Meatoplastica. Particolare attenzione da parte del Dott. Laino

Buonasera dottore, le spiego brevemente la mia situazione. Sono stato operato circa un mese fa ad un intervento di meatoplastica per stenosi del meato, senza essermi stata data alcuna spiegazione sulla causa ed escludendomi a priori il lichen sclerous. Ieri sono caduti gli ultimi punti, ma noto alcune cose:

1) tra la corona del glande è il meato, il glande è pallido;

2) il meato invece è arrossato e gonfio oltre che le pareti interne del meato sembrano leggermente indurite (sintomo che ha causato, con il decorso del tempo, un restringimento del meato stesso e che mi ha portato ad interventire con la meatoplastica);

3) le pareti del meato si appiccicano tra di loro e devo aprirle manualmente prima di urinare.

4) mi è stato consigliato dal referente del dottore che mi ha operato di passare del cortisone per alcune settimane;

Premettendo che ho prenotato per la prossima settimana una visita dermatologica/venereologica, le chiedo se:

1) tutto quello che ho descritto è normale?

2) è possibile che vi sia una nuova stenosi nel breve termine?

3) eventualmente, nel caso di lichen, è possibile avere una cura definitiva?

4) con la meatoplastica, non dovrebbe eliminarli il rischio di recidiva anche quando la stenosi sia stata causata da lichen?

5) possono esserci altre cause rispetto al lichen che possano causare un indurimento delle pareti del meato?

Grazie in anticipo
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Dr. Luigi Laino Dermatologo 22k 464
Gentilissimo

da ciò che leggo, l'ipotesi di un Lichen sclerosus del meato è piuttosto verosimile, ma da qui come potrà immaginare non è possibile andare oltre.

In caso di conferma del caso clinico, le terapie sono possibili ed efficaci anche in quella zona, ma ogni caso è variabile.

La rimando al suo Specialista DermoVenereologo di fiducia.
nel frattempo le indico un mio articolo sul tema:

https://www.medicitalia.it/blog/dermatologia-e-venereologia/4864-stenosi-progressiva-acquisita-del-meato-uretrale-e-lichen-sclerosus.html


Cari saluti
Dr Laino

Dr.Luigi Laino Dermovenereologo, Tricologo
Direttore Istituto Dermatologico Latuapelle
www.latuapelle.it

[#2]
Attivo dal 2019 al 2019
Ex utente
Dottore la ringrazio per la risposta. Eventualmente è possibile, nel caso fosse confermato il lichen, usare una cura in grado di eliminare questa durezza interna delle pareti del meato oltre che il pallore?

Il fatto che le pareti si appiccicano tra di loro può essere indicativo di questa patologia?

La meatoplastica non avrebbe dovuto risolvere in modo definitivo la stenosi anche se causata da lichen?
[#3]
Attivo dal 2019 al 2019
Ex utente
Salve dottore, volevo dirle che ci sono delle novità in merito, e a questo punto non so se possa escludere il lichen. Praticamente in fase di erezione ho notato parte del prepuzio sottostante, in quando sono circonciso, e glande spellato e rugoso, in maniera molto evidente.

Può essere che il gonfiore del glande, delle pareti del meato e la secchezza/spellatura siano determinati da altro?
[#4]
Dr. Luigi Laino Dermatologo 22k 464
Come immagina se escludessi qualcosa non sarebbe serio; la mia è un’ipotesi che va subito validata in sede specialistica
Saluti
Dr Laino