Infiammazione del prepuzio dopo rapporto non protetto
Circa un mese e mezzo fa ho avuto un rapporto occasionale non protetto. Il giorno immediatamente successivo al rapporto ho avvertito un prurito moltoforte all'asta del pene a al prepuzio nella zona prossima al frenulo, ma senza rossori. Dopo pochi giorni, non passando, preso da panico ho fatto una stupidaggine e mi sono praticamente auto-somministratio 2g di Azitromicina e due iniezioni da 1g di Ceftriaxone (1 lo stesso giorno e l'altra il giorno successivo). Il prurito è scompraso, ma da allora permane, solamente sul prepuzio, un arrossamento a forma quasi di anello. In altre parole, è come se una parte del prepuzio (più distante dal glande di circa 5mm) fosse tutta arrossata tutta attorno al pene formando una speciedi anello. Dopo l'assunzione degli antibiotici devo anche avere avuto una reazione avversa all'Azitromicina (il palato superiore e la lingua sono diventati urenti e la lingua ha mostrato delle placche biancastre), il medico di base, supponendo una candidosi orale, mi ha prescritto Diflucan 150 (300 mg il primo giorno e poi 150 mg. per 14 gg), anche se poi parlando col mio dentista lui ha supposto una infiammazione da farmaco, ma in assenza di candida. La bocca è praticamente guarita, ma sul pene permane questo rossore a livello del solo prepuzio. Su consiglio del medico di base ho applicato Gentalyn Beta, ma senza risultati apprezzabili. Il rossore rimane e c'è anche un lievissimo bruciore, ma solo se manipolo il pene. Ho fatto anche le sierologie per le malattie veneree (HIV, sifilide, epatiti) e ritirerò a breve i risultati. Ho visto anche un dermatologo privatamente, che mi ha detto che secondo lui è solo una forma irritativa e mi ha prescritto una crema cosmetica per le dermatiti atopiche dei neonati e dei lavaggi con un detergente intimo delicato (Cetophil). Ma non vedo benefici. Anzi, mettendo la crema poi mi si arrossa anche il glande. Se non faccio nulla il SOLO prepuzio mantiene questo anello rosso. Dolente solo al tatto (quasi un fastidio) con lieve bruciore. Ovviamente di rapporti non se ne parla, ma anche con la masturbazione aumenta l'infiammazione anche con l'uso di lubrificanti a base acquosa. Dopo un mese e mezzo non so più che fare e vi chiedo un sincero consiglio su cosa fare per potere risolvere il problema. Come procedere?
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Sospenda subito le terapie autoprescritte e produca per il suo Bene una visita Venereologica
per info generali:
www.venereologo.it
saluti e mi faccia sapere.
Dr Laino
per info generali:
www.venereologo.it
saluti e mi faccia sapere.
Dr Laino
Dr.Luigi Laino Dermovenereologo, Tricologo
Direttore Istituto Dermatologico Latuapelle
www.latuapelle.it
[#4]
Utente
Lui mi ha detto di aspettare una settimana e di contattarlo qualora non migliorasse. Mancano pochi giorni allo scadere dei 7 giorni ... se non migliora lo ricontatto.
Volevo solo chiederle se esistono patologie che interessano solo il prepuzio nel modo che le ho descritto, perchè francamente mi è sembrato confuso anche il dermatologo e secondo lui si tratta solo di una forma irritativa.
Volevo solo chiederle se esistono patologie che interessano solo il prepuzio nel modo che le ho descritto, perchè francamente mi è sembrato confuso anche il dermatologo e secondo lui si tratta solo di una forma irritativa.
[#6]
Utente
Gentile Dott.Laino,
La ricontatto per aggiornarla sul mio caso.
Premetto che ho ritirato le sierologie per HIV, Epatiti e Sifilide e che tutte risultano negative.
Come temevo, la diagnosi formulata dal primo dermatologo di dermatite atopica si è rivelata errata. La pomata utilizzata non ha dato alcun risultato apprezzabile. Anzi la situazione è progressivamente peggiorata e l'infiammazione del prepuzio è progressivamente aumentata.
A questo punto ho preso una decisione drastica, ma credo di buon senso alla luce dei risultati.
