Neoplasia intraepiteliale peniena risolta?
Buonasera,
a metà Aprile 2019, dopo esame videodermatoscopico, veniva dignosticata una melanosi prepuziale con aree di regressione, a cui ha fatto seguito una biopsia incisionale che rivelava una eritroplasia di Queyrat.
La parte interessata era molto piccola, quasi non si notava, sembrava un piccolo neo di nuova formazione nella parte interna del prepuzio.
A fine Giugno è stata eseguita una seconda escissione chirurgica a revisione del primo intervento per allargare i margini della biopsia incisionale, la risposta dell'esame istologico è la seguente:
MACROSCOPIA:
A: frammento cutaneo di cm 3X1, con area cicatriziale di cm 0. 8x0. 6
A1-A3
R
Diagnosi: Cute sede di residuo di neoplasia intraepiteliale peniena (PeIN III), associato a fibrosi cicatriziale e flogosi cronica gigantocellulare; margini valutabili di exeresi indenni (A1-A3)
Caso valutato da più patologi nell'ambito del programma di controllo di qualità
Con questa diagnosi, si puo' affermare che la patologia è completamente risolta?
Il follow-up consigliatomi, e che seguiro' alla lettera, è limitato ad una prossima visita dermatologica di controllo tra 6 mesi, nel frattempo posso stare tranquillo?
Sono un tipo molto ansioso e faccio molta fatica ad essere positivo quando sento parlare di "neoplasia".
Nessun altro tipo di accertamento è necessario in questi casi oltre a periodici controlli?
Con una diagnosi come sopra, cosa mi devo aspettare in futuro?
Non ho mai sofferto di evidenti patologie a livello del pene in passato, ed ho notato "quasi per caso" il puntino nero in formazione.
Concludo dichiarando che non sono circonciso.
Grazie.
Cordiali saluti
a metà Aprile 2019, dopo esame videodermatoscopico, veniva dignosticata una melanosi prepuziale con aree di regressione, a cui ha fatto seguito una biopsia incisionale che rivelava una eritroplasia di Queyrat.
La parte interessata era molto piccola, quasi non si notava, sembrava un piccolo neo di nuova formazione nella parte interna del prepuzio.
A fine Giugno è stata eseguita una seconda escissione chirurgica a revisione del primo intervento per allargare i margini della biopsia incisionale, la risposta dell'esame istologico è la seguente:
MACROSCOPIA:
A: frammento cutaneo di cm 3X1, con area cicatriziale di cm 0. 8x0. 6
A1-A3
R
Diagnosi: Cute sede di residuo di neoplasia intraepiteliale peniena (PeIN III), associato a fibrosi cicatriziale e flogosi cronica gigantocellulare; margini valutabili di exeresi indenni (A1-A3)
Caso valutato da più patologi nell'ambito del programma di controllo di qualità
Con questa diagnosi, si puo' affermare che la patologia è completamente risolta?
Il follow-up consigliatomi, e che seguiro' alla lettera, è limitato ad una prossima visita dermatologica di controllo tra 6 mesi, nel frattempo posso stare tranquillo?
Sono un tipo molto ansioso e faccio molta fatica ad essere positivo quando sento parlare di "neoplasia".
Nessun altro tipo di accertamento è necessario in questi casi oltre a periodici controlli?
Con una diagnosi come sopra, cosa mi devo aspettare in futuro?
Non ho mai sofferto di evidenti patologie a livello del pene in passato, ed ho notato "quasi per caso" il puntino nero in formazione.
Concludo dichiarando che non sono circonciso.
Grazie.
Cordiali saluti
[#1]
Gent.imo segua le indicazioni date dai Colleghi con controllo tra 6 mesi, il fatto che l'esame istologico deponga per neoplasia intraepiteliale sta a significare che il quadro riguarda la parte più superficiale della cute, pertanto non è andata in profondità ed il fatto che i margini di escissione vengono dichiarati indenni da neoplasia ci dice che tutto è stato asportato.Massima tranquillità e buone vacanze, se non le ha già fatte.
Cari saluti
Cari saluti
Dr.Alessandro Benini
Dirigente Medico Centro Grandi Ustionati
Osp."M.Bufalini" Cesena
[#2]
Utente
Buongiorno e grazie per la celere risposta.
So bene che non si puo' prevedere cosa avverrà ai controlli futuri, ma date le circostanze, statisticamente, si puo' affermare che i prossimi controlli nel tempo saranno molto probabilmente a conferma dell'avvenuta eradicazione totale della patologia?
Voglio dire, avendo asportato tutto ed essendo intraepiteliale, sempre su base statistica, è alta o bassa la possibilità di recidive?
P.S: sono già in vacanza, e la sua risposta precedente mi ha molto rassicurato.
Grazie
Cordiali saluti
So bene che non si puo' prevedere cosa avverrà ai controlli futuri, ma date le circostanze, statisticamente, si puo' affermare che i prossimi controlli nel tempo saranno molto probabilmente a conferma dell'avvenuta eradicazione totale della patologia?
Voglio dire, avendo asportato tutto ed essendo intraepiteliale, sempre su base statistica, è alta o bassa la possibilità di recidive?
P.S: sono già in vacanza, e la sua risposta precedente mi ha molto rassicurato.
Grazie
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 3.3k visite dal 06/08/2019.
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