Macchia rosa sulla guancia?
Buonasera dottore, sosno stata recentemente dal dermatologo per delle cheratosi seborroiche,e che la dottoressa mi ha consigliato di togliere. Non ho chiesto come avviene e sopratutto se e' doloroso, Lei mi puo'spiegare come avverra'?
Poi pero' la dottoressa si e' soffermata su una piccola macchia rossa sulla guancia, dicendomi di tenerla controllata poiche' potrebbe trasformarsi in un tumore benigno e di conseguenza intervenire chirurgicamente.
Nel frattempo mi ha prescritto una crema "CICAPLAST" da usare tutte le sere per molto tempo.
Qundo sono uscita ricordavo il nome del probabile tumore, arrivata a casa l'avevo completamente dimenticato , mi sembra di ricordare che finisse con ...TOSI?????? Mi puo' aiutare?
RingraziandoLa e in attesa di una Sua risposta La saluto cordialmente.
Poi pero' la dottoressa si e' soffermata su una piccola macchia rossa sulla guancia, dicendomi di tenerla controllata poiche' potrebbe trasformarsi in un tumore benigno e di conseguenza intervenire chirurgicamente.
Nel frattempo mi ha prescritto una crema "CICAPLAST" da usare tutte le sere per molto tempo.
Qundo sono uscita ricordavo il nome del probabile tumore, arrivata a casa l'avevo completamente dimenticato , mi sembra di ricordare che finisse con ...TOSI?????? Mi puo' aiutare?
RingraziandoLa e in attesa di una Sua risposta La saluto cordialmente.
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Gent.le pz
le cheratosi seborroiche possono essre rimosse con varie metodiche, tra cui la più usata è sicuramente la crioterapia, che consiste nella applicazione di un criogeno che, tramite congelamento della lesione, ne provoca il successivo distacco.
Non abbisogna di anestesia, è semplice, veloce e poco dolorosa.
Per l'altra domanda non saprei, forse le ha detto discheratosi.
Trattasi, se questa, di normale dizione dermatologica per indicare , banalmente, una precancerosi , e fa riferimento al suo aspetto per quel che riguarda i fenomeni di cheratinizzazione, non normali.
Cordialità
le cheratosi seborroiche possono essre rimosse con varie metodiche, tra cui la più usata è sicuramente la crioterapia, che consiste nella applicazione di un criogeno che, tramite congelamento della lesione, ne provoca il successivo distacco.
Non abbisogna di anestesia, è semplice, veloce e poco dolorosa.
Per l'altra domanda non saprei, forse le ha detto discheratosi.
Trattasi, se questa, di normale dizione dermatologica per indicare , banalmente, una precancerosi , e fa riferimento al suo aspetto per quel che riguarda i fenomeni di cheratinizzazione, non normali.
Cordialità
Dott.Giampiero Griselli Dermovenereologo
www.dermoonline.com
Ferrara,Torino,Brescia,Porto Tolle(RO)
[#2]
Si fidi del suo specialista dermatologo ed abbia fiducia nei controlli: una "discheratosi" ad esempio può essere controllata e trattata nel tempo senza per forza necessariamente divenire un tumore cutaneo: i controlli sono però necessari: li faccia con serenità.
cari saluti
cari saluti
Dr.Luigi Laino Dermovenereologo, Tricologo
Direttore Istituto Dermatologico Latuapelle
www.latuapelle.it
[#4]
senza nulla togliere alla validità delle risposte soprariportate, io suggerirei il ricorso al laser nella rimozione delle cheratosi sebborroiche e anche delle discheratosi o cheratosi attiniche riconosciute come lesioni precancerose. il problema infatti degli esiti ciatriziali secondari alla crioterapia non sono per nulla da sottovalutare visto anche il sempre più facile ricorso alla denuncia per esiti disestetici cui siamo sottoposti noi medici.
cordialità
cordialità
Dr. claudio capobianco
[#5]
Gent.le pz
ovviamente la valutazione della eventuale terapia verrà fatta dal suo specialista curante, che agirà in scienza e coscienza, e secondo le proprie conoscenze e professionalità.
E' chiaro che una crioterapia ben condotta, in pazienti preventivamente selezionati è assolutamente idonea al trattamento, veloce, poco costosa.
Gli esiti cicatriziali con la crioterapia sono alquanto improbabili (mai visti in 20 anni di attività) , al massimo lesioni ipocromiche solitamente temporanee.
Al contrario il ricorso a laser ablativi di per se stesso non dà sicurezza di risultato perchè se mal condotto può dare esiti anch'esso.
In conclusione non vi sono tecniche buone e tecniche cattive, ma medici che sanno quale usare in quel paziente specifico e per quella patologia specifica.
