Ovaio micropolicistico e caduta dei capelli
Salve,
sono una ragazza di 24 anni. Ho deciso di chiedere un consulto su Medicitalia -ben consapevole che in alcun modo questo sostituirebbe una visita specialistica- per avere un parere medico sulla correlazione tra ovaio micropolicistico e caduta dei capelli, come potete leggere nel titolo della mia domanda. Vi descriverò la mia storia clinica: l'ovaio micropolicistico mi è stato diagnosticato durante una visita ginecologica che ho effettuato nel novembre 2012. L'anno successivo e nel 2017 ne ho effettuate altre due e all'ecografia sono risultate sempre queste piccole cisti in ambedue le ovaie. Il motivo delle visite era l'amenorrea, iniziata nel febbraio 2013 e perdurata sino ad agosto del 2014 (è durata così a lungo perché ho ignorato il problema, attribuendolo ad un calo ponderale repentino dovuto alle mie restrizioni alimentari e non dandogli la giusta importanza). Ho trattato l'amenorrea con Estinette (NON ricordo il dosaggio!) una volta al giorno per 18 mesi, dopo i quali, seguendo le indicazioni della mia ginecologa, l'ho interrotta. Si è manifestata un'amenorrea post pillola durata sino ad agosto del 2016: da agosto del 2016 ad ottobre dello stesso anno ho avuto regolari mestruazioni, dopodiché di nuovo amenorrea fino a giugno del 2017, in cui le mestruazioni sono tornate, per durare fino a settembre 2017. Da lì di nuovo amenorrea sino ad agosto del 2018. Da quel mese in poi ho mestruazioni regolari, senza aver effettuato, a parte la pillola contraccettiva sopracitata, nessuna terapia. Vi premetto che gli ormoni tiroidei, controllati settimana scorsa, non hanno nulla di anomalo. Giungo faticosamente al problema capelli: Nell'estate 2012 ho notato una vistosa perdita di capelli, accompagnata da un certo diradamento: non ho mai avuto molti capelli e anche mia madre li ha molto sottili (si vedono anche alcune aree di cuoio capelluto), ma nessuna di noi due è calva, abbiamo meno capelli delle altre donne, ma non sembra una mancanza patologica, a vedersi (spero di essermi spiegata bene). Nel 2012 il mio peso era normale (48 Kg per 158 cm di altezza), quindi non stavo facendo nessuna dieta ed escludo una caduta carenziale. Nel 2013 la situazione è peggiorata perché ho iniziato a restringere la mia alimentazione, arrivando a 43 kg e non effettuando nessuna terapia per la cura dei capelli. Nel 2015 una visita dermatologica ha chiarito il problema: si trattava di alopecia. Il dermatologo mi ha prescritto terapia con minoxidil 2% per 3-4 mesi, che ha apportato un vistoso miglioramento (i miei capelli erano normali, similissimi a quelli di tutte le mie coetanee). Da allora ho interrotto e ripreso la cura con il minoxidil al bisogno, ma per problemi legati alla distanza fisica, non sono più tornata dal dermatologo di fiducia a effettuare controlli. Vi scrivo perché da circa due settimane noto che i miei capelli si sono un po' diradati e ho interrotto l'aloxidl ad aprile (lo avevo ripreso a fine dicembre). L'ovaio micropolicistico potrebbe essere una causa di alopecia?
