri motivi e che mi ha fatto una buona impressione erano disponibili, al momento).
Approfitto della sua cortesia, nel frattempo, per chiedere lumi in merito all'applicazione della crema.
Ammesso e non concesso che l'uso di Advantan sia una terapia corretta, non mi è perfettamente chiaro come applicarle la crema. Innanzitutto leggo che, da bugiardino, non andrebbe applicato sulle mucose. Immagino perchè l'assorbimento del cortisone può essere deleterio, ma io devo applicarlo proprio sul glande...
C'è scritto, inoltre, che va applicato un sottile velo sulla zona. Questo vuol dire che devo spalmare fino ad avvenuto assorbimento o devo solo passarlo leggermente e lasciare la zona bianca, velata di crema?
Il mio dubbio nasce soprattutto dal fatto che, avendo ancora una parte di pelle che va a coprire la base del glande, se spalmo la crema e lascio un velo bianco poi me la ritrovo ancora lì dopo 8 ore di sonno, con la parte che rimane umida e bianca. All'atto pratico, è come fare un bendaggio costrittivo. Non è che la cosa può essere eccessiva e danneggiare i tessuti? La zona appena sopra la corona è proprio quella asciutta e interessata dalla discromia.
Inoltre, non è che la crema può seccare ulteriormente? Posso utilizzarla insieme a Ceramol e/o Olio Vea, in modo da lasciare la zona più umida, o devo applicarli in momenti separati?
Mi scuso per queste domande, forse banali, ma ho scritto ieri al dermatologo che mi ha consigliato l'applicazione solo per chiedere di ricordarmi se andava fatta alla sera e mi ha risposto bruscamente che me lo aveva già detto telefonicamente, vorrei evitare di chiedere altre delucidazioni perchè mi è parso poco collaborativo.
Mi sono sempre attenuto pedissequamente alle indicazioni. Giusto recentemente avevo pensato di fare una visita di controllo perchè avevo notato una piccola macchia rossa vicino al meato, ma poi è sopraggiunta la restrizione governativa.
Mi ha intristito molto apprendere della possibilità di recidive. 10 anni fa mi era stata proposta una circoncisione totale, che mi era stato detto sarebbe stata completamente risolutiva. Ma, avendo letto di testimonianze di persone circoncise che lamentavano una riduzione notevole della sensibilità che aveva negativamente inciso sulla loro sfera sessuale, mi sono spaventato e ho voluto chiedere una seconda opinione. L'urologo e andrologo che mi ha poi operato ha detto che lui preferiva un'approccio più conservativo, salvando parte dei tessuti, e che la cosa sarebbe comunque stata risolutiva, da sua esperienza, senza possibilità di recidive.
Come dicevo, l'unica esperienza di fastidi in 10 anni è stata 4 anni fa, con un forte prurito passato in pochissimi giorni con l'applicazione di Advantan, senza alcuna conseguenza. Per il resto, mai avuto un problema. Sempre avuto rapporti senza uso particolare di lubrificanti o alcunché e tenuto igiene normale, né la frizione né la biancheria né altri mi ha mai dato problemi, per cui ero tranquillissimo.
Adesso temo di essere stato mal consigliato, e la cosa mi deprime molto, sono molto triste ed abbattuto, in questi giorni. Oltre al fastidio, temo gli esiti cicatriziali e la discromia ulteriore sul glande e come la cosa potrebbe rovinare la mia futura vita sessuale.
Ho preso appuntamento per il giorno 15 con un dermatologo venereologo che ha accettato di vedermi (né lo specialista che mi ha seguito a suo tempo, né un dermatologo a cui mi sono rivolto di recente per altri motivi e che mi ha fatto una buona impressione erano disponibili, al momento).
Approfitto della sua cortesia, nel frattempo, per chiedere lumi in merito all'applicazione della crema.
Ammesso e non concesso che l'uso di Advantan sia una terapia corretta, non mi è perfettamente chiaro come applicarle la crema. Innanzitutto leggo che, da bugiardino, non andrebbe applicato sulle mucose. Immagino perchè l'assorbimento del cortisone può essere deleterio, ma io devo applicarlo proprio sul glande...
C'è scritto, inoltre, che va applicato un sottile velo sulla zona. Questo vuol dire che devo spalmare fino ad avvenuto assorbimento o devo solo passarlo leggermente e lasciare la zona bianca, velata di crema?
Il mio dubbio nasce soprattutto dal fatto che, avendo ancora una parte di pelle che va a coprire la base del glande, se spalmo la crema e lascio un velo bianco poi me la ritrovo ancora lì dopo 8 ore di sonno, con la parte che rimane umida e bianca. All'atto pratico, è come fare un bendaggio costrittivo. Non è che la cosa può essere eccessiva e danneggiare i tessuti? La zona appena sopra la corona è proprio quella asciutta e interessata dalla discromia.
Inoltre, non è che la crema può seccare ulteriormente? Posso utilizzarla insieme a Ceramol e/o Olio Vea, in modo da lasciare la zona più umida, o devo applicarli in momenti separati?
Mi scuso per queste domande, forse banali, ma ho scritto ieri al dermatologo che mi ha consigliato l'applicazione solo per chiedere di ricordarmi se andava fatta alla sera e mi ha risposto bruscamente che me lo aveva già detto telefonicamente, vorrei evitare di chiedere altre delucidazioni perchè mi è parso poco collaborativo.
[#3]
Utente
Buongiorno nuovamente, sono andato alla visita e il dermatologo venereologo che mi ha visitato mi ha detto che secondo lui non ci sono segni di ripresa del lichen e che si tratta di un infiammazione del glande ed eritema sullo scroto dovuti, a suo dire, probabilmente alla posizione seduta o sudore.
La cosa mi lascia un pò perplesso, visto che lavoro normalmente seduto per ore e non ho mai avuto nulla del genere.
Ma un eritema sul glande può causare un'ipopigmentazione e secchezza ad una striscia di tessuto lungo tutta la corona? L'infiammazione non dovrebbe, al contrario, arrossarla? E poi, proprio sopra la corona, ovvero proprio la parte coperta da ciò che mi è rimasto del prepuzio?
La cosa mi lascia un pò perplesso, visto che lavoro normalmente seduto per ore e non ho mai avuto nulla del genere.
Ma un eritema sul glande può causare un'ipopigmentazione e secchezza ad una striscia di tessuto lungo tutta la corona? L'infiammazione non dovrebbe, al contrario, arrossarla? E poi, proprio sopra la corona, ovvero proprio la parte coperta da ciò che mi è rimasto del prepuzio?
[#4]
Utente
Aggiungo che, da ieri sera, ho una fastidiosa fitta a sinistra della testa, non alla tempia ma molto più in alto, in alto a sinistra della fonte, all'altezza all'attaccatura dei capelli. Ho fitte sporadiche di dolore acuto, e se tocco la zona premendo con le dita fa male. È come se fosse mal di testa, ma con dolori anche al tatto, sfiorando solo la cute. Ho cercato in rete ma non trovo nulla. È possibile sia quello che definiscono "allodinia"?
Può essere che l'uso ripetuto di cortisone per 10 giorni sulle mucose mi abbia causato qualche effetto collaterale? Leggo sul bugiardino che l'emicrania può essere un effetto.
Mi è anche venuto uno sfogo in un punto, sulla fronte.
Può essere che l'uso ripetuto di cortisone per 10 giorni sulle mucose mi abbia causato qualche effetto collaterale? Leggo sul bugiardino che l'emicrania può essere un effetto.
Mi è anche venuto uno sfogo in un punto, sulla fronte.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 5.1k visite dal 09/04/2020.
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