Il bilancio rischio- beneficio è nel DNA di ogni medico serio.
Cordialità
ovviamente la valutazione della eventuale terapia verrà fatta dal suo specialista curante, che agirà in scienza e coscienza, e secondo le proprie conoscenze e professionalità.
E' chiaro che una crioterapia ben condotta, in pazienti preventivamente selezionati è assolutamente idonea al trattamento, veloce, poco costosa.
Gli esiti cicatriziali con la crioterapia sono alquanto improbabili (mai visti in 20 anni di attività) , al massimo lesioni ipocromiche solitamente temporanee.
Al contrario il ricorso a laser ablativi di per se stesso non dà sicurezza di risultato perchè se mal condotto può dare esiti anch'esso.
In conclusione non vi sono tecniche buone e tecniche cattive, ma medici che sanno quale usare in quel paziente specifico e per quella patologia specifica.
Il bilancio rischio- beneficio è nel DNA di ogni medico serio.
Cordialità
[#6]
E' ancora utile a mio avviso richiedere al nostro paziente se ricordi il nome della diagnosi esatta per meglio rispondere al quesito.
Chioso, sottolineando i pareri del collega Capobianco: la cheratosi attinica è una pre-cancerosi; ribadendo il concetto che non tutte le pre-cancerosi sono obbligate: La cheratosi attinica è da considerarsi fra quelle obbligate (significativa incidenza di trasformazione in carcinomi solitamente spinocellulari nel tempo, soprattutto quando senza trattamenti); ovviamente - e sottolineando il mio parere già fornito in precedenza - è utile ricordare al paziente che le stesse cheratosi attiniche (solari) possono essere ben risolte con trattamenti ablativi di terapia fisica ancor prima che di chirurgia tradizionale, che spaziano dagli approcci di terapia fisica classica (crioterapia in primis e diatermocoagualzione in secundis) fino a trattamenti laserterapici (si prediligono laser ablativi sueprficiali quali CO2 ultrapulsato o erbium).
Utile ancora ricordare che forme disseminate di cheratosi attiniche (vedi quelle del cuoio capelluto dei soggetti anziani e calvi) possono trovare giovamento con altre soluzioni non ablative (ma più conservative) che spaziano dalla PDT (terapia fotodinamica) all'applicazione di immunomodulanti topici o antinfiammatori non steroidei topici.
Sugli esiti cicatriziali da crioterapia ci sarebbe molto da dire e da elencare, ma non è possibile fornire dalla sede telematica dettami specifici.
sottolineiamo però che una mano esperta ed una terapia indicata (di qualsiasi genere essa sia), nonchè una ottima informazione al paziente sul post-terapia e la persecuzione delle pratiche indicate (importanti allo stesso modo della terapia) da parte dello stesso paziente, forniscono solitamente risultati soddsfacenti.
carissimi saluti e si determini con serenità con il suo dermatologo di fiducia.
Chioso, sottolineando i pareri del collega Capobianco: la cheratosi attinica è una pre-cancerosi; ribadendo il concetto che non tutte le pre-cancerosi sono obbligate: La cheratosi attinica è da considerarsi fra quelle obbligate (significativa incidenza di trasformazione in carcinomi solitamente spinocellulari nel tempo, soprattutto quando senza trattamenti); ovviamente - e sottolineando il mio parere già fornito in precedenza - è utile ricordare al paziente che le stesse cheratosi attiniche (solari) possono essere ben risolte con trattamenti ablativi di terapia fisica ancor prima che di chirurgia tradizionale, che spaziano dagli approcci di terapia fisica classica (crioterapia in primis e diatermocoagualzione in secundis) fino a trattamenti laserterapici (si prediligono laser ablativi sueprficiali quali CO2 ultrapulsato o erbium).
Utile ancora ricordare che forme disseminate di cheratosi attiniche (vedi quelle del cuoio capelluto dei soggetti anziani e calvi) possono trovare giovamento con altre soluzioni non ablative (ma più conservative) che spaziano dalla PDT (terapia fotodinamica) all'applicazione di immunomodulanti topici o antinfiammatori non steroidei topici.
Sugli esiti cicatriziali da crioterapia ci sarebbe molto da dire e da elencare, ma non è possibile fornire dalla sede telematica dettami specifici.
sottolineiamo però che una mano esperta ed una terapia indicata (di qualsiasi genere essa sia), nonchè una ottima informazione al paziente sul post-terapia e la persecuzione delle pratiche indicate (importanti allo stesso modo della terapia) da parte dello stesso paziente, forniscono solitamente risultati soddsfacenti.
carissimi saluti e si determini con serenità con il suo dermatologo di fiducia.
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 10.4k visite dal 18/01/2009.
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