Lichen sclerosus e stenosi uretrale
Buon giorno,
sono il papà di un bambino di 12 anni che qualche anno fa è stato operato di fimosi; devo precisare che la fimosi si è presentata improvvisamente e fino a quel momento sembrava andasse tutto bene, cioè il glande era quasi del tutto scoperto. Dopo la circoncisione il prepuzio è stato inviato all'esame istologico per verificare l'eventuale presenza di lichen ma il cui risultato è stato negativo con dicitura "frammenti di cute e sottocute con iperemia e sclerosi".
Qualche mese fa ci accorgiamo che il meato del bambino è piccolo e l'aspetto del glande è biancastro. Ritorniamo in chirurgia pediatrica dove era stato operato e ci dicono che anche se l'esame istologico era negativo potrebbe essere anche il lichen a causare il problema.
A presto punto lo portiamo da un dermatologo il quale esclude la presenza di lichen. Lo facciamo visitare da un urologo il quale dice di non vedere lichen ma il meato lievemente stenotico. Facciamo la flussimetria e va male (max 8.8 ml/s) e ci dicono che deve essere operato per allargare il meato.
Io e mia moglie siamo confusi perché non abbiamo ancora capito se questo lichen c'è o non c'è e sopratutto se possiamo far qualcosa per fugare ogni dubbio su questa questione. Ad oggi l'unica soluzione sembra sia l'operazione ma credo sia importante capire l'origine di questa storia clinica per affrontarla correttamente ora e in futuro.
Aspetto con estremo interesse il vostro pensiero su questo caso.
Cordiali saluti
sono il papà di un bambino di 12 anni che qualche anno fa è stato operato di fimosi; devo precisare che la fimosi si è presentata improvvisamente e fino a quel momento sembrava andasse tutto bene, cioè il glande era quasi del tutto scoperto. Dopo la circoncisione il prepuzio è stato inviato all'esame istologico per verificare l'eventuale presenza di lichen ma il cui risultato è stato negativo con dicitura "frammenti di cute e sottocute con iperemia e sclerosi".
Qualche mese fa ci accorgiamo che il meato del bambino è piccolo e l'aspetto del glande è biancastro. Ritorniamo in chirurgia pediatrica dove era stato operato e ci dicono che anche se l'esame istologico era negativo potrebbe essere anche il lichen a causare il problema.
A presto punto lo portiamo da un dermatologo il quale esclude la presenza di lichen. Lo facciamo visitare da un urologo il quale dice di non vedere lichen ma il meato lievemente stenotico. Facciamo la flussimetria e va male (max 8.8 ml/s) e ci dicono che deve essere operato per allargare il meato.
Io e mia moglie siamo confusi perché non abbiamo ancora capito se questo lichen c'è o non c'è e sopratutto se possiamo far qualcosa per fugare ogni dubbio su questa questione. Ad oggi l'unica soluzione sembra sia l'operazione ma credo sia importante capire l'origine di questa storia clinica per affrontarla correttamente ora e in futuro.
Aspetto con estremo interesse il vostro pensiero su questo caso.
Cordiali saluti
[#1]
Gentile papà, occupandomi da molti anni di questa malattia, anche nei bambini, posso dire pur senza vincolo diagnostico da una sede telematica, che molto probabilmente anche il meato uretrale di suo figlio potrebbe essere interessato dal lichen scleroatrofico. Per tale ragione È necessario affidarsi ad un esperto di questo problema poiché tale situazione può essere trattata con successo anche senza il ricorso a successivi interventi dermo-chirurgia - chirurgici uretrali: ovviamente deve comprendere che se lichen è in fase attiva, anche se si effettua una meato plastica ovvero un allargamento del meato, il lichen continuerà a danneggiare la zona e con molta probabilità riprodurrà la stessa riduzione del lume del meato uretrale.
Esistono invece terapie che possono essere adottate anche nella meato uretrale al fine di contenere la situazione, curarla con successo e permettere un’apertura permanente del mesto. Ovviamente da qui non posso aggiungere altro raccomandandole il controllo specialistico.
Molti cari saluti
Dott.Laino
Esistono invece terapie che possono essere adottate anche nella meato uretrale al fine di contenere la situazione, curarla con successo e permettere un’apertura permanente del mesto. Ovviamente da qui non posso aggiungere altro raccomandandole il controllo specialistico.
Molti cari saluti
Dott.Laino
Dr.Luigi Laino Dermovenereologo, Tricologo
Direttore Istituto Dermatologico Latuapelle
www.latuapelle.it
[#2]
Utente
La ringrazio per la sua risposta veloce e precisa. Seguirò certamente le sue indicazioni preziose per capire fino in fondo il problema e risolverlo nel miglior modo possibile.
Se non ho capito male, da quello che mi dice, sembra che anche se l'esame istologico fatto sul prepuzio durante la prima circoncisione parziale ha dato un risultato negativo su lichen, la probabilità che ci sia resta comunque alta. Questo significa che l'esame istologico non è stato fatto in maniera corretta o che il lichen è apparso successivamente?
Le terapie di cui le i parla potrebbero evitare l'intervento?
La ringrazio in anticipo per la sua risposta.
Cordiali saluti.
Se non ho capito male, da quello che mi dice, sembra che anche se l'esame istologico fatto sul prepuzio durante la prima circoncisione parziale ha dato un risultato negativo su lichen, la probabilità che ci sia resta comunque alta. Questo significa che l'esame istologico non è stato fatto in maniera corretta o che il lichen è apparso successivamente?
Le terapie di cui le i parla potrebbero evitare l'intervento?
La ringrazio in anticipo per la sua risposta.
Cordiali saluti.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2.9k visite dal 14/03/2018.
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