Una pomata al cortisone
Gent.mi dottori, il mio bimbo di tre mesi presenta sulla fronte, all'altezza dell'attaccatura dei capelli un angioma della misura di una moneta da 5 centesimi. Il pediatra, senza prestargli attenzione, mi ha liquidato dicendo: "ma si, è un angiomino, segno di bellezza". Preciso che l'angioma non era presente alla nascita. E' sorto come un puntino a 15-20 gg dalla nascita e da allora non ha mai cessato di crescere. Attualmente è molto sporgente, di colore rosso vivo. Nel frattempo al bambino, avendo avuto una bronchiolite asmatica è stato somministrato per 10 giorni cortisone per via orale (bentelan, 1 pastiglia e mezza al giorno). Durante questa somministrazione, la macchia si era, nel giro di un paio di giorni, completamente appiattita e notevolmente schiarita. La mia domanda, viste queste considerazioni, è la seguente: posso applicare sull'angioma una pomata al cortisone? E' il caso che io lo faccia vedere da uno specialista?Moltre grazie e cordiali saluti
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Gentile Signora,
il caso da lei riportato rappresenta una situazione piuttosto frequente nella quale vengono a trovarsi tante madri come lei. Alla sua ultima domanda non posso che risponderle di sì, perchè come lei può immaginare una visita specialistica costituisce il presupposto per una corretta diagnosi ed un apporopriato iter terapeutico.
Premesso questo le sconsiglio l'applicazione di medicamenti topici (crema-unguento-emulsione) a base di cortisonici, poichè potrebbe a sua volta indurre una eccessiva atrofia permanente della cute trattata. Il fenomeno che lei ha osservato (la riduzione dell'angioma durante la terapia sistemica con il cortisone) è verosimile: nei casi di angiomatosi diffusa e severa il cortisone è una possibile opzione terapeutica. Tale terapia non è indicata per suo figlio, poichè molto spesso (per fortuna!) gli angiomi in età pediatica dopo un iniziale periodo di aumento di dimensioni, regrediscono completamente autonomamente, soprattutto se si tratta di un angioma singolo come per suo figlio. Spero di essere stato il più possibile chiaro: sottolineo che il mio discorso presuppone una diagnosi corretta di angioma, pertanto la invito a sottoporre suo figlio ad una visita dermatologica specialistica.
Le porgo i miei cordiali saluti,
il caso da lei riportato rappresenta una situazione piuttosto frequente nella quale vengono a trovarsi tante madri come lei. Alla sua ultima domanda non posso che risponderle di sì, perchè come lei può immaginare una visita specialistica costituisce il presupposto per una corretta diagnosi ed un apporopriato iter terapeutico.
Premesso questo le sconsiglio l'applicazione di medicamenti topici (crema-unguento-emulsione) a base di cortisonici, poichè potrebbe a sua volta indurre una eccessiva atrofia permanente della cute trattata. Il fenomeno che lei ha osservato (la riduzione dell'angioma durante la terapia sistemica con il cortisone) è verosimile: nei casi di angiomatosi diffusa e severa il cortisone è una possibile opzione terapeutica. Tale terapia non è indicata per suo figlio, poichè molto spesso (per fortuna!) gli angiomi in età pediatica dopo un iniziale periodo di aumento di dimensioni, regrediscono completamente autonomamente, soprattutto se si tratta di un angioma singolo come per suo figlio. Spero di essere stato il più possibile chiaro: sottolineo che il mio discorso presuppone una diagnosi corretta di angioma, pertanto la invito a sottoporre suo figlio ad una visita dermatologica specialistica.
Le porgo i miei cordiali saluti,
Dr. Marco Tracanna
Medico Chirurgo
Specialista in Dermatologia e Venereologia
www.studiodermatologico.it
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 11k visite dal 05/02/2009.
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