Pemfigo

Gentilissimi dottori, sono una donna di 33 anni.
Da circa un anno mi è stata diagnosticata una proctite ulcerosa che tengo a bada senza particolari problemi.
Soffro, sempre da un anno circa, di xeroftalmia che controllo con l'utilizzo costante di lacrime artificiali e gel notturni.
Soffro di parodontite, anche questa tenuta sotto controllo con visite odontoiatriche costanti e corretta igiene orale.
Ex fumatrice.
Soffro di leggera dermatite seborroica che si manifesta di solito solo sopra le sopracciglia.
Da un po' di tempo a questa parte sto notando un evidente diradamento dei capelli che mi preoccupa molto ma il motivo del consulto è un altro.

Da circa due anni soffro di candidosi orale, afte continue e, per un lungo periodo, venivano via dalla bocca (gengive e guance interne) filamenti di pelle o mucosa.
Non saprei dire; come se lo strato più superficiale della pelle venga via formando dei lunghi fili bianchi e viscidi.
Il processo è assolutamente indolore e non si verifica da un po'.
Poco più di un anno fa un dentista mi aveva detto che poteva trattarsi di pemfigo e, sebbene altri specialisti (dermatologa e medico di base) abbiano scongiurato questa ipotesi, da allora non riesco a pensare ad altro.
Al momento ho una specie di ferita sulla guancia (in una zona troppo bassa per essere una morsicatura) coperta da uno strato di pelle bianca (in questo caso non viscida.
Pochi mm di pelle bianca e compatta) che è venuta via quando l'ho tirata.
Non è dolorosa.
Solo un leggero fastidio.
Queste afte continue, questo strano taglietto, i filamenti di pelle sono tutti sintomi che ho da almeno un paio di anni.
Se si fosse trattato di pemfigo a quest'ora si sarebbe già manifestato in forma più aggressiva?
Quali esami è possibile fare per scongiurare questo pensiero che mi tormenta?