sono una ragazza di 24 anni. Ho deciso di chiedere un consulto su Medicitalia -ben consapevole che in alcun modo questo sostituirebbe una visita specialistica- per avere un parere medico sulla correlazione tra ovaio micropolicistico e caduta dei capelli, come potete leggere nel titolo della mia domanda. Vi descriverò la mia storia clinica: l'ovaio micropolicistico mi è stato diagnosticato durante una visita ginecologica che ho effettuato nel novembre 2012. L'anno successivo e nel 2017 ne ho effettuate altre due e all'ecografia sono risultate sempre queste piccole cisti in ambedue le ovaie. Il motivo delle visite era l'amenorrea, iniziata nel febbraio 2013 e perdurata sino ad agosto del 2014 (è durata così a lungo perché ho ignorato il problema, attribuendolo ad un calo ponderale repentino dovuto alle mie restrizioni alimentari e non dandogli la giusta importanza). Ho trattato l'amenorrea con Estinette (NON ricordo il dosaggio!) una volta al giorno per 18 mesi, dopo i quali, seguendo le indicazioni della mia ginecologa, l'ho interrotta. Si è manifestata un'amenorrea post pillola durata sino ad agosto del 2016: da agosto del 2016 ad ottobre dello stesso anno ho avuto regolari mestruazioni, dopodiché di nuovo amenorrea fino a giugno del 2017, in cui le mestruazioni sono tornate, per durare fino a settembre 2017. Da lì di nuovo amenorrea sino ad agosto del 2018. Da quel mese in poi ho mestruazioni regolari, senza aver effettuato, a parte la pillola contraccettiva sopracitata, nessuna terapia. Vi premetto che gli ormoni tiroidei, controllati settimana scorsa, non hanno nulla di anomalo. Giungo faticosamente al problema capelli: Nell'estate 2012 ho notato una vistosa perdita di capelli, accompagnata da un certo diradamento: non ho mai avuto molti capelli e anche mia madre li ha molto sottili (si vedono anche alcune aree di cuoio capelluto), ma nessuna di noi due è calva, abbiamo meno capelli delle altre donne, ma non sembra una mancanza patologica, a vedersi (spero di essermi spiegata bene). Nel 2012 il mio peso era normale (48 Kg per 158 cm di altezza), quindi non stavo facendo nessuna dieta ed escludo una caduta carenziale. Nel 2013 la situazione è peggiorata perché ho iniziato a restringere la mia alimentazione, arrivando a 43 kg e non effettuando nessuna terapia per la cura dei capelli. Nel 2015 una visita dermatologica ha chiarito il problema: si trattava di alopecia. Il dermatologo mi ha prescritto terapia con minoxidil 2% per 3-4 mesi, che ha apportato un vistoso miglioramento (i miei capelli erano normali, similissimi a quelli di tutte le mie coetanee). Da allora ho interrotto e ripreso la cura con il minoxidil al bisogno, ma per problemi legati alla distanza fisica, non sono più tornata dal dermatologo di fiducia a effettuare controlli. Vi scrivo perché da circa due settimane noto che i miei capelli si sono un po' diradati e ho interrotto l'aloxidl ad aprile (lo avevo ripreso a fine dicembre). L'ovaio micropolicistico potrebbe essere una causa di alopecia?
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Dr. Luigi Laino
Dermatologo
22k 464
Gentilissima, il legame tra ovaio policistico e calvizie femminile o alopecia androgenetica esiste eccome. Ovviamente ad oggi necessario inquadrare ogni singolo caso utilizzando la dermo- scopia digitale (Tricoscopia) ed un approfondimento siero logico. A fronte della conclusione dell’indagine si potrà prestabilire una terapia adatta al caso, che oggi può avvalersi anche di terapie innovative come la terapia rigenerativa micro infiltrativa e la laserterapia a bassa fluence (LLLT). Per ulteriori informazioni può leggere nel sito
www.istitutotricologico.it
Dr Laino
www.istitutotricologico.it
Dr Laino
Dr.Luigi Laino Dermovenereologo, Tricologo
Direttore Istituto Dermatologico Latuapelle
www.latuapelle.it
[#2]
Utente
La ringrazio per la risposta e per i suggerimenti terapeutici,dottore.
