Perdita di colore sull'asta del pene
Salve , ho un problema da circa 5 anni , non ricordo da quanto.Nella zona centrale dell'asta del pene c'è una parte piu chiara, simile a vitiligine.
- Il medico di famiglia mi aveva detto che sarebbe tornato come prima , ma ha ammesso che tutto è possibile.
- Inizialmente era molto meno della metà la grandezza di questa zona scolorita, ma un urologo mi aveva dato una crema con cortisone per far seccare una piccola melanosi che avevo sul glande, secondo lui facevo seccare la parte scura del glande sino a levigarla in modo da scolorirla. Io avevo capito male e pensavo fosse per il problema all'asta del pene, e alla fine mi son ritrovato il pene secco che perdeva pelle tipo forfora e in piu la zona scolorita è aumentata. Cmq secondo lui questo scolorimento del pene non era vitiligine ma solo uno spostamento della melanina. Poi sempre questo urologo mi aveva dato pevaryl per un presunto fungo inguinale che ormai non avevo da un anno (quello mi dava un forte prurito quando veniva).
- Sono poi andato da un dermatologo che mi ha visto il pene dicendo che era un eczema ma senza prurito (mai dato problemi di prurito), nel glande una melanosi, poi nella mano sinistra avevo una psiorasi sulle nocche (che attualmente non vedo piu da mesi), poi mi ha detto che tutto questo insieme è una malattia che non ricordo nome , ricordo solo che era in latino e aveva due parti, girando su internet credo sia qualcosa tipo lichen sclerosus (non ricordo). Un peccato essermi dimenticato di fargli vedere la lingua a carta geografica con enormi crepe. Comunque per il pene mi ha dato una crema idratante e un cubetto di sapone per pulirlo (anche se io gli ho detto che gia da anni usavo saugella)
- Sono poi riandato da un altro urologo che doveva farmi altre analisi ma siccome non aveva le attrezzature (quell'imbuto dove si fa l'urina) siamo finiti per parlare della pelle del mio pene e mi ha detto che è semplice secchezza e che chirurgicamente si puo tagliare quella parte di pelle (a me sembra strano visto che è a metà lunghezza pene).
Attualmente noto che d'inverno diventa secco con forte freddo e invece pelle bianca con freddo normale, ma in entrambi i casi lo faccio quasi del tutto sparire (con quasi recupero del colore scuro del pene) usando cicatrenederma mezzora prima di immergermi nella vasca da bagno con acqua calda, mentre se tengo troppo tempo cicatrenederma sino a farlo asciugare ho notato che si secca la pelle. D'estate con il caldo mi resta un colorito arrossato e se uso creme peggioro la situazione.
Aggiungo che dovrei farmi controllare per presunta fibromalgia e intolleranza al glutine (ho casi in famiglia, e da troppi anni ho trascurato i sintomi fregandomene).
Sicuramente andrò da un buon dermatologo , ma ho paura che nessuno saprà dirmi cosa ho, spero non sia cancro. Potete darmi qualche indicazione cosa secondo voi potrebbe essere?? O quali rischi e cure ci sono???
- Il medico di famiglia mi aveva detto che sarebbe tornato come prima , ma ha ammesso che tutto è possibile.
- Inizialmente era molto meno della metà la grandezza di questa zona scolorita, ma un urologo mi aveva dato una crema con cortisone per far seccare una piccola melanosi che avevo sul glande, secondo lui facevo seccare la parte scura del glande sino a levigarla in modo da scolorirla. Io avevo capito male e pensavo fosse per il problema all'asta del pene, e alla fine mi son ritrovato il pene secco che perdeva pelle tipo forfora e in piu la zona scolorita è aumentata. Cmq secondo lui questo scolorimento del pene non era vitiligine ma solo uno spostamento della melanina. Poi sempre questo urologo mi aveva dato pevaryl per un presunto fungo inguinale che ormai non avevo da un anno (quello mi dava un forte prurito quando veniva).
- Sono poi andato da un dermatologo che mi ha visto il pene dicendo che era un eczema ma senza prurito (mai dato problemi di prurito), nel glande una melanosi, poi nella mano sinistra avevo una psiorasi sulle nocche (che attualmente non vedo piu da mesi), poi mi ha detto che tutto questo insieme è una malattia che non ricordo nome , ricordo solo che era in latino e aveva due parti, girando su internet credo sia qualcosa tipo lichen sclerosus (non ricordo). Un peccato essermi dimenticato di fargli vedere la lingua a carta geografica con enormi crepe. Comunque per il pene mi ha dato una crema idratante e un cubetto di sapone per pulirlo (anche se io gli ho detto che gia da anni usavo saugella)
- Sono poi riandato da un altro urologo che doveva farmi altre analisi ma siccome non aveva le attrezzature (quell'imbuto dove si fa l'urina) siamo finiti per parlare della pelle del mio pene e mi ha detto che è semplice secchezza e che chirurgicamente si puo tagliare quella parte di pelle (a me sembra strano visto che è a metà lunghezza pene).
Attualmente noto che d'inverno diventa secco con forte freddo e invece pelle bianca con freddo normale, ma in entrambi i casi lo faccio quasi del tutto sparire (con quasi recupero del colore scuro del pene) usando cicatrenederma mezzora prima di immergermi nella vasca da bagno con acqua calda, mentre se tengo troppo tempo cicatrenederma sino a farlo asciugare ho notato che si secca la pelle. D'estate con il caldo mi resta un colorito arrossato e se uso creme peggioro la situazione.
Aggiungo che dovrei farmi controllare per presunta fibromalgia e intolleranza al glutine (ho casi in famiglia, e da troppi anni ho trascurato i sintomi fregandomene).
Sicuramente andrò da un buon dermatologo , ma ho paura che nessuno saprà dirmi cosa ho, spero non sia cancro. Potete darmi qualche indicazione cosa secondo voi potrebbe essere?? O quali rischi e cure ci sono???
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Gentilissimo
uno "scolorimento" del pene, ovvero un'ipomelanosi genitale, deve essere quanto prima condotta dallo specialista di riferimento quale il dermatologo venereologo che deve poter escludere anzitutto delle cause immunologiche autoimmunitarie tra cui
Vitiligine
Lichen sclerosus
Programmi quindi con fiducia la visita.
Mi faccia sapere
Dr Laino
uno "scolorimento" del pene, ovvero un'ipomelanosi genitale, deve essere quanto prima condotta dallo specialista di riferimento quale il dermatologo venereologo che deve poter escludere anzitutto delle cause immunologiche autoimmunitarie tra cui
Vitiligine
Lichen sclerosus
Programmi quindi con fiducia la visita.
Mi faccia sapere
Dr Laino
Dr.Luigi Laino Dermovenereologo, Tricologo
Direttore Istituto Dermatologico Latuapelle
www.latuapelle.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 8.1k visite dal 11/07/2018.
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