Tampone balano prepuziale due volte positivo a e. coli
Buongiorno cari Dottori,
Vi scrivo in quanto a Novembre a causa di un cattivissimo odore proveniente dal mio pene ho effettuato delle colture e un tampone del solco balano prepuziale, quest'ultimo è risultato positivo a E.
Coli.
Lo specialista che mi ha visitato non lo ha ritenuto rilevante nè ha ritenuto rilevante il cattivo odore del mio pene e mi ha detto di non fare assolutamente niente in quanto negli ultimi anni ho assunto fin troppi antibiotici a causa di problemi legati a prostatiti varie.
Nonostante tutto, ne ho discusso col mio medico curante il quale concordava con me sul fatto che lo specialista potrebbe aver sottovalutato il cattivo odore (comprensibile visto che mi ha visitato 20 minuti dopo averlo lavato).
Allora mi è stata prescritta una terapia antibiotica che ha scacciato il cattivo odore fortunatamente, ma che mi ha causato una balanopostite.
Il venereologo da cui mi sono recato ha ritenuto fosse una candida e mi ha prescritto una terapia con creme ed emulsioni varie.
Questa infezione micotica sembra essere effettivamente sparite, il pene è tornato a regime ma lo noto leggermente piu' arrossato del normale e basta una minima sollecitazione per farlo arrossare.
Mi sono recato da un nuovo urologo per una prostatite e ne ho approfittato per chiedere consigli su questo problema.
Lui visitandomi non ha visto niente e anche lui ritiene il tampone balanoprepuziale poco veritiero e poco affidabile (come me del resto, ma se due indizi fanno una prova... ) e mi ha detto che la ''candida'' è passata e che gli arrossamenti potrebbero essere dovuti alla non completissima guarigione.
Mi ha suggerito di ripetere una spermiocoltura e urinocoltura.
A questi due esami per scrupolo ho voluto aggiungere un tampone per avere la certezza che l'infezione micotica sia passata, e ho trovato nuovamente il tampone positivo a E.
Coli.
Dal laboratorio analisi, senza sapere la mia storia, semplicemente leggendo il risultato del tampone hanno immaginato che io abbia una balanopostite.
A questo punto sono confuso sul da farsi.
Non so se accettare la poca veridicità del tampone o se recarmi nuovamente presso il venereologo.
Sono presenti numerose sensibilità agli antibiotici.
Cosa mi consigliate?
Gli unici sintomi che ho attualmente sono:
Glande lucido, lievemente arrossato
Prepuzio che si arrossa facilmente (di solito quando c'è un'infezione si ''restringe'' e attualmente sembra essere tornato normale nonostante il rossore)
Gocciolamento postminzionale (riconducibile alla mia prostatite forse?)
Grazie
Vi scrivo in quanto a Novembre a causa di un cattivissimo odore proveniente dal mio pene ho effettuato delle colture e un tampone del solco balano prepuziale, quest'ultimo è risultato positivo a E.
Coli.
Lo specialista che mi ha visitato non lo ha ritenuto rilevante nè ha ritenuto rilevante il cattivo odore del mio pene e mi ha detto di non fare assolutamente niente in quanto negli ultimi anni ho assunto fin troppi antibiotici a causa di problemi legati a prostatiti varie.
Nonostante tutto, ne ho discusso col mio medico curante il quale concordava con me sul fatto che lo specialista potrebbe aver sottovalutato il cattivo odore (comprensibile visto che mi ha visitato 20 minuti dopo averlo lavato).
Allora mi è stata prescritta una terapia antibiotica che ha scacciato il cattivo odore fortunatamente, ma che mi ha causato una balanopostite.
Il venereologo da cui mi sono recato ha ritenuto fosse una candida e mi ha prescritto una terapia con creme ed emulsioni varie.
Questa infezione micotica sembra essere effettivamente sparite, il pene è tornato a regime ma lo noto leggermente piu' arrossato del normale e basta una minima sollecitazione per farlo arrossare.
Mi sono recato da un nuovo urologo per una prostatite e ne ho approfittato per chiedere consigli su questo problema.
Lui visitandomi non ha visto niente e anche lui ritiene il tampone balanoprepuziale poco veritiero e poco affidabile (come me del resto, ma se due indizi fanno una prova... ) e mi ha detto che la ''candida'' è passata e che gli arrossamenti potrebbero essere dovuti alla non completissima guarigione.
Mi ha suggerito di ripetere una spermiocoltura e urinocoltura.
A questi due esami per scrupolo ho voluto aggiungere un tampone per avere la certezza che l'infezione micotica sia passata, e ho trovato nuovamente il tampone positivo a E.
Coli.
Dal laboratorio analisi, senza sapere la mia storia, semplicemente leggendo il risultato del tampone hanno immaginato che io abbia una balanopostite.
A questo punto sono confuso sul da farsi.
Non so se accettare la poca veridicità del tampone o se recarmi nuovamente presso il venereologo.
Sono presenti numerose sensibilità agli antibiotici.
Cosa mi consigliate?
Gli unici sintomi che ho attualmente sono:
Glande lucido, lievemente arrossato
Prepuzio che si arrossa facilmente (di solito quando c'è un'infezione si ''restringe'' e attualmente sembra essere tornato normale nonostante il rossore)
Gocciolamento postminzionale (riconducibile alla mia prostatite forse?)
Grazie
[#1]
Gentile utente
il Glande arrossato potrebbe essere compatibile con molte situazioni anche non infettive visto il tempo intercorso dall'inizio dei sintomi:
Guardi come si deve fare (andando dal Venereologo dermatologo) per fare diagnosi corretta:
https://latuapelle.it/macchia-rossa-pene-peniscopia/
carissimi saluti
Dr Laino
il Glande arrossato potrebbe essere compatibile con molte situazioni anche non infettive visto il tempo intercorso dall'inizio dei sintomi:
Guardi come si deve fare (andando dal Venereologo dermatologo) per fare diagnosi corretta:
https://latuapelle.it/macchia-rossa-pene-peniscopia/
carissimi saluti
Dr Laino
Dr.Luigi Laino Dermovenereologo, Tricologo
Direttore Istituto Dermatologico Latuapelle
www.latuapelle.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 10.7k visite dal 18/01/2020.
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