Ho letto che in caso di ovaio policistico la caduta dei capelli è molto simile a quella maschile,con stempiatura e retrocessione dell'attaccatura dei capelli. Nel mio caso invece noto delle aree di trasparenza,dove il cuoio capelluto si vede di più,ma è un'alopecia più simile a quella femminile che non a quella maschile:la riga dei capelli è"larga" (nel mio caso è così da anni,da quando facevo le superiori,forse persino dalle medie). Con l'aloxidil il diradamento migliora moltissimo e la mia testa sembra quasi uguale a quella delle altre mie coetanee. Tuttavia il problema non si nota molto dall'esterno,neanche quando non utilizzo il farmaco (i miei amici non lo hanno mai notato).Forse nel mio caso si tratta di un'alopecia ereditaria,essendo i miei capelli molto simili a quelli di mia mamma. Non potendo, tuttavia, escludere nulla,farò una visita tricologica per approfondire meglio il problema.
Ps. so di aver detto che ho notato il diradamento nel 2012,ma in realtà osservando vecchie foto ho visto che la mia chioma non è mai stata folta,escluso il periodo della mia infanzia(elementari,asilo),in cui i capelli erano visibilmente di più.
Un carissimo saluto
Ho letto che in caso di ovaio policistico la caduta dei capelli è molto simile a quella maschile,con stempiatura e retrocessione dell'attaccatura dei capelli. Nel mio caso invece noto delle aree di trasparenza,dove il cuoio capelluto si vede di più,ma è un'alopecia più simile a quella femminile che non a quella maschile:la riga dei capelli è"larga" (nel mio caso è così da anni,da quando facevo le superiori,forse persino dalle medie). Con l'aloxidil il diradamento migliora moltissimo e la mia testa sembra quasi uguale a quella delle altre mie coetanee. Tuttavia il problema non si nota molto dall'esterno,neanche quando non utilizzo il farmaco (i miei amici non lo hanno mai notato).Forse nel mio caso si tratta di un'alopecia ereditaria,essendo i miei capelli molto simili a quelli di mia mamma. Non potendo, tuttavia, escludere nulla,farò una visita tricologica per approfondire meglio il problema.
Ps. so di aver detto che ho notato il diradamento nel 2012,ma in realtà osservando vecchie foto ho visto che la mia chioma non è mai stata folta,escluso il periodo della mia infanzia(elementari,asilo),in cui i capelli erano visibilmente di più.
Un carissimo saluto
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Dr. Luigi Laino
Dermatologo
22k 464
Nello piaccia androgenetica è sempre ereditaria. Ovviamente a volte può saltare generazione o manifestarsi in modo di simile alle precedenti, ma i link e genetici sono sempre mantenuti. Ad ogni modo l’ereditarietà non influisce sul decorso rispetto alle terapie efficaci che possono essere ad oggi effettuate.
Dr Laino
Dr Laino
[#4]
Utente
Gentile dottore,
mi rifaccio sentire perché ho dimenticato di menzionare un altro disturbo molto frequente: la tricodinia. Mi capita frequentemente di percepire un dolore alla radice dei capelli,soprattutto a livello della parte supero-posteriore del capo e all'attaccatura dei capelli. A volte il dolore è spontaneo,altre volte evocato dal tatto.
Ho letto che spesso accompagna la caduta dei capelli: la mia domanda,visto che su internet non trovo granché e devo ancora farmi visitare da un tricologo,è: questo dolore potrebbe peggiorare la caduta dei capelli? Scusi la mia ignoranza,ma in materia non sono affatto esperta.
mi rifaccio sentire perché ho dimenticato di menzionare un altro disturbo molto frequente: la tricodinia. Mi capita frequentemente di percepire un dolore alla radice dei capelli,soprattutto a livello della parte supero-posteriore del capo e all'attaccatura dei capelli. A volte il dolore è spontaneo,altre volte evocato dal tatto.
Ho letto che spesso accompagna la caduta dei capelli: la mia domanda,visto che su internet non trovo granché e devo ancora farmi visitare da un tricologo,è: questo dolore potrebbe peggiorare la caduta dei capelli? Scusi la mia ignoranza,ma in materia non sono affatto esperta.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 3k visite dal 17/08/2019.
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Approfondimento su Amenorrea
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