Nevo displastico
Gentilissimi dottori, ripropongo, sintetizzandola, una richiesta di consulto già inserita e accettata ma senza risposta in quanto "scaduta".
Dopo l'asportazione di un nevo sulla gamba sinistra, il referto dell'esame istologico parla di "Nevo composto displastico". Il mio dermatologo ritiene che debba soltanto sottopormi a visita periodicamente. E' un approccio corretto o occorrerebbe fare altro data la natura del nevo?
Grazie per la disponibilità.
Dopo l'asportazione di un nevo sulla gamba sinistra, il referto dell'esame istologico parla di "Nevo composto displastico". Il mio dermatologo ritiene che debba soltanto sottopormi a visita periodicamente. E' un approccio corretto o occorrerebbe fare altro data la natura del nevo?
Grazie per la disponibilità.
[#1]
Di norma nei referti istologici di nevo displastico viene inserita la dicitura "displasia lieve" oppure "moderata" o "severa". In assenza di questi dati non e' possibile dare delle risposte univoche. In genere se la dispasia e' lieve o moderata e' sufficiente fare dei controlli periodici di follow-up. Se la displasia fosse severa forse sarebbe il caso di allargare un po' il taglio dell'intervento per maggiore sicurezza (anche se molti studiosi specie americani non sono tutti concordi su questa decisione). Ne parli con il suo dermatologo.
Dr. Giovanni Piero Recchia
[#2]
Ex utente
Gentile dottore, ringraziandola per la sua cortese risposta, riporto per intero il referto dell'esame istologico:
- Materiale in esame: Neoformazione cutanea pigmentata margini irregolari gamba sin. (distanza minima 0,5 cm).
- Descrizione macroscopica del materiale in esame: L c di cm 1,5 x 1 con neof pigmentata di 7 mm (a)
- Diagnosi: Il quadro istomorfologico è compatibile con la diagnosi di Nevo composto displastico, cui si associa infiltrato linfomononucleare e melanofagico a carattere regressivo.
Margini indenni.
M-87270
Da quanto ho potuto capire, l'exeresi è stata preventivamente eseguita con margini più ampi.
Aggiungo che l'intervento risale a più di un anno fa e ne ho già discusso con il mio dermatologo (che mi visita ogni 6 mesi). Ma, data la natura del nevo, non sono ancora del tutto tranquillo.
Per il referto che non specifica il grado di displasia è il caso che faccia altro?
Grazie.
- Materiale in esame: Neoformazione cutanea pigmentata margini irregolari gamba sin. (distanza minima 0,5 cm).
- Descrizione macroscopica del materiale in esame: L c di cm 1,5 x 1 con neof pigmentata di 7 mm (a)
- Diagnosi: Il quadro istomorfologico è compatibile con la diagnosi di Nevo composto displastico, cui si associa infiltrato linfomononucleare e melanofagico a carattere regressivo.
Margini indenni.
M-87270
Da quanto ho potuto capire, l'exeresi è stata preventivamente eseguita con margini più ampi.
Aggiungo che l'intervento risale a più di un anno fa e ne ho già discusso con il mio dermatologo (che mi visita ogni 6 mesi). Ma, data la natura del nevo, non sono ancora del tutto tranquillo.
Per il referto che non specifica il grado di displasia è il caso che faccia altro?
Grazie.
[#3]
Se l'exeresi e' stata eseguita con margine sufficientemente ampio non c'e'assolutamente nessun problema, a prescindere dal grado della displasia. Pertanto non vedo nessun motivo per doversi preoccupare o per continuare a rimuginare sul problema. Importante che esegua i controlli prescritti come di fatto sta facendo con il suo dermatologo. Non deve fare nient'altro. Cordiali saluti
[#4]
Ex utente
Grazie per la puntuale risposta.
Quindi il margine - da quanto è segnalato sul referto - crede sia sufficiente?
Infine una domanda a carattere informativo generale: la displasia è un fenomeno limitato alla superficie (come dire, "in situ") o nel caso di nevi "composti" è riferibile anche allo strato più profondo (derma)?
Cordiali saluti
Quindi il margine - da quanto è segnalato sul referto - crede sia sufficiente?
Infine una domanda a carattere informativo generale: la displasia è un fenomeno limitato alla superficie (come dire, "in situ") o nel caso di nevi "composti" è riferibile anche allo strato più profondo (derma)?
Cordiali saluti
[#5]
Il margine segnalato e' sufficiente. La displasia si riferisce alle cellule neviche o melanocitarie e quindi normalmente interessa una parte o una zona della formazione nevica, a prescindere che il nevo sia composto, giunzionale o misto. Saluti
[#6]
Ex utente
Sicuramente mi sono espresso male: la displasia, nel caso di un nevo composto, riguarda anche i melanociti del derma o solo la porzione giunzionale? Cioè, detto in parole povere: la displasia è un "movimento anomalo" delle cellule neviche della sola parte superficiale del nevo o di tutto?
Perché, infine, a Suo avviso, l'anatomopatologo non ha specificato il grado di displasia?
Mi scuso anticipatamente per questa ulteriore questione posta. Purtroppo letture in rete e pareri discordanti avuti di recente, mi hanno messo un po' in agitazione.
Grazie per la disponibilità e la chiarezza.
Perché, infine, a Suo avviso, l'anatomopatologo non ha specificato il grado di displasia?
Mi scuso anticipatamente per questa ulteriore questione posta. Purtroppo letture in rete e pareri discordanti avuti di recente, mi hanno messo un po' in agitazione.
Grazie per la disponibilità e la chiarezza.
[#7]
Lei scusera', ma e' impossibile discutere con lei in questa sede di concetti come "la displasia cellulare" che richiedono una notevole preparazione medico-scientifica ed anatomopatologica. Consiglio spassionato: eviti di ascoltare o di leggere in rete troppi argomenti al riguardo. Ne va della sua serenita'. Il suo neo non c'e' piu' e questo basta. Ri-saluti.
Questo consulto ha ricevuto 9 risposte e 8.7k visite dal 20/08/2018.
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