Il quale mi ha sconsigliato la bruciatura perchè troppo profonda la verruca
salve, ho una verruca plantare da 7-8 mesi al tallone sinistro. dopo una cura di acido salicidico non andata a buon fine mi sono rivolto al dermatologo dell'ospedale il quale mi ha sconsigliato la bruciatura perchè troppo profonda la verruca e mi ha dato da prendere trans-ver-sal per 30 giorni e dopo avrei iniziato la crioterapia. diciamo che ora il dolore è quasi sparito e la parte "infetta" si è annerita. la mia domanda è questa: visto che il dolore si può dire che non c'è più e che cammino regolarmente( mi sembrava impossibile una settimana fa), ora mi ha consigliato di rimandare la crioterapia perchè i trans-ver-sal stanno facendo effetto e quindi continuare con quelli, rischio qualcosa se riprendo a giocare a calcio? grazie
[#1]
Le verruche localizzate alla pianta del piede, hanno una peculiarità che le distingue dalle verruche volgari di altre aree cutanee (cosiddetti "porri"). Essendo la pianta del piede, un'area nascosta e non esplorabile tutti i giorni, la verruca inizialmente passa inosservata per mesi. L'ipercheratosi iniziale, molte volte tende ad essere scambiata per callosità (es. callo, occhio di pernice, duroni, etc). Intanto passa il tempo ed il problema comincia a divenire doloroso (sensazione di spina o di chiodo sotto al piede). Questo si verifica perché le verruche plantari, non potendo crescere in altezza verso l'esterno (il camminarci sopra tutti i giorni non lo permette), tende a crescere verso l'interno, fino a toccare qualche terminazione nervosa ed indurre un dolore tanto più forte quanto più profonda e di vecchia data è la verruca. Le sostanze cheratolitiche (es. lozioni, cerotti, etc) sono molto utili come preparazione ad eventuali altri trattamenti (es. crioterapia con azoto liquido). L'azione cheratolitica, letteralmente "consuma" la verruca, rendendola man mano meno profonda e quindi meno dolorosa. Se la terapia a casa viene fatta seguendo le istruzioni del proprio dermatologo, dopo qualche settimana, la sensazione dolorosa inizia a diminuire. Questo è un ottimo segno, ma non sempre indica una risoluzione completa del problema. Al momento della visita di controllo, il dermatologo stabilirà in base alla situazione in atto, se il paziente è realmente guarito o se è preferibile continuare con la terapia (es. cheratolitici, crioterapia, etc). Il prezioso parere del Suo dermatologo, servirà soprattutto ad evitare recidive future. Cordiali saluti e in bocca al lupo!
Dott. Antonio DEL SORBO
Specialista in Dermatologia e Venereologia
Sito web: www.ildermatologorisponde.it
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 50.1k visite dal 20/01/2009.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.