Tatuaggio su cheloide?
salve..vi racconto un pò la storia del mio cheloide..ho 20anni..all'età di 6 anni mi è comparso un istiocitoma molto piccolo di forma circolare sul braccio dx..mi sn rivolto ad un dermatologo (nn l'avessi mai fatto) che mi ha operato per asportarlo..si forma un cheloide..il dermatologo mi ri-opera con il laser e si forma un cheloide ancora + grande sempre di forma circolare..mi rivolgo perciò ad un'altra dermatologa ke attraverso 3 infiltrazioni di cortisone e l'uso di una crema riesce ad appiattirmi e rendere più bianco il cheloide..tuttavia ho problemi ad andare al mare perkè esteticamente nn è un granchè..ho esposto questo mio piccolo disagio alla dermatologa che mi ha permesso di poter eseguire un tatuaggio per coprirlo (ad esempio un sole)..io sn rimasto stranito ma lei mi ha assicurato di poterlo fare..io comunque nn riesco a concepirlo tanto quindi vorrei capire anche il parere di altri dermatololgi..e se ci sarebbe differenza tra tatuaggio all'hennè o permanente..grazie..
[#1]
Gentile Utente,
le terapia scientifiche per i cheloidi sono molte dalle infiltrazioni alla compressione alle terapie laser fino alla terapia fotodinamica.
La copertura cosmetologica è una opzione fattibile qualora in soggetto ne abbia volontà. Sconsiglierei l'hennè in quanto meno duraturo e più soggetto a reazioni allergiche o eczemi da contatto.
Ricordo comunque che il tatuaggio può sì dare una copertura della cicatrice, ma ( e soprattutto nel suo caso che ha già verificato un effetto reattivo ad uno stimolo irritante fisico quale il laser)potrebbe rappresentare uno stimolo irritante ulteriore per il cheloide.
Purtroppo certezze di risultato sul tipo di risposta del suo tessuto cicatriziale al tatuaggio sono difficilli da darle.Ridurrei il rischio , se dovesse scegliere, mettendosi in mano ad un buon tatuatore che abbia esperuenza di tatuaggi cosmetologici o di ricostruzione estetico plastica.
Le consiglierei però per la mia esperienzain merito, di effettuare prima dei cicli di Terapia Fotodinamica, che non è un laser, ma agisce riducendo senza traumatizzarli i cheloidi, e poi eventualmente valutare la copertura tramite tatuaggio.
Le ricordo che il tatuaggio non è solo nero e che un bravo tatuatore, che solitamente deriva da scuole d'arte, può usare gli sfumati per ricostruire esteticamente una zona.( basti pensare alla ricostruzione post-chirurgica tramite tatuaggio dell'areola mammaria).
Cordiali saluti
le terapia scientifiche per i cheloidi sono molte dalle infiltrazioni alla compressione alle terapie laser fino alla terapia fotodinamica.
La copertura cosmetologica è una opzione fattibile qualora in soggetto ne abbia volontà. Sconsiglierei l'hennè in quanto meno duraturo e più soggetto a reazioni allergiche o eczemi da contatto.
Ricordo comunque che il tatuaggio può sì dare una copertura della cicatrice, ma ( e soprattutto nel suo caso che ha già verificato un effetto reattivo ad uno stimolo irritante fisico quale il laser)potrebbe rappresentare uno stimolo irritante ulteriore per il cheloide.
Purtroppo certezze di risultato sul tipo di risposta del suo tessuto cicatriziale al tatuaggio sono difficilli da darle.Ridurrei il rischio , se dovesse scegliere, mettendosi in mano ad un buon tatuatore che abbia esperuenza di tatuaggi cosmetologici o di ricostruzione estetico plastica.
Le consiglierei però per la mia esperienzain merito, di effettuare prima dei cicli di Terapia Fotodinamica, che non è un laser, ma agisce riducendo senza traumatizzarli i cheloidi, e poi eventualmente valutare la copertura tramite tatuaggio.
Le ricordo che il tatuaggio non è solo nero e che un bravo tatuatore, che solitamente deriva da scuole d'arte, può usare gli sfumati per ricostruire esteticamente una zona.( basti pensare alla ricostruzione post-chirurgica tramite tatuaggio dell'areola mammaria).
Cordiali saluti
Dr. Elisa Cervadoro
Specialista in Dermatologia e Venereologia
Università Di Pisa
[#2]
Utente
La ringrazio molto Dottoressa Cervadoro..chiaramente dovrò informarmi circa un bravo tatuatore che abbia tante esperienze in merito.tuttavia nn sono a conoscenza della Terapia Fotodinamica che nn mi è stata mai esposta dai dermatologi a cui mi sono rivolto per ridurre il cheloide.in che cosa consiste?chi potrebbe farmi effettuare dei cicli di essa?
[#3]
Gentile Utente,
la Terapia Fotodinamica è un trattamento dermoplastico utilizzato in molte patologie dermatologiche tra le quali verruche volgari, acne, epiteliomi basocellulari e cheratosi attiniche,ulcere arti inferiori ed altro ancora.
Per i cheloidi la mia esperienza è stata la prima in Italia nel 2003.
La terapia consiste nell'applicare una sorgente luminosa rossa non laser della lunghezza d'onda di 630 nm sulle lesioni cicatriziali per un tempo variabile tra i 10 ed i 20 minuti.
La luce a tale lunghezza d'onda ha attività antiinfiammatorie e di fotoringiovanimento che sulle cicatrici si traduce in una risposta in senso di regressione lenta ma non invasiva delle lesioni con una restituzione estetica senza esiti post-chirurgici.
Premetto che vanno valutate le lesioni cicatriziali e cheloidee prima dell'applicazione e che il numero delle sedute e la velocitò delle risposte sono individuali e legate alle caratteristiche intrinseche delle lesioni stesse.
Viene solitamente abbinata una terapia domiciliare locale.
Cordiali saluti
la Terapia Fotodinamica è un trattamento dermoplastico utilizzato in molte patologie dermatologiche tra le quali verruche volgari, acne, epiteliomi basocellulari e cheratosi attiniche,ulcere arti inferiori ed altro ancora.
Per i cheloidi la mia esperienza è stata la prima in Italia nel 2003.
La terapia consiste nell'applicare una sorgente luminosa rossa non laser della lunghezza d'onda di 630 nm sulle lesioni cicatriziali per un tempo variabile tra i 10 ed i 20 minuti.
La luce a tale lunghezza d'onda ha attività antiinfiammatorie e di fotoringiovanimento che sulle cicatrici si traduce in una risposta in senso di regressione lenta ma non invasiva delle lesioni con una restituzione estetica senza esiti post-chirurgici.
Premetto che vanno valutate le lesioni cicatriziali e cheloidee prima dell'applicazione e che il numero delle sedute e la velocitò delle risposte sono individuali e legate alle caratteristiche intrinseche delle lesioni stesse.
Viene solitamente abbinata una terapia domiciliare locale.
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 32.6k visite dal 07/02/2009.
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