Se affetti da psoriasi ma non in cura, il contagio da coronavirus può avere effetti più pesanti?
Buon pomeriggio,
sono una ragazza di 28 anni e da quando ho 7 anni soffro di psoriasi, aggravatasi col tempo, ma comunque non troppo estesa o fastidiosa.
Attualmente è presente sul cuoio capelluto (quasi il 100% di esso) e qualche macchiolina sui gomiti.
Dato che, a parte qualche raro episodio di prurito sul cuoio capelluto, non mi ha mai dato particolari problemi, è ormai da anni che non seguo alcun trattamento.
Volevo capire se un eventuale contagio da coronavirus può avere effetti più "pesanti" o complicanze su un paziente, come me, affetto da psoriasi ma non in trattamento.
Grazie.
Cordiali saluti.
sono una ragazza di 28 anni e da quando ho 7 anni soffro di psoriasi, aggravatasi col tempo, ma comunque non troppo estesa o fastidiosa.
Attualmente è presente sul cuoio capelluto (quasi il 100% di esso) e qualche macchiolina sui gomiti.
Dato che, a parte qualche raro episodio di prurito sul cuoio capelluto, non mi ha mai dato particolari problemi, è ormai da anni che non seguo alcun trattamento.
Volevo capire se un eventuale contagio da coronavirus può avere effetti più "pesanti" o complicanze su un paziente, come me, affetto da psoriasi ma non in trattamento.
Grazie.
Cordiali saluti.
[#1]
Carissima
Anche se la via respiratoria e le mucose orale, nasale e congiuntivale rappresentino la principale via di penetrazione del virus, si teme anche che il cosiddetto COVID-19, nostro indesiderato compagno di viaggio in questo allucinante primo quadrimestre 2020, possa penetrare attraverso piccole ferite cutanee.
Pertanto il rischio cui io ritengo lei verosimilmente possa essere esposta è legato alla presenza di piccole lesioni cutanee (eventuali aree sottoposte a grattamento anche involontario), in particolare nella zona del cuoio capelluto particolarmente vicina alle aree primariamente esposte ad emissione di aerosol respiratori di eventuali pazienti infetti o portatori asintomatici dell’infezione con cui le potesse interfacciarsi , involontariamente e casualmente.
Lei non assume farmaci per la sua patologia pertanto ritengo che lei non corra alcun altro rischio specifico di infezione da COVID-19 legato espressamente alla sua patologia dermatologica.
Cordiali saluti
Anche se la via respiratoria e le mucose orale, nasale e congiuntivale rappresentino la principale via di penetrazione del virus, si teme anche che il cosiddetto COVID-19, nostro indesiderato compagno di viaggio in questo allucinante primo quadrimestre 2020, possa penetrare attraverso piccole ferite cutanee.
Pertanto il rischio cui io ritengo lei verosimilmente possa essere esposta è legato alla presenza di piccole lesioni cutanee (eventuali aree sottoposte a grattamento anche involontario), in particolare nella zona del cuoio capelluto particolarmente vicina alle aree primariamente esposte ad emissione di aerosol respiratori di eventuali pazienti infetti o portatori asintomatici dell’infezione con cui le potesse interfacciarsi , involontariamente e casualmente.
Lei non assume farmaci per la sua patologia pertanto ritengo che lei non corra alcun altro rischio specifico di infezione da COVID-19 legato espressamente alla sua patologia dermatologica.
Cordiali saluti
DOTT. MARCO SPAGNOLETTI
NAPOLI
POZZUOLI
ISCHIA
AVELLINO
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.6k visite dal 31/03/2020.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Covid-19
Il Covid-19 è la malattia infettiva respiratoria che deriva dal SARS-CoV-2, un nuovo coronavirus scoperto nel 2019: sintomi, cura, prevenzione e complicanze.