Ho interrotto ogni terapia e già dopo 3-4 giorni la situazione è peggiorata ulteriormente e sul glande sono comparsi dei puntini rossi e ha iniziato ad arrossarsi anche lui.
Ho preso quindi appuntamento privatamente presso un dermatologo/veneorologo molto famoso nella mia città, che ha operato per anni e ancora opera presso un noto ospedale dermatologico della mia città.
Appena vistomi mi ha diagnosticato subito una balanopostite candidosica dicendomi che i puntini rossi sul glande erano un sintomo clinico inequivocabile.
Alle mie domande circa il perchè la precedente terapia col Diflucan non avesse funzionato, mi ha anche spiegato che ultimamente esistono molti ceppi di candida resistenti al fluconazolo e che non era la prima volta che ne vedeva.
Mi ha fatto iniziare (da ieri) la seguente terapia:
- Sporanox 2x100 mg/die per 3 gg.
- Lavaggio del pene con acqua e bicarbonato di sodio
- Spennellare glande e prepuzio con Eosina sera e mattina
- Dopo la spennellatura lasciare asciugare l'Eosina e sucessivamente applicare pomata Suadian
- Trattamento topico da effettuarsi per 10gg.
Alla fine del trattamento contattarlo se risolutivo.
Per evitare recidive mi ha dato da assumere per 60 gg. l'integratore Macrocea fin da subito.
Alla fine del trattamento di 10gg. sopra indicato mi ha detto di applicare crema Avène Cicalfate, al fine di ripristinare la salute della mucosa, per altri 20gg.
Mi ha detto di contattarlo telefonicamente per tenerlo aggiornato sugli sviluppi.
Incrocio le dita e spero sia la volta buona.
Cosa ne pensa???
La ricontatto per aggiornarla sul mio caso.
Premetto che ho ritirato le sierologie per HIV, Epatiti e Sifilide e che tutte risultano negative.
Come temevo, la diagnosi formulata dal primo dermatologo di dermatite atopica si è rivelata errata. La pomata utilizzata non ha dato alcun risultato apprezzabile. Anzi la situazione è progressivamente peggiorata e l'infiammazione del prepuzio è progressivamente aumentata.
A questo punto ho preso una decisione drastica, ma credo di buon senso alla luce dei risultati.
Ho interrotto ogni terapia e già dopo 3-4 giorni la situazione è peggiorata ulteriormente e sul glande sono comparsi dei puntini rossi e ha iniziato ad arrossarsi anche lui.
Ho preso quindi appuntamento privatamente presso un dermatologo/veneorologo molto famoso nella mia città, che ha operato per anni e ancora opera presso un noto ospedale dermatologico della mia città.
Appena vistomi mi ha diagnosticato subito una balanopostite candidosica dicendomi che i puntini rossi sul glande erano un sintomo clinico inequivocabile.
Alle mie domande circa il perchè la precedente terapia col Diflucan non avesse funzionato, mi ha anche spiegato che ultimamente esistono molti ceppi di candida resistenti al fluconazolo e che non era la prima volta che ne vedeva.
Mi ha fatto iniziare (da ieri) la seguente terapia:
- Sporanox 2x100 mg/die per 3 gg.
- Lavaggio del pene con acqua e bicarbonato di sodio
- Spennellare glande e prepuzio con Eosina sera e mattina
- Dopo la spennellatura lasciare asciugare l'Eosina e sucessivamente applicare pomata Suadian
- Trattamento topico da effettuarsi per 10gg.
Alla fine del trattamento contattarlo se risolutivo.
Per evitare recidive mi ha dato da assumere per 60 gg. l'integratore Macrocea fin da subito.
Alla fine del trattamento di 10gg. sopra indicato mi ha detto di applicare crema Avène Cicalfate, al fine di ripristinare la salute della mucosa, per altri 20gg.
Mi ha detto di contattarlo telefonicamente per tenerlo aggiornato sugli sviluppi.
Incrocio le dita e spero sia la volta buona.
Cosa ne pensa???
Questo consulto ha ricevuto 9 risposte e 6.4k visite dal 14/11/2